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Il presidente Maurizio Fugatti nelle scorse ore ha firmato il decreto che autorizzava l’abbattimento dell’orso M90, ritenuto pericoloso.

“Ogni azione di dissuasione messa in campo è stata inutile. M90 rappresenta un pericolo per la sicurezza pubblica”, aveva dichiarato Fugatti prima dell’abbattimento, motivando la sua decisione.

E così una squadra del Corpo forestale trentino è entrata subito in azione in una zona di montagna della Bassa Val di Sole. L’animale è stato identificato mediante l’osservazione del radiocollare e delle marche auricolari.

Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto: “Soppressione non può essere unica soluzione”.

Anche l’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), dopo aver esaminato la storia dell’orso, aveva indicato all’amministrazione regionale la possibilità della cattura o della rimozione dell’orso. Il governatore aveva dunque preferito la strada dell’abbattimento: l’animale, considerato “confidente” con l’uomo e quindi problematica, si era in più occasione avvicinato ai centri abitati, e proprio domenica scorsa aveva anche inseguito per circa 800 metri una coppia di giovani fidanzati 30enni.