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Secondo una recente analisi di mercato, condotta da McKinsey, rilanciata da Business of fashion, il secondo anno di Covid-19, fa registrare un forte calo delle vendite in ambito degli acquisti moda.

Una significativa ripresa, secondo gli analisti, potrebbe avverarsi non prima dell’anno 2022. Come accaduto ad esempio, nel secolo scorso dopo la Prima guerra mondiale.

Il quadro generale, che tuttavia può variare da paese a paese, causa dei ripetuti lockdown e delle prossime chiusure previste per le festività pasquali.

Germania e Francia hanno registrato certamente performance migliori di noi, in calo un 16-18% rispetto al 2019, mentre le vendite di moda in Spagna, Italia e alcuni paesi dell’Ue orientale registrano contrazioni devastanti anche del 30%. Negli Stati Uniti, le vendite di moda sono crollate del 23% anno su anno. La Cina, al contrario, è stata rapida a riprendere slancio, tornando a una traiettoria di crescita nell’agosto 2020 rispetto ai livelli del 2019, con risultati annuali in calo solo del 7% su base annua. Ma una performance di mercato particolarmente forte nei mesi estivi sia in Europa che negli Usa è stata una prima indicazione della capacità di ripresa della moda, offrendo un barlume di speranza.