Archives

La benzina torna sopra i due euro

La benzina, durante le festività pasquali, è tornata a sfondare anche i due euro al litro. Le ultime rilevazioni del governo su circa 18mila impianti di carburanti fotografano questa triste realtà.

Infatti, la verde “servita” è tornata sopra i 2 euro e il Codacons ha rintracciato casi in cui ha sfiorato anche i 2,5 euro al litro.

Uno dei motivi principali sembrerebbe risiedere nel fatto che il taglio della produzione di petrolio deciso dal cartello dei Paesi produttori, l’Opec+,e ha fatto schizzare alle stesse le quotazioni internazionali.

L’associazione dei consumatori ha stimato tale spesa per gli spostamenti degli italiani, durante le Festività pasquali, a circa 120 milioni di euro.

foto crediti dreamstime.it

Rialzo accise di 10 cent, con Iva rincaro sale a 12,2 cent/litro

Rincaro per benzina: dalla mezzanotte si è dimezzato lo sconto sui carburanti con l’aumento delle accise su benzina, gasolio e Gpl.

Il rialzo è di 10 centesimi.

Maggiore, se si considera che sulle accise si applica anche l’Iva al 22%, l’aumento del prezzo per benzina e diesel è di 12,2 centesimi al litro. E per le casse dello Stato il rialzo sarà con un gettito di 317 milioni di euro in più solo nel mese di dicembre.

A fare il calcolo è Assoutenti che stima gli effetti del dimezzamento del taglio sulle accise per l’erario considerando una media di due pieni mensili a famiglia. E marciando al ritmo di 317 milioni in più al mese, in un anno finiranno nelle casse dello Stato circa 3,8 miliardi in piu’.

Caro benzina, Cdm proroga il taglio delle accise fino al prossimo 18 novembre

Il Consiglio dei ministri ha approvato un nuovo decreto legge per il taglio delle accise sui carburanti, valido fino al prossimo 18 novembre. L’attuale decreto scade il 31 ottobre.

Assoutenti si dice non soddisfatta da tale misura: “Il governo non può pensare di affrontare il problema dei prezzi dei carburanti prorogando ogni 15 giorni il taglio delle accise. Vanno studiate soluzioni strutturali e sul lungo periodo”.

La riduzione delle aliquote di accisa su prodotti energetici utilizzati come carburanti (aliquote di accisa sulla benzina, sul gasolio e sui gas di petrolio liquefatti (GPL) impiegati come carburanti); l’esenzione dall’accisa per il gas naturale per autotrazione; la riduzione dell’aliquota IVA (fissata al 5%) per le forniture di gas naturale impiegato in autotrazione.

foto crediti il messaggero

Via libera al taglio accise fino all’8 luglio, sul metano giĆ¹ anche l’Iva

Via libera del Consiglio dei ministri al decreto che proroga all’8 luglio il taglio delle accise sui carburanti.

L’intervento viene esteso anche al metano per cui l’accisa va a zero e l’Iva viene ridotta al 5%.

E’ in corso intanto una cabina di regia tra il premier Draghi e i capidelegazione di maggioranza sul decreto con i nuovi aiuti per famiglie e imprese per fronteggiare gli effetti della guerra in Ucraina.

Al tavolo Elena Bonetti per Iv, Mariastella Gelmini per Fi, Andrea Orlando per il Pd, Giancarlo Giorgetti per la Lega e Roberto Speranza per Leu – i ministri dell’Economia Daniele Franco e della Transizione ecologica Roberto Cingolani e il sottosegretario alla presidenza Roberto Garofoli.

E’ di 14 miliardi il dl aiuti sul tavolo della cabina di regia riunitasi a Palazzo Chigi oggi. E’ quanto si apprende da fonti ufficiali di maggioranza. Fra i provvedimenti, l’aumento della tassa sugli extraprofitti delle grandi imprese.

Nel pomeriggio si riunirà poi anche il Consiglio dei ministri.

ph crediti gazzetta del sud

Caro gasolio, la Lega chiede al Governo intervento immediato per autotrasporto

«Grazie alla Lega il Governo è intervenuto per fermare gli aumenti di benzina e gasolio. Con una nostra mozione al Senato si è dato un freno all’aumento dei prezzi sul carburante con un taglio di 30,5 centesimi tra accise e Iva. Però il nuovo decreto ‘Taglia prezzi’ ha sospeso il rimborso delle accise sul gasolio professionale. Di fatto, molte aziende di autotrasporto al momento non stanno beneficiando della riduzione dei prezzi del gasolio. Nel parere della Commissione Trasporti la Lega ha chiesto al Governo di intervenire subito – con risorse su decontribuzione e incrementi a ferro-bonus e mare-bonus – per fare fronte all’emergenza in corso, riparando a un errore che rischia di dare il colpo di grazia a un intero comparto».

Lo dice in una nota il deputato della Lega Edoardo Rixi, componente Commissione Trasporti e responsabile dipartimento Infrastrutture della Lega.

E’stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il provvedimento del Governo che taglia le accise su benzina e gasolio di 25 centesimi al litro. Il provvedimento è entrato in vigore ieri, 22 marzo, e con durata di 30 giorni.

Ue e clima, stop a auto benzina-diesel dal 2035

La presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, presentando il maxi piano FitFor55, indica gli strumenti per la rivoluzione verde, ovvero ridurre del 55% le emissioni di Co2 entro il 2030, con l’obiettivo finale di azzerarle nel 2050. La rivoluzione verde “è il nostro compito generazionale, che ci deve unire e incoraggiare. Non si tratta solo di assicurare il benessere della nostra generazione, ma anche quella dei nostri figli e nipoti. Non c’è un compito più grande e più nobile di questo e l’Europa è pronta a guidare”.

Passare dalla tassazione dell’energia basata sui volumi a una basata sul contenuto energetico dei combustibili. E’ la proposta avanzata nel pacchetto clima della Commissione europea. In una simulazione effettuata da Bruxelles con il nuovo sistema, che dovrebbe essere applicato gradualmente dal 2023, la tassazione minima sulla benzina passerebbe da 0,359 a 0,385 centesimi al litro, quella sul gasolio da 0,330 a 0,419 centesimi al litro. Per contro, le imposte minime sull’elettricità caleranno da un euro a Megawatt/ora a 58 centesimi. Stop alla vendita di auto benzina e diesel dal 2035. E’ una delle proposte contenute nel pacchetto clima presentato ieri dalla Commissione europea. L’obiettivo sarà poi quello di poterlo raggiungere gradualmente, accompagnandolo con la creazione di un nuovo mercato della CO2 per il trasporto su gomma e gli edifici. Gli introiti andranno in un fondo sociale per clima, dal valore stimato di 70 miliardi in 7 anni, con cui l’Ue potrebbe cofinanziare al 50% regimi di incentivazione nazionale per l’acquisto di auto a zero emissioni e la riqualificazione energetica degli edifici. I settori dell’industria e dell’energia coperti dal mercato Ue del carbonio (Ets) dovranno aumentare lo sforzo di riduzione delle emissioni di CO2 entro il 2030 portandolo dal 43 al 61% rispetto al 2005.

Photo credit autoscout24