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Salvini: ‘pronto il progetto della leva obbligatoria’, di educazione civica

Reintrodurre il servizio di leva obbligatorio. Il leader della lega Matteo Salvini si dice  favorevole all’introduzione di una leva obbligatoria universale di 6 mesi, per ragazzi e ragazze.

“Un grande progetto di educazione civica”, del quale – annuncia proprio da Vicenza festa degli alpini – la Lega ha quasi terminato la stesura da proporre in Parlamento. Quello della Lega, spiega davanti agli alpini a Vicenza, “è un progetto su base regionale, con persone che si possono dedicare al salvataggio, alla protezione civile, al pronto soccorso, alla protezione dei boschi”. Il tema della leva viene posto sempre a Vicenza anche a Crosetto. Il ministro risponde ai giornalisti, non sapendo che anche Salvini ha già parlato di questo.

E ribadisce la sua posizione: “le forze armate servono per fare professionisti, che difendono le istituzioni e la pace. Il servizio civile universale non è una cosa che riguarda le forze armate”. Il dibattito è avviato, e vede posizioni contrastanti anche negli stessi partiti del centrodestra. Se Crosetto allontana l’idea di una nuova coscrizione nell’esercito, la sua collega di Fratelli d’Italia, l’assessore veneto Elena Donazzan – famiglia di tradizione alpina – non ha dubbi: “il servizio di leva obbligatorio per i giovani va reintrodotto – dice – Va reintrodotto per educare ai doveri e non solo ai diritti. In uno scenario in cui ci sono situazioni di fragilità e di rischio per la nazione, è fondamentale educare i nostri giovani al servizio per la Patria”.

“Giussano Oggi”: un libro donato ai cittadini dal Comune, per raccontare la città tra passato, presente e futuro

Il Comune di Giussano, a guida Marco Citterio, sindaco eletto nelle fila della Lega Salvini Premier dal 26 maggio 2019, ha donato ai propri cittadini un volume dal titolo “Giussano Oggi“. Un bellissimo libro illustrato di 153 pagine che racconta la storia  di Giussano di ieri, di oggi e di domani.

“Parlare di Giussano – le parole del sindaco Marco Citterio in prefazione del libro “Giussano Oggi” – attraverso fotografie che raccontano i luoghi, gli spazi e la memoria, della nostra città, significa compiere un viaggio nel presente che ha profonde radici nel passato e che ci proietta inevitabilmente verso il futuro. Attraverso l’occhio del Gruppo Fotografico “Alberto da Giussano”, in questo volume  trovate la nostra città raccontata attraverso il contesto quotidiano in cui viviamo, una narrazione arricchita con curiosità, aneddoti, pillole storiche risalenti a decenni o secoli fa. Questo volume vuole essere testimonianza della Giussano di oggi, fotografando e cristallizzando il quotidiano a cui, troppo spesso, diamo poco peso tralasciando quegli indizi di storia du cui sono ricchi gli edifici, gli spazi e i luoghi sacri. Ne emerge un percorso che racconta le bellezze della nostra Città, il modo in cui è cambiata e si è sviluppata nel tempo, i luoghi in cui si è rinnovata e quelli che, invece, ci riconducono alle nostre radici più profonde. Per chi da sempre abita e vive Giussano, questo libro sarà uno strumento per viaggiare fra i ricordi dell’infanzia e della gioventù, per ripercorrere la propria vita vissuta e ricondurla a spazi che sono parte di tutti i giussanesi. Per chi a Giussano vive da meno tempo, questo testo vuole aiutare a scoprire la storia della nostra città per imparare a conoscerla, farla propria e viverla con spirito nuovo. Comprendere come il nostro paese è arrivato ad essere quello che è oggi può pernetterci di guardare al futuro, immaginando la Giussano del domani”.

“Le immagini che qui proponiamo – gli fa eco nella prefazione l’assessore alla Cultura Sara Citterio – arricchite da testi descrittivi e aneddotici, sottolineano ancora una volta la preziosa importanza che riveste il compito di “fare memoria”. La scelta di pubblicare un volume che racchiuda il patrimonio architettonico, artistico, ambientale e sacro della nostra città, significa voler fissare un punto fermo da cui guardare il passato anche per immaginare il futuro. Ogni scorcio, ogni dettaglio, è preziosa testimonianza della Giussano che viviamo quotidianamente incastronata in un quadro più ampio, a volte straordinariamente curioso. E’ un libro da sfogliare, dove gli edifici si intrecciano nel tempo, dove l’arte attraversa trasversalmente luoghi di culto e cortili, dove giardini e parchi raccontano storie che vanno oltre il semplice spazio di ritrovo. Il nostro ringraziamento va al Circolo fotografico “Alberto da Giussano” che ci abitua a guardare la Città con sguardo curioso, in cerca di quel particolare mai ovvio. Questo libro, allora, vuole essere un invito a guardare con occhi attenti quel che ci circonda, a non darlo mai per scontato, un invito  a domandarci quale sia l’origine di quel che ci tromo davanti. In questo testo troverete alcune risposte che ci auguriamo possano suscitare la vostra curiosità. Altre, invece, appartengono alla nostra comunità e sono un prezioso patrimonio da custodire anche attraverso il passaparola”.

Alcuni scatti del libro.

 

Il Gruppo fotografico “Alberto da Giussano” nasce nel 1983 e, ininterrottamente da allora, ha rappresentato un luogo di incontro, confronto e discussione sulle varie tematiche fotografiche. Molteplici sono state le attività e le iniziative organizzate grazie alla passione dei numerosi soci: fra le più importanti rientrano corsi di fotografia di base, corsi di post produzione digitale, concorso fotografico per alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado e una costante collaborazione con il Comune di Giussano e con le associazioni culturali presenti sul territorio.   E’ presente al Centro Generazioni di Paina, In Via IV Novembre.

Tra le cose realizzate dall’amministrazione a guida Marco Citterio, in questi cinque anni di amministrazione, ricordiamo un ampliamento alla biblioteca civica comunale, uno spazio più grande per i piccoli lettori, con attività legate al mondo dei libri e della lettura.

Poi tantissimi eventi sul terriorio a carattere culturale e ricreativo, l’apertura della casa di comunità. E con un investimento di 100.000 euro, il Comune è riuscito ad ampliare i posti letto presso l’Rsa Residenza Amica, creando due nuove stanze, grazie anche ad un  accordo di programma con la regione Lombardia, è riuscito a rifare i campi da calcio da 11 e da 7 per favorire la pratica sportiva dei più giovani.

Domani il Comune ospiterà presso il Vis Nova Calcio della città, alle ore 11, il ministro per le disabilità Alessandra Locatelli per palare di inclusione, sport e sfide per una Giussano più vicina ai più deboli, ai giovani alla portata di tutti!   

Per l’occasione interverranno: oltre al sindaco Marco Citterio e l’assessore all’Istruzione, Cultura e Sport Sara Citterio, il consigliere comunale con delega allo sport Roberto Villa, il campione di paraciclismo oro a Rio 2024 Stefano Meroni e Sabrina Schillaci triatleta fondatrice di Race Across Limits.

Marco Citterio ha detto di sì alla richiesta delle forze politiche che compongono la coalizione del centrodestra locale, che lo sostiene, di volersi ricandidare a sindaco di Giussano. Lo ha annunciato la coalizione di centrodestra il 23 marzo scorso – Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega Lombarda Salvini – in un comunicato stampa congiunto, comunicando che sosterrà compattamente la ricandidatura del primo cittadino uscente giussanese, alle elezioni amministrative del prossimo 8/9 giugno.

Pordenone, bimba di 10 anni a scuola con il niqab: maestra le fa scoprire il volto

A Pordenone una bambina di 10 anni, immigrata di seconda generazione, si è presentata a scuola vestita con il niqab, il grande velo di colore scuro che copre il corpo della donna lasciando soltanto una fessura per gli occhi. Il caso ha sollevato scalpore, al punto tale da arrivare anche in Senato.

La maestra ha chiesto, giustamente, alla bambina di tornasse in classe con il volto scoperto, come di fatto è poi avvenuto.

Come riporta il Messaggero Veneto, a scuola saranno svolti accertamenti sul caso e sono stati informati i dirigenti scolastici degli istituti comprensivi della città che da anni lavorano per l’integrazione dei bambini e per il rispetto dei diritti dell’infanzia.

La comunità islamica pordenonese ha accolto con scetticismo e preoccupazione la notizia. Il ministro Salvini annuncia che si batterà in parlamento per vietarne l’uso negli istituti e nei luoghi pubblici.

ph credit pordenone today

Animali, condanne fino a 7 anni di carcere per chi li abbandona in strada e causa un incidente

Ci sarà “Tolleranza zero contro chi abbandona il proprio animale (solo a luglio si sono verificati oltre 2mila casi, ndr), soprattutto se poi si verifica un incidente stradale con morti o feriti. In questo caso il responsabile rischierebbe fino a sette anni di prigione, laddove l’abbandono avvenga in strada con la conseguenza di causare vittime o feriti”. E’ quanto prevede il nuovo Codice della strada in discussione in Parlamento.

L’emendamento prevede anche l’applicazione di pene previste per i reati di omicidio stradale e di lesioni personali stradali gravi o gravissime per chi abbandona l’amico a quattro zampe mette in pericolo anche gli altri utenti della strada.

Inoltre, alla pena principale si applicheranno automaticamente anche pene accessorie previste per gli stessi reati, che vanno dalla sospensione alla revoca della patente in proporzione della gravità del fatto commesso.

“La norma approvata in Commissione alla Camera stabilisce un inasprimento delle pene adesso previste per chi abbandona l’animale sulla strada o nelle pertinenze anche laddove non si verifichino incidenti”, conclude la Lega in una nota.

“Lo avevamo promesso, lo abbiamo fatto. Oggi in Commissione Trasporti abbiamo approvato l’emendamento della Lega al Codice della Strada che prevede un inasprimento delle pene – fino al ritiro della patente – per chi abbandona il proprio animale. Un fenomeno incivile che, soprattutto in estate, ha raggiunto numeri inaccettabili e che mette a rischio anche la sicurezza degli utenti”, aggiungono i deputati leghisti Elena Maccanti, Andrea Dara, Domenico Furgiuele, Riccardo Augusto Marchetti ed Erik Pretto.

Molto soddisfatta anche l’on. Michela Brambilla (Noi moderati), presidente dell’Intergruppo per i Diritti degli animali e la Tutela dell’ambiente e della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente. “Accolgo con soddisfazione l’approvazione in commissione Trasporti dell’emendamento alla riforma del Codice
Stradale che inasprisce le pene e le sanzioni amministrative per chi abbandona animali sulla strada. Il testo deriva dalla riformulazione di due emendamenti, uno dei quali porta la mia prima firma”.

“Ringrazio – aggiunge – i colleghi dell’intergruppo che hanno sottoscritto i testi e il collega Cesa che li ha sostenuti in commissione. Se la modifica, come auspico, diventerà legge, chi abbandona per strada un animale, oltre alle conseguenze penali che possono diventare gravissime in caso di incidente, rischia una pesante sanzione amministrativa con la sospensione della patente. Chi intende macchiarsi di un gesto cosi’ odioso, ci penserà due volte”. “Mi auguro – conclude Brambilla – che nel prosieguo dell’esame siano approvati anche altri due emendamenti da me presentati, sull’abolizione del servizio di piazza con veicoli a trazione animale (carrozzelle e botticelle) e sulle misure per garantire la sicurezza degli utenti della strada nelle aree ad alta densità faunistica (corridoi, barriere e recinzioni, dissuasori acustici o visivi e limiti di velocità ridotti nelle ore notturne)”.

Lorenzo Fontana eletto presidente della Camera: “La grandezza dell’Italia è la diversità”

Lorenzo Fontana è stato eletto presidente della Camera in data odierna, dal presidente provvisorio dell’Assemblea di Montecitorio Ettore Rosato dopo aver letto il risultato dello scrutinio della quarta votazione.

Lorenzo Fontana è stato ministro per la famiglia e le disabilità fino al 2019, vicepresidente della Camera e titolare degli Affari europei dal 10 luglio al 5 settembre 2019 nel governo Conte I.

Laureato in Scienze Politiche, Filosofia e Storia, è noto alle cronache per le sue posizioni conservatrici.

Fontana ha ricevuto 222 voti e tutto il centrodestra si è levato in piedi per applaudire.

I votanti sono stati 392, la maggioranza richiesta 197. Oltre a Fontana hanno ricevuto voti: Guerra 77, De Raho 52 e Richetti 22.

Le schede disperse sono state 2, le bianche 6, le nulle 11.

“Onorevoli colleghi, è con forte gratuitudine e grande commozione che mi rivolgo per la fiducia, ringrazio chi mi ha votato e chi no. Sarà mio onore dirigere il parlamento”. Queste le prime parole pronunciate dal neo eletto presidente alla Camera, Lorenzo Fontana, nel suo discorso di proclamazione in aula di questa mattina 14 ottobre 2022.

“Porgendo un caloroso saluto al presidente della Repubblica Sergio Mattarella (“perno della nostra nazione e fondamentale garante della nostra Costituzione”), al neopresidente del Senato, La Russa oltre che ad Umberto Bossi”

E ancora ha proseguito Fontana “Volevo dedicare un primo saluto al pontefice Francesco che rappresenta un riferimento spirituale per la maggioranza dei cittadini italiani. Il Papa sta svolgendo un’azione diplomatica a favore della pace senza uguali”, ha poi sottolineato ancora il presidente neo eletto Lorenzo Fontana.

“La Camera rappresenta le diverse volontà dei cittadini: la nostra è una nazione multiforme con diverse realtà storiche e territoriali che l’hanno formata e l’hanno fatta grande: la grandezza dell’Italia è la diversità. Interesse dell’Italia è sublimare le diversità”, prosegue ancora Fontana nel suo discorso odierno.

“La diversità non è indice di superiorità di alcuni su altri visti erroneamente come inferiori ma è espressione di democrazia e rispetto della storia, la ricchezza dell’Italia e dell’Europa che sta nella diversità”, ha spiegato ancora il presidente della Camera neoeletto, Lorenzo Fontana.

“Tutelerò i diritti della maggioranza e dell’opposizione”, ha proseguito ancora il presidente eletto, facendo riferimento a Mattarella. Come ricordato dal presidente della Repubblica, “il ruolo delle autonomie è decisivo: il pluralismo delle istituzioni e nelle istituzioni rafforza la democrazia e la società. Dalle risposte che daremo dipenderà la qualità della democrazia. Serve portare avanti grande collaborazione”, e poi che “La legislatura che sta iniziando dovrà riaffermare il ruolo centrale del Parlamento come luogo delle decisioni politiche” e servirà una “rinnovata attenzione sulla qualità delle leggi che saremo chiamate a elaborare: leggi oscure o imperfette si traducono in costi per i cittadini, dispendio energie e nei casi più gravi negazione dei diritti”, ha proseguito in uno dei passaggi del discorso fatto in aula. Sottolineando anche che servirà “una inversione di tendenza tra potere normativo del governo e del Parlamento”. In quanto bisogna assicurare a tutti i cittadini, “la pari dignità sociale: il Parlamento sia promotore dei diritti di tutti, soprattutto dei più vulnerabili e fragili. Maggioranza e opposizione dovranno dialogare e garantire piena collaborazione con gli altri organi costituzionali”.

In quanto “La paura del futuro e l’insicurezza sono minacce. Quando si smette di credere nel futuro migliore è il momento in cui ci si ferma: dobbiamo offire agli italiani un futuro possibile, l’orgoglio di un Paese creatore di bellezza e di gusto”. Gli italiani hanno saputo rialzarsi dalla seconda guerra mondiale: serve recuperare orgoglio di quelo che siamo”.

Alla fine del suo discorso, Fontana ha poi segnalato che martedì 18 alle 15 i deputati sono convocati in simultanea per l’elezione dei capigruppo.

foto crediti Giovanna Manna

Alcuni leader politici spingono a decisioni e misure urgenti contro il caro-bollette

Una pax elettorale per portare il governo Draghi a prendere decisioni e misure urgenti contro il caro-bollette.

La proposta è stata avanzata da Carlo Calenda nei giorni scorsi ed è stata rilanciata dal leader della Lega Matteo Salvini, ma per ora prosegue in ordine sparso il pressing dei partiti che chiedono all’esecutivo un nuovo intervento a sostegno di imprese e famiglie.

Il segretario leghista, dal suo tour in Calabria, propone “un armistizio” agli altri leader, anche “senza fermare la campagna elettorale”.

Basta una call su zoom, ha spiegato, per trovare “una soluzione comune”. Quella indicata dall’ex ministro dell’Interno è ispirata alle misure prese in Francia: cioè fissare al 4% il tetto degli aumenti delle bollette di luce e gas. “Abbiamo quantificato in 30 miliardi di euro l’intervento urgente e necessario per bloccare adesso gli aumenti delle bollette di luce e gas senza incorrere in sanzioni europee”, ha detto ancora Salvini, dando “per scontato” che Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni siano d’accordo con lui.

“Meno male. Almeno uno c’è arrivato – la prima reazione del leader di Azione Carlo Calenda -. Vediamoci domani e proviamo a trovare un accordo per evitare il disastro”.

Giuseppe Conte, fanno notare fonti del M5s, chiede da tempo un confronto fra partiti sul caro-bollette: vorrebbe “recuperare i 9 miliardi di extraprofitti persi per strada dal governo”, estendendo “questa tassazione anche ai settori farmaceutico e assicurativo”. Chiedendo di “ridistribuire immediatamente sui conti correnti di famiglie e imprese italiane i 50 miliardi di extraprofitti delle società energetiche”. Il Pd punta all’aumento del credito di imposta per le imprese energivore, nonché il tetto alle bollette, con il disaccoppiamento del prezzo fra fonti fossili e rinnovabili, con l’impegno di farlo anche a livello europeo.

“Le iniziative che prenderà il Governo Draghi – chiarisce il segretario Enrico Letta – siano le più determinate e tempestive sia a livello nazionale che a livello europeo. Troveranno il nostro sostegno”. “Spetta a Draghi, pur dimissionario, prendere l’iniziativa”, è anche la posizione di +Europa, mentre da Forza Italia, Antonio Tajani sollecita l’esecutivo a un intervento, aggiungendo che “l’azione Ue è fondamentale: l’Europa blocchi il Ttf, il mercato virtuale del gas di Amsterdam e imponga un prezzo alla Russia con la decisione di fissare un tetto comunitario”. “L’hai sfiduciato Draghi. Abbi il buon gusto di tacere per favore”, lo critica Calenda, in uno dei sempre più frequenti scambi social al veleno di questa campagna elettorale. “Aspetto con fiducia l’intervento che dovrebbe arrivare fra martedì e mercoledì – nota la sua ex alleata Emma Bonino, di +Europa -. Rimane il problema di essere stati così pirla da aver dimezzato Draghi, l’asset migliore per negoziare il tetto al prezzo del gas”.

Matteo Salvini assicura: “Se la Meloni prenderà un voto in più sarà premier”

“Chi prenderà un solo voto in più nella coalizione avrà l’onore e l’onere di essere il nuovo presidente del Consiglio. Lo ha detto a chiare lettere Matteo Salvini che, in vista delle elezioni politiche fissate per domenica 25 settembre, ha confermato le regole interne al centrodestra per quanto riguarda la premiership: “Questa è la democrazia. Se prende un voto in più Giorgia Meloni, il premier lo fa Giorgia Meloni. Se prende un voto in più Matteo Salvini, lo fa Matteo Salvini. Più chiaro, bello e lineare di così non si può”.

Lo ha garantito anche Antonio Tajani, secondo cui le regole restano quelle di sempre: “Chi prende più voti esprime il nome per il premier al capo dello Stato, poi toccherà a lui”. Il coordinatore nazionale di Forza Italia ha assicurato che “non c’è nessuna preclusione nei confronti degli altri, soprattutto degli alleati”.

ph crediti agenzianova.it

E lo aveva detto giorni fa anche Silvio Berlusconi.

“Carlo Calenda e i suoi devono decidere se fare o no l’accordo con noi, se fare una lista unica.

Noi siamo disponibili a stare in squadra perché il Terzo polo sarebbe la grande sorpresa delle elezioni e solo con un terzo Polo forte si potrà chiedere a Draghi di rimanere a Palazzo Chigi”, ha detto Matteo Renzi parlando a Omnibus.

“Con Renzi ci siamo parlati ieri e ci riparleremo oggi.

Ma quello che voglio è chiarezza sui temi e sui comportamenti. Ho deciso di dedicare questa parte della mia vita alla politica ma non ho intenzione di giorcamri la reputazione”, ha detto il leader di Azione, Carlo Calenda a Morning News su Canale 5.

Chiuse intanto le autocandidature del Movimento 5 stelle, si attende ora la lista ufficiale per il voto online del 16 agosto prossimo. Assenti l’ex deputato, l’ex portavoce di Conte e l’ex prima cittadina di Roma. Tanti i deputati e senatori al primo giro che hanno deciso di ritentare la corsa al Parlamento.

Dopo lo strappo di Calenda, il ministro degli esteri Luigi Di Maio potrà avere un collegio, insieme a 4 dei suoi fedelissimi. Sfuma quindi l’offerta del Pd per il “diritto di tribuna”.

Tensione sul Pnrr, Letta attacca Salvini

E’ ancora alta la tensione nella maggioranza con un duro botta e risposta tra il leader dei democratici Enrico Letta e quello della Lega Matteo Salvini.

“Il governo – ha detto a margine di un evento elettorale a Senago, il leader della lega – rischia per i capricci del Pd sullo ius soli e il ddl Zan e dei 5stelle che non vuole i valorizzatori e dovrebbe venire in Lombardia a scuola di pulizia, ambiente e valorizzazione dei rifiuti”. “Il governo rischia se ci sono persone strane che vogliono tener ferma l’Italia, noi la portiamo avanti. L’importante – ha aggiunto – è che nessuno cerchi di reintrodurre dalla finestra le tasse sulla casa che abbiamo fatto uscire dalla porta”.

“L’opposizione che Salvini e la Lega stanno facendo, per quanto mi riguarda – attacca Letta – e lo dico con molta chiarezza e franchezza, ha superato il limite. Salvini che mette a rischio le risorse del Pnrr è incompatibile con il lavoro efficace e positivo dell’azione di Governo”. Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta a Catanzaro rispondendo ad una domanda sulla discussione in merito al Dl concorrenza.

“La Lega è al governo per tagliare tasse e burocrazia, e questo stiamo facendo; se altri hanno tempo da far perdere con legge elettorale, Ius Soli o Ddl Zan non aiutano l’Italia”. Così fonti della Lega dopo le parole di Letta.

Letta “non ha argomenti poverino: i suoi argomenti sono il ddl Zan, la legge elettorale e lo Ius soli. Noi parliamo di tasse, di lavoro e infrastrutture. Se c’è qualcuno che rallenta l’operato del governo è lui. Con l’aggravante della guerra ad oltranza”. Lo ha detto il leader della Lega Salvini commentando l’attacco ricevuto da parte del leader del Pd secondo il quale Salvini mette a rischio il Governo. “Sul catasto abbiamo risolto, sulla riforma Cartabia abbiamo risolto – ha aggiunto Salvini -. Certo, se il Pd porta in Aula il ddl Zan, la legge elettorale proporzionale e lo Ius soli vien fuori il casino”.

ph crediti ilmessaggero

Fisco: FI-Lega, tasse non aumenteranno

Il centro “con grande soddisfazione” annuncia di aver “raggiunto un’intesa con Palazzo Chigi per rivedere gli articoli 2 e 6 della delega fiscale”.

“Nell’accordo viene eliminato ogni riferimento al sistema duale, preservando i regimi cedolari esistenti e garantendo un’armonizzazione del sistema fiscale: nessun incremento di tassazione potrà quindi colpire i risparmi o la casa degli italiani”, si spiega.

Il centrodestra di governo, spiega, pertanto, in una nota di aver “chiesto ed ottenuto che le aliquote IMU possano essere ridotte per effetto dell’emersione degli immobili fantasma”.

Il leader della Lega Matteo Salvini ha incontrato oggi Mario Draghi a Palazzo Chigi dopo che in mattinata si era tenuto un vertice del centrodestra di governo, a cui aveva partecipato anche per Forza Italia, Antonio Tajani e il capogruppo alla Camera Paolo Barelli e, per Coraggio Italia, il capogruppo Marco Marin.

Caro gasolio, la Lega chiede al Governo intervento immediato per autotrasporto

«Grazie alla Lega il Governo è intervenuto per fermare gli aumenti di benzina e gasolio. Con una nostra mozione al Senato si è dato un freno all’aumento dei prezzi sul carburante con un taglio di 30,5 centesimi tra accise e Iva. Però il nuovo decreto ‘Taglia prezzi’ ha sospeso il rimborso delle accise sul gasolio professionale. Di fatto, molte aziende di autotrasporto al momento non stanno beneficiando della riduzione dei prezzi del gasolio. Nel parere della Commissione Trasporti la Lega ha chiesto al Governo di intervenire subito – con risorse su decontribuzione e incrementi a ferro-bonus e mare-bonus – per fare fronte all’emergenza in corso, riparando a un errore che rischia di dare il colpo di grazia a un intero comparto».

Lo dice in una nota il deputato della Lega Edoardo Rixi, componente Commissione Trasporti e responsabile dipartimento Infrastrutture della Lega.

E’stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il provvedimento del Governo che taglia le accise su benzina e gasolio di 25 centesimi al litro. Il provvedimento è entrato in vigore ieri, 22 marzo, e con durata di 30 giorni.