Category Archives: Ambiente

Minori non accompagnati in Europa: ogni giorno più di 50 spariscono nel nulla

Più di 50 bambini e ragazzi al giorno scompaiono nel nulla in tutta Europa dai centri di accoglienza per minori stranieri non accompagnati: in totale almeno 51.439 in tre anni. Sono bambini e bambine, ragazzi e ragazze migranti arrivati in Europa senza adulti di riferimento. Solo in Italia a sparire sono quasi 23 mila. È quanto emergerebbe dalla raccolta dati condotta dal gruppo di reporter “Lost in Europe” (lostineurope.org) dal 2021 al 2023 in 30 Paesi, 27 Ue più Regno Unito, Svizzera e Norvegia.

L’ Italia è prima con 22.899 allontanamenti in tre anni, 10.100 solo nel 2023. Al secondo posto troviamo l’Austria con oltre 20mila minori scomparsi in totale. I minori che scompaiono vengono principalmente da Afghanistan, Siria, Tunisia, Egitto e Marocco.   “I minori stranieri che si allontanano sono spesso preda della malavita o di sfruttatori -, spiega Carla Garlatti, garante nazionale dell’Infanzia -. In un centro per ragazze minorenni ci hanno raccontato di come ogni notte sparissero una o due giovani e del fatto che spesso ci fossero macchine appostate all’esterno con persone che offrivano lavoro alle ragazze”.

Concessioni balneari, Consiglio di Stato conferma ‘no’ alla proroga

Il Consiglio di Stato ha confermato il ‘no’ alla proroga delle concessioni balneari, ricordando che la linea sancita dalla Corte di Giustizia Ue è quella di voler “dare subito un corso alla procedura di gara per assegnare la concessione in un contesto realmente concorrenziale”.

Con una sentenza depositata ieri dalla settima sezione, Palazzo Spada ha rigettato il ricorso di una società gestrice di uno stabilimento balneare a Rapallo, ricorso che era già stato dichiarato “improcedibile” per la sopravvenienza della legge 118/2022, le cui disposizioni hanno stabilito il termine finale di durata delle concessioni in essere alla data di entrata in vigore della legge stessa al 31 dicembre scorso, 2023.

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Giornata mondiale delle vittime di amianto, in Italia sono morte in 60mila, in 10 anni

In Italia, negli ultimi dieci anni, sono state circa 60mila le persone che sono morte per malattie legate all’amianto.

Nel 2023, l’Osservatorio Nazionale Amianto ha censito circa 2mila casi di mesotelioma, con un indice di mortalità, rapportato ai 5 anni antecedenti, di circa il 93% dei casi. Nello stesso anno, sono state circa 4mila le nuove diagnosi di tumore al polmone per esposizione ad amianto (al netto del fumo e degli altri agenti cancerogeni), con un indice di sopravvivenza (pari a 5 anni) stimato del 12% per un calcolo di circa 3.500 decessi.

I dati sono stati diffusi in occasione della Giornata mondiale delle vittime di amianto che si celebra oggi, 28 aprile.

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Bimbo di 15 mesi ucciso da due pitbull nel Salernitano

Un bimbo di 15 mesi è stato azzannato da due pitbull ad Eboli (Salerno) questa mattina ed è morto per le ferite riportate. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, il piccolo era in braccio allo zio, quando i cani lo hanno “letteralmente strappato” dalle sue braccia. Intervenuta subito la mamma che ha cercato di salvarlo, rimanendo ferita a sua volta.

I Carabinieri sono sul posto. I cani sono di proprietà di una amica della mamma della vittima. Il fatto è avvenuto nel piazzale antistante una villetta a due piani.

Il 118 è arrivato sul posto, ma per il piccolo non c’è stato più nulla da fare.

 

Parco Nazionale Alta Murgia “Truffa dei pascoli” ai danni dell’Ue, carabinieri forestali sequestrano 400 mila euro

Il Reparto Carabinieri Parco Nazionale Alta Murgia di Altamura ha eseguito un Decreto emesso dall’Ufficio  del Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Bari su richiesta della Procura Europea (EPPO) – Sede di Roma – che ha disposto il sequestro preventivo di denaro e disponibilità finanziarie, anche per equivalente, di altri beni o utilità di proprietà degli indagati per 400 mila euro, profitto di reato commesso da un rappresentante di una società agricola, operante nella provincia di Bari e della Bat, e da un suo delegato.

Le indagini, svolte dal Reparto Specializzato dell’Arma alla sorveglianza dei territori ricadenti nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia, hanno consentito di accertare la truffa aggravata finalizzata al conseguimento illecito di rilevanti contributi pubblici destinati al comparto agricolo ed erogati dall’AGEA (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura).

La condotta fraudolenta si è sviluppata attraverso la presentazione, tra il 2017 e il 2021, di domande uniche di pagamento, nelle quali i predetti imprenditori agricoli non si sono limitati a dichiarare falsamente la conduzione di appezzamenti di terreni pascolivi mediante l’attività agricola del pascolamento di animali, ma attraverso la realizzazione di fittizi contratti di gestione degli animali, hanno realizzato veri e propri artifizi atti a tranne in inganno l’organismo pagatore circa l’esistenza delle condizioni per accedere ai citati finanziamenti pubblici. Inoltre i militari hanno appurato che gran parte dei terreni erano stati attraversati da incendi negli anni scorsi, dunque inservibili come terreni per il pascolo del bestiame.

L’operazione testimonia il lavoro dei Carabinieri del Reparto Parco Nazionale Alta Murgia di Altamura impegnati non soltanto alla tutela ambientale dell’importante area protetta ma anche nella lotta alle frodi in danno ai bilanci dello Stato e dell’Unione Europea.
Essa rappresenta, inoltre, l’esito dell’efficace azione di contrasto posta in essere dalla Procura Europea (procura indipendente dell’Unione Europea con il compito di portare in giudizio i crimini contro gli interessi finanziari dell’UE) mediante un’incisiva ed efficace azione di coordinamento delle indagini che ha portato all’adozione del provvedimento volto sia ad impedire la prosecuzione dell’attività delittuosa sia a
consentire il recupero delle indebite somme percepite dagli indagati in spregio alle normative ed a discapito dei numerosi imprenditori onesti.

Tutte le persone interessate si presumono innocenti fino a prova contraria davanti ai competenti tribunali italiani.

Italia, ancora una volta, Paese tra i più virtuosi in Europa nella differenziata di carta e cartone

Per la raccolta differenziata di carta e cartone l’Italia si riconferma ancora una volta uno dei Paesi più virtuosi in Europa.

Il ‘piano specifico di prevenzione’ approvato ieri dal Consiglio di amministrazione di Comieco, Consorzio Nazionale per il recupero e riciclo degli imballaggi cellulosici, ha registrato infatti nel 2023 il superamento del 90% del tasso di riciclo degli imballaggi cellulosici immessi al consumo.

Il risultato supera così l’obiettivo dell’85% fissato dall’Unione Europea per l’2030.

“Aver riciclato oltre il 90% degli imballaggi cellulosici immessi al consumo significa aver sottratto alla discarica oltre 4,7 milioni di tonnellate di carta e cartone“, commenta Alberto Marchi, presidente di Comieco. “Il tasso di riciclo degli imballaggi dipende ovviamente dall’andamento dell’immesso al consumo degli stessi, che fluttua di anno in anno in relazione all’andamento del mercato e dell’economia; è un dato di conseguenza variabile che va letto considerando il trend degli ultimi anni che dal 2020 evidenzia come l’Italia sia stabilmente sopra l’85%. E questo è senz’altro un risultato importante, che testimonia l’eccellenza della filiera cartaria italiana, in grado di riciclare 12 tonnellate di macero al minuto e di evitare così l’emissione di altrettante tonnellate di CO2 dall’atmosfera“.

Continua la protesta dei trattori a Bruxelles

Una nuova manifestazione organizzata dagli agricoltori belgi questa mattina a Bruxelles, in occasione del Consiglio Agricoltura e Pesca, con circa 300 trattori attesi nella capitale, secondo Le Soir.  I primi trattori,  che avevano invaso la città, si erano già visti arrivare il primo e il 26 febbraio scorso, sono giunti ora in città già da arrivati ieri sera.

La protesta è concentrata nel quartiere delle istituzioni Ue, a Bruxelles. L’azione simbolica preannunciata dagli agricoltori europei davanti alle sedi ha preso il via: da rue de la Loi, dove attualmente si trovano assembrati circa 150 trattori, alcuni mezzi agricoli si sono diretti nelle immediate vicinanze degli edifici principali della Commissione e del Consiglio europeo sversando carichi di letame, patate dolci e legna, in segno di protesta.

Earth hour, il mondo spegne oggi le luci per un’ora

Il mondo spegne oggi le luci per un’ora, in occasione dell’Earth hour, “la grande mobilitazione globale del Wwf – si legge sul sito – che, partendo dal gesto simbolico di spegnere le luci per un’ora, unisce cittadini, istituzioni e imprese in una comune volontà di dare al mondo un futuro più sicuro, giusto e sostenibile e vincere la sfida del cambiamento climatico”.

L’appuntamento è per oggi alle 20.30, per 60 minuti, si spegneranno le luci dei monumenti nelle principali città italiane e nel mondo, mentre milioni di persone dedicheranno un’ora del proprio tempo a un’azione per il futuro del Pianeta.

A Roma verranno spente le luci del Colosseo, di Piazza San Pietro, le luci esterne del Palazzo del Quirinale, di Palazzo Madama, di Palazzo Montecitorio e di Palazzo Chigi.

A Venezia si spegneranno le luci di Piazza San Marco, a Ledro le luci del Museo delle Palafitte, a Torino quelle della Mole Antonelliana e dei ponti monumentali sul fiume Po, a Padova le luci del portico di Palazzo Moroni, di Piazza dei Signori, di Piazza dei Frutti, Piazza delle Erbe, le luci esterne di Palazzo Capitanio e di via 8 Febbraio, e così via anche nelle altre principali città italiane.

Anche la presidenza della Repubblica aderisce all’iniziativa: le luci di Gala esterne del Quirinale e del Cortile d’Onore saranno spente dalle ore 20.30 alle ore 21.30 Dalla prima edizione del 2007, che coinvolse la sola città di Sidney, la grande ola di buio si è rapidamente propagata in ogni angolo del mondo,  lasciando al buio piazze, strade e monumenti simbolo come ad esempio il Colosseo, Piazza Navona, il Cristo Redentore di Rio, la Torre Eiffel di Parigi, e tanti altri luoghi simbolo, per dimostrare che uniti si può fare la differenza.

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Da Cia arriva una proposta di legge per dare più valore all’agricoltura

Sono tre i pilastri della proposta di legge messa a punto da Cia-Agricoltori Italiani e annunciata alla Conferenza organizzativa a Roma alla presenza del ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida.

“Il testo su cui stiamo lavorando da mesi – ha dichiarato il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini – è pronto a sbarcare in Parlamento e rappresenta quel passaggio cruciale e urgente per riportare l’agricoltura al centro. Vogliamo salvaguardare il mondo agricolo con una legge ad hoc. Il settore merita il riconoscimento definitivo del proprio valore nella catena agroalimentare attraverso prezzi più stabili e redditi dignitosi”.

Al centro della proposta di legge ci sarebbero: accrescere il peso economico e la forza negoziale dell’agricoltura all’interno della filiera; redistribuire equamente il valore aggiunto tra tutti gli attori, intervenendo contro le pratiche commerciali sleali e per una maggiore trasparenza nella formazione dei prezzi; valorizzare i percorsi di alleanza tra agricoltori e consumatori, sui quali ricade gran parte della crisi tra costi di produzione alle stelle e caro inflazione.

Con il ministro Lollobrigida un confronto aperto anche sulla gestione della fauna selvatica: serve affidare il coordinamento per il controllo della popolazione dei cinghiali al Comando Unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare dei Carabinieri; dotare di specifiche professionalità gli Uffici di pianificazione faunistico-venatoria della Pa; superare il regime de minimis per gli indennizzi; rafforzare l’autodifesa degli agricoltori, partendo dallo snellimento delle pratiche burocratiche, come ricercare la densità ottimale della specie lupo. Mentre sul nodo liquidità Cia chiede l’utilizzo immediato delle risorse finanziarie per il sostegno al credito, a partire da quelle della legge di Bilancio; la creazione di un Fondo Nazionale per l’abbattimento degli interessi dei finanziamenti a medio-lungo termine; il potenziamento del Fondo di Garanzia Pubblica e una moratoria a livello comunitario per i debiti contratti dagli agricoltori.
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Catanzaro: maxi operazione “Scirocco”, da parte degli uomini dell’Arma per inquinamento e gestione illecita di impianti di depurazione

Dalle prime ore di questa mattina di lunedì 4 marzo 2024, nelle province di Catanzaro, Vibo Valentia e Cosenza, i Carabinieri del Comando Tutela Ambientale e Sicurezza Energetica e del Comando per la Tutela Forestale e dei Parchi, stanno dando esecuzione a numerosi provvedimenti cautelari personali e reali, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Catanzaro, chiamata “Operazione Scirocco”, su un rilevante inquinamento ambientale determinato dall’illecita gestione di molteplici impianti di depurazione a servizio dei comuni calabresi della zona. Continue reading Catanzaro: maxi operazione “Scirocco”, da parte degli uomini dell’Arma per inquinamento e gestione illecita di impianti di depurazione