Attacco alla base di Yavoriv, a 25 chilometri dalla Polonia. Kiev: “Ucciso giornalista del New York Times”
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La Russia ha bombardato la città occidentale di Leopoli e ha colpito anche la base militare posta al confine con la Polonia, a Yavoriv. Le sirene d’allarme hanno risuonato stanotte in quasi tutte le province dell’Ucraina, a rivelarlo i media locali, mentre arrivava la notizia che il Cremlino potrebbe essere disponibile a tenere negoziati con l’Ucraina a Gerusalemme, come proposto dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Per il governo britannico le forze russe sono a 25 chilometri da Kiev.

Gli Usa valutano l’invio di armi di difesa aerea più avanzate, ma Mosca minaccia di colpire chi trasporta materiale bellico.

Resta alta l’attenzione sulle centrali nucleari: l’Aiea comunica che la centrale di Chernobyl funziona con generatori.

Secondo fonti ucraine sarebbe stato ucciso il video operatore del New York Times Brent Renaud, 51 anni, e un suo collega sarebbe stato ferito a Irpin, nei sobborghi di Kiev.

I due reporter stavano filmando i profughi in fuga quando sono stati sorpresi da colpi di arma da fuoco a un checkpoint. Renaud è stato colpito al collo, ed è morto sul colpo, mentre il collega è rimasto ferito gravemente.

In un video sui social si può ascoltare la versione del giornalista ferito che descrive come i russi abbiano aperto il fuoco, colpendoli. “Stavano filmando i profughi in fuga”, racconta l’uomo.