Mario Draghi accetta l’incarico con riserva e chiede unità nazionale
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Mario Draghi è salito questa mattina alle 12 al Quirinale, accettando l’incarico con riserva dopo un colloquio avuto con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durato più di un’ora. Draghi ha incontrato Fico alla Camera, la presidente del Senato Casellati e poi a Palazzo Chigi Giuseppe Conte, prima di dare al via alle consultazioni.

“Ringrazio il presidente della Repubblica per la fiducia che mi ha voluto accordare. È un momento difficile, dobbiamo essere all’altezza – ha dichiarato l’ex presidente della Bce – Vincere la pandemia, completare la campagna vaccinale, offrire risposte ai problemi quotidiani, rilanciare il Paese sono le sfide. Abbiamo a disposizione le risorse straordinarie dell’Ue, abbiamo la possibilità di operare con uno sguardo attento alle future generazioni e alla coesione sociale”. Per tutti questi motivi, ha poi annunciato: “Con grande rispetto mi rivolgerò al Parlamento, espressione della sovranità popolare. Sono fiducioso che dal confronto con i partiti, con i gruppi parlamentari e le forze sociali emerga unità e capacità di dare una risposta responsabile”.

Il M5s, per bocca di Crimi ha annunciato che non sosterrà il governo a guida Mario Draghi. Il leader dell’opposizione Matteo Salvini parla invece di ancora di elezioni ma anche di dialogo e di proposte.

Giorgia Meloni insiste per tornare alle urne dicendo che non ci sarà alcun sostegno al governo Draghi.

Il Partito Democratico e Forza Italia invece sembrano orientati a sostenere Draghi, come anche Renzi che non farà mancare suoi voti di Italia Viva. Il Pd chiede a M5s e Leu di continuare a portare avanti l’alleanza.