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Addio a Maria Grazia Di Domenico, aveva 27 anni ed era consulente software di un’azienda, felicemente fidanzata e prossima alle nozze il 1 settembre 2021, doveva sottoporsi a un semplice e banale intervento chirurgico di routine. Salernitana di Cava de’ Tirreni ma residente a Roma, la ragazza invece è morta dopo essersi sottoposta all’operazione di conizzazione cervicale dell’utero lo scorso 17 maggio presso la clinica Casa di Cura Santa Famiglia. La denuncia parte dagli avvocati della famiglia della vittima, che chiede giustizia e vuole sapere cosa sia successo durante l’intervento chirurgico, che è durato circa una ventina di minuti e si è svolto in regime di day-hospital.

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo. La giovane sarebbe dovuta essere dimessa in giornata, secondo quanto stabilito dal protocollo chirurgico. Ma per la comparsa di forti dolori addominali, i medici l’hanno trattenuta in ospedale per maggiori accertamenti e controlli. Da questo momento è partito poi il calvario dei familiari, rassicurati dai dottori sulle condizioni fisiche della giovane donna: per i medici, i dolori di Maria Grazia erano attribuibili a una reazione allergica agli antibiotici o a una banale influenza intestinale e per questo motivo le hanno dato dei fermenti lattici. Invece le sue condizioni sono peggiorate, al punto da rendere poi necessario il trasferimento all’ospedale Gemelli di Roma.