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Il sindaco di Milano Giuseppe Sala ha sventolato la bandiera sulla scaletta dell’aereo con cui è arrivata dalla Cina la delegazione di Milano-Cortina, città che ospiteranno la prossima edizione delle olimpiadi invernali 2026.

Ieri, domenica 20 febbraio, si è tenuta la cerimonia di chiusura delle Olimpiadi di Pechino 2022. Ventimila lanterne rosse hanno illuminato il Nido d’uccello e il testimone è passato dunque all’Italia per i Giochi Olimpici Invernali 2026.

La bandiera olimpica è passata dal sindaco di Pechino a due sindaci italiani, Beppe Sala (Milano) e Gianpietro Ghedina (Cortina), sotto lo sguardo del Sottosegretario con delega allo sport, Valentina Vezzali.

Il Tricolore ha sventolato nello stadio olimpico accompagnato dall’inno nazionale di Mameli interpretato da Malika Ayane e dal violinista Giovanni Andrea Zanon. Un video messaggio in cinese è poi arrivato anche da parte dei governatori delle due regioni italiane Lombardia, Attilio Fontana, e Veneto, Luca Zaia, che ospiteranno i giochi olimpici invernali 2026.

Un video in cui i due governatori invitano il mondo intero a venire in Italia.

E oggi in conferenza stampa il presidente del Coni Giovanni Malagò ha dichiarato con un grandissimo orgoglio nazionale “Qui a Malpensa c’è la piena consapevolezza del senso del dovere di noi di Milano-Cortina.

Ci deve far riflettere ogni istante, sentiamo una grande responsabilità chiara e forte. In quanto abbiamo gli occhi del mondo puntati addosso”.

E continuando ha poi aggiunto: “Il Cio è entusiasta di quanto abbiamo fatto vedere alla cerimonia di chiusura. C’è molta voglia per le discipline invernali di tornare nella nostra vecchia cara Europa, culla dello sport e delle discipline invernali”.

“Spirito olimpico di Milano Cortina 2026? – gli fa eco Federica Brignone – Non l’ho mai messo in discussione, anzi ho detto che culturalmente gli sport invernali sono molto importanti, più importanti che in Cina. Sono stata male interpretata, ci saranno dinamiche diverse ma penso che si viva lo spirito olimpico già oggi e che lo spirito olimpico si vive personalmente in ognuno di noi per poi essere condiviso”. “Per me sarebbe – conclude la Brignone – un sogno arrivare a Milano Cortina, ma non ho ancora deciso non deciderò oggi, né domani ma anno per anno. Se sarò competitiva ci sarò. Sarebbe un bel sogno avendo io saltato Torino”.

“Un onore per me essere la più medagliata – le parole di Arianna Fontana in conferenza stampa di oggi – Ho superato atleti che hanno fatto la storia. Se ci sarò a Milano-Cortina? E’ un sogno un gran bel sogno, la mia prima Olimpiade è stata Torino, concludere a Milano sarebbe incredibile. Mai dire mai, sognare non costa nulla, sogniamo insieme e vedremo se ci sarò”.

ph. crediti il messaggero.it