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L’impatto della crisi sociale, che ora non avvertiamo grazie alle soluzioni di welfare adottate, rischia di essere devastante: già a maggio scorso stimavamo che oltre 1 milione di minori in più avrebbe potuto trovarsi in condizioni di povertà assoluta entro la fine dell’anno in conseguenza delle privazioni sociali ed economiche dovute alla crisi sanitaria”.

È quanto ha riferito il presidente di Save the Children Italia Claudio Tesauro, intervistato da Susanna Esposito, ordinaria di Pediatria dell’Università di Parma e presidente dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid), nell’ambito di UNIPR On Air, la rassegna di interviste online dell’Università di Parma.

Nel corso dell’intervista, visibile al link https://youtu.be/4PNoVrgmcdA, Susanna Esposito e Claudio Tesauro hanno dialogato sul tema dell’obiettivo numero 1 dell’Agenda Globale 2030,“Sconfiggere la povertà”, concentrandosi sulle condizioni dell’infanzia e dell’adolescenza anche alla luce della crisi determinata dalla pandemia. Tra le conseguenze più preoccupanti della pandemia ci sono quelle socio-economiche che rischiano di aumentare le diseguaglianze sociali, con milioni di famiglie in difficoltà.

L’emergenza dovuta alla diffusione del virus – ha riferito Tesauro – ha sorpreso un paese che con fatica cercava di uscire dalla crisi economica del 2008. A quella sanitaria è seguita una crisi sociale senza precedenti, a cui si aggiunge una crisi educativa e culturale che rischia di avere gravi conseguenze sul lungo periodo. Con un dato sulla povertà assoluta già triplicato tra il 2008 e il 2018, esiste il rischio concreto che nel prossimo futuro si aggiunga un numero importante di bambini che vivono nell’assoluta indisponibilità di un reddito minimo per affrontare la vita quotidiana”.