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Si celebra oggi la Giornata della libertà di stampa, con il patrocinio dell’Unesco in Namibia, alla sua 28esima edizione .

All’ordine del giorno argomenti di indubbia attualità e di intensa drammaticità per il notevole contributo di sangue di giornalisti, liberi ed indipendenti dal potere politico, economico.

Giornalisti che sfidano, in alcune realtà geografiche, la dittatura, la censura, la criminalità organizzata.

Secondo l’Osservatorio dell’UNESCO, dal 2020 ad oggi sono stati assassinati 76 giornalisti; molti di più, in tutto il mondo, hanno subito arresti, vessazioni o minacce. Preoccupa particolarmente la violenza di genere nei confronti delle donne giornaliste.

La libertà di stampa è un valore fondamentale per l’Unione Europea, che la sostiene anche con molte sue nuove iniziative. La libertà dei media e la sicurezza dei giornalisti sono priorità chiave del nuovo piano d’azione per i diritti umani e la democrazia e del piano d’azione per la democrazia europea. Nel 2020 più di 400 giornalisti hanno beneficiato del meccanismo dell’UE per la protezione dei difensori dei diritti umani, mentre in molte regioni l’UE ha portato avanti azioni a sostegno dei giornalisti, dei media indipendenti e della lotta contro la disinformazione nel contesto della pandemia.

Nel corso dell’ultimo anno l’UE in diverse occasioni ha preso posizione contro le intimidazioni e vessazioni subite in diversi paesi da parte di giornalisti indipendenti. L’UE, anche per tramite del suo rappresentante speciale per i diritti umani, ha continuato ad attivarsi a favore di giornalisti indipendenti perseguitati ed è intervenuta a sostegno di giornalisti e blogger sottoposti a detenzione.

Secondo l’indice della libertà di stampa pubblicato da Report senza frontiere, l’Italia è al 43° posto dietro Ghana, Burkina Faso e Repubblica Ceca. La Norvegia guida la classifica, seguita da Finlandia, Svezia, Paesi Bassi e Danimarca. Ancora una volta, il Nord Europa si mostra molto avanti nel campo dei diritti e delle libertà civili. Posizioni di rilievo anche per Giamaica (8° posto), Costa Rica (10°), e Capo Verde (25°). Anche Francia e Regno Unito non se la passano tanto bene (seppur meglio dell’Italia) piazzandosi rispettivamente al 32° e 33° posto. La Germania, invece è al 12°. Infine, gli ultimi posti sono occupati da Cina, Eritrea, Corea del Nord e Turkmenistan.