Il secondo turno delle elezioni francesi per il Parlamento ha visto la coalizione di sinistra Nouveau Front Populaire (NFP) conquistare il primo posto con 178 seggi su un totale di 577. La coalizione di Macron (Ensemble, centro) si è piazzata al secondo posto con 165 seggi, mentre quella di Le Pen (Rassemblement National RN, estrema destra) è arrivata terza con 143 seggi. Il partito dei Repubblicani (destra) ha ottenuto 39 seggi. L’affluenza è stata di circa 20 punti percentuali più alta rispetto al ballottaggio dell’anno 2022.
Non si capisce ora, quale governo potrebbe emergere e quanto sarebbe stabile. Nessun partito o coalizione può governare da solo.
La soglia della maggioranza assoluta è di 289 deputati e nessuno vi si avvicina neppure lontanamente. Inoltre l’unico che può affidare un eventuale nuovo ruolo di primo ministro è Emmanuel Macron, che ha annunciato che si prenderà il tempo necessario per valutare le possibili alleanze prima di comunicare la decisione presa. Almeno una settimana, anche perché il presidente dovrà partecipare al vertice NATO a Washington (9-11 luglio) e attendere la formazione dei nuovi gruppi parlamentari.
Intanto, Emmanuel Macron ha chiesto al premier Gabriel Attal di rimanere al suo posto di primo ministro “per il momento”, allo scopo di “assicurare la stabilità al Paese”. Attal era andato, come previsto, all’Eliseo a presentare le annunciate dimissioni dopo il voto di ieri sera.
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