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Potrebbe rischiare la paralisi il carabiniere Sebastiano Giovanni Grasso, ferito ieri sera durante una sparatoria all’ingresso della Chiesa di Santa Maria Ammalati, frazione di Acireale.

E’ ricoverato nel reparto di Neurochirurgia dell’Azienda Ospedaliera per l’emergenza Cannizzaro di Catania, dove è stato trasferito dal 118 dopo la stabilizzazione all’ospedale di Acireale.

Il parroco della chiesa, a “Pomeriggio Cinque”, ha raccontato la causa scatenante della rissa avvenuta durante la celebrazione delle prime comunioni. Secondo la testimonianza del sacerdote la madre di un bambino non avrebbe accettato di essere seduta lontana dall’altare, a differenza dell’ex marito “seduto, invece, in prima fila insieme alla compagna”.

Da una rissa scaturita tra i due, a rimetterne è stato proprio il vicebrigadiere dei carabinieri, anche lui in chiesa per la prima comunione del figlio. Il quale è intervenuto per placare la rissa proseguita successivamente sul sagrato della parrocchia. L’uomo che è stato ferito da un colpo di pistola adesso rischierebbe la paralisi nonostante l’intervento subito al midollo.

“Spero che cose del genere non accadano più, qui e altrove – continua il sacerdote che aggiunge – ricordiamoci che il bene principale sono i bambini non di certo dove siamo seduti. È importante solo cosa si fa per il proprio figlio”.

Una pattuglia dei Carabinieri è intervenuta proprio nel tentativo di sedare l’alterco. Il vicebrigadiere si è avvicinato per aiutare i colleghi, ma è stato colpito al collo da un proiettile esploso da un 69enne. Il Colonnello Rino Coppola, comandante provinciale di Catania, spiega che «la rissa ha coinvolto circa dieci persone e Grasso è intervenuto per aiutare i colleghi pur essendo fuori servizio. Un uomo all’improvviso ha sparato un colpo che lo ha colpito».

photo crediti cataniatoday.it