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Secondo un team di scienziati della Scuola di Salute Pubblica dell’Università di Yale che ha cercato di calcolare quale sia la reale percentuale delle persone asintomatiche, stabilendo che dovrebbe aggirarsi attorno al 35% del totale degli infetti, è stato possibile, identificarli, dopo aver condotto una  revisione sistemica e una meta analisi su centinaia di articoli scientifici. Stando al modello elaborato dal gruppo di ricerca è stato possibile concludere che la percentuale dei casi asintomatici si aggirerebbe  tra il 35,1% o il 36,9% e che dunque una persona su tre è positiva al Covid anche se non mostra alcun sintomo.

“Abbiamo trovato prove di una maggiore asintomaticità nei bambini rispetto agli anziani e di una minore asintomaticità tra i casi con comorbilità rispetto ai casi senza condizioni mediche di base. Una maggiore asintomaticità in età più giovane suggerisce che è necessaria una maggiore vigilanza tra questi individui”, hanno aggiunto gli autori dello studio.

Dato che le persone asintomatiche sono un numero estremamente alto e che anche se non manifestano i sintomi del Covid-19 possono comunque infettare le altre persone, anche se vaccinate, gli esperti fanno sapere che l’unico modo per contenere la diffusione della pandemia da covid19 è quello di aumentare  e migliorare gli screening e i tracciamenti dei contatti, in modo tale da poter “scovare” il numero più alto possibile dei positivi.