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È nata ieri sera, alle 22, la figlia della donna diventata simbolo del bombardamento russo sull’ospedale ostetrico e pediatrico di Mariupol, nel sud dell’Ucraina. «Mamma e bambina stanno bene», fanno sapere fonti ucraine, precisando che «a Mariupol fa molto freddo e le bombe continuano».

L’immagine della blogger e influencer Marianna Podgurskaya, che esce con un pigiama a pois e una ferita in fronte dall’edificio colpito, è stata usata dai media e dai funzionari russi per affermare che il bombardamento fosse «una messa in scena» con «attori come protagonisti».

Intanto ci sono capi di Stato che continuano a mediare e tra questi è proprio il presidente della Francia Emmanuel Macron. Che ha quanto pare, avrebbe conversazioni telefoniche ormai “quasi ogni due giorni” con il presidente del Cremlino Vladimir Putin. E non è neanche esclusa una conversazione per domani. Come ha riferito in queste ore il portavoce Dmitry Peskov.

ph crediti repubblcia.it