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I negoziati tra Ucraina e Russia al confine bielorusso si sono conclusi.

Previsto un “secondo round” dei colloqui, riferiscono fonti di Kiev.

Le delegazioni stanno ritornando nelle rispettive capitali per consultazioni.

“Abbiamo trovato alcuni punti su cui è possibile trovare un terreno comune”, ha detto il negoziatore russo Vladimir Medinsky, citato da Interfax. I negoziati proseguiranno al confine tra Polonia e Bielorussia, fa sapere il Cremlino, citato dalla Tass.

“Le parti hanno delineato alcune questioni prioritarie su cui si intravede qualche progresso”, ha detto il consigliere dell’ufficio presidenziale ucraino, Mykhailo Podoliak, in un video trasmesso su Telegram.

Il presidente francese Emmanuel Macron, su richiesta dell’omologo ucraino Volodymyr Zelensky, ha chiamato il presidente russo Vladimir Putin. Le condizioni poste da Putin per un accordo con Kiev sarebbero le seguenti: neutralità internazionale dell’Ucraina e riconoscimento dell’annessione della Crimea alla Russia, avvenuta di fatto nel 2014 ma mai riconosciuta dalla comunità internazionale. Putin si è impegnato a “sospendere tutti gli attacchi contro i civili e le abitazioni” e ha dato “il suo accordo a restare in contatto nei prossimi giorni per prevenire l’aggravamento della situazione”, come proposto da Macron. Lo rende noto una fonte dell’Eliseo.

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