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Salvini: ‘pronto il progetto della leva obbligatoria’, di educazione civica

Reintrodurre il servizio di leva obbligatorio. Il leader della lega Matteo Salvini si dice  favorevole all’introduzione di una leva obbligatoria universale di 6 mesi, per ragazzi e ragazze.

“Un grande progetto di educazione civica”, del quale – annuncia proprio da Vicenza festa degli alpini – la Lega ha quasi terminato la stesura da proporre in Parlamento. Quello della Lega, spiega davanti agli alpini a Vicenza, “è un progetto su base regionale, con persone che si possono dedicare al salvataggio, alla protezione civile, al pronto soccorso, alla protezione dei boschi”. Il tema della leva viene posto sempre a Vicenza anche a Crosetto. Il ministro risponde ai giornalisti, non sapendo che anche Salvini ha già parlato di questo.

E ribadisce la sua posizione: “le forze armate servono per fare professionisti, che difendono le istituzioni e la pace. Il servizio civile universale non è una cosa che riguarda le forze armate”. Il dibattito è avviato, e vede posizioni contrastanti anche negli stessi partiti del centrodestra. Se Crosetto allontana l’idea di una nuova coscrizione nell’esercito, la sua collega di Fratelli d’Italia, l’assessore veneto Elena Donazzan – famiglia di tradizione alpina – non ha dubbi: “il servizio di leva obbligatorio per i giovani va reintrodotto – dice – Va reintrodotto per educare ai doveri e non solo ai diritti. In uno scenario in cui ci sono situazioni di fragilità e di rischio per la nazione, è fondamentale educare i nostri giovani al servizio per la Patria”.

Don Patriciello: “Le questioni tra destra e sinistra non mi riguardano. Ma così rischio la vita, per le parole di De Luca”

“Mi dispiace per Pippo Baudo e non ci posso fare niente per la frangetta. Sono stato preso alla sprovvista dalle parole di De Luca. Il problema politico tra destra e sinistra mi riguarda poco, io sono il parroco di questo quartiere e mi sono rivolto a Meloni oggi, come in passato a Conte o a Renzi. Il governo sta mantenendo gli impegni presi ed è mio dovere non solo dirlo ma anche ringraziare”.

Commenta così don Maurizio Patriciello, intervenendo a Rainews24 tramite i microfoni della Tgr Campania di ieri pomeriggio, dopo le parole del governatore della Campania, che ieri lo aveva definito “il Pippo Baudo dell’area nord di Napoli, con relativa frangetta”.

Il sacerdote aggiunge: “Io sono pronto ad abbracciare De Luca, sono un prete, ma tirare in ballo me in questo momento, sono sotto scorta perché i camorristi mi hanno messo una bomba, significa mettere a repentaglio la mia vita perché dice ai camorristi ‘avete fatto bene’ e questo mi preoccupa, sono parole del tutto fuori luogo”.

Solidarietà da parte della premier Giorgia Meloni “Padre Maurizio vive sotto scorta perché è diventato un obiettivo dei camorristi che non gradiscono la sua tenacia nell’allontanare i giovani dalla droga e dalla criminalità – aggiunge la presidente del Consiglio nel suo post su Facebook -. Invece di aiutare Padre Maurizio, fargli sentire il sostegno delle istituzioni, De Luca lo deride, e così facendo dà un segnale spaventoso. Voglio dire a Padre Maurizio che lo Stato c’è, al suo fianco. Che non è solo. E che gli uomini e le donne che non hanno scambiato le istituzioni per il palcoscenico di un cabaret, ma svolgono il loro compito con disciplina e onore, conoscono e riconoscono il valore dei suoi sacrifici”. E conclude il post con un hashtag #IosonopadreMaurizio.

Solidarietà anche da parte del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, che nella giornata di ieri, si è recato prontamente a fare visita al prete di Caivano.  Come anche solidarietà è arrivata da parte della Diocesi di Aversa.

La replica di Don Patriciello al governatore Vincenzo de Luca 

“Caro Presidente, caro fratello Vincenzo De Luca, la sua ironia nei confronti di un povero prete dell’area nord di Napoli, la stessa della quale lei ebbe a dire: ‘A Caivano lo Stato non c’è. Stop’ mi ha tanto addolorato. Se era questo che voleva, c’è riuscito. Non mi permetto – non ne sarei capace e non credo di averne il diritto – di risponderle per le rime. A che servirebbe? Le ferite vanno lenite non procurate”. Lo scrive su Facebook don Maurizio Patriciello rispondendo al governatore della Campania Vincenzo De Luca. “Penso in piena coscienza, di non meritare le offese del tutto gratuite del presidente della mia regione. Che dirle? Alle offese e alle minacce – larvate o meno – ci sono abituato da tempo. Non a caso, da due anni vivo sotto scorta. Un conto, però, è quando arrivano dai camorristi, ben altra cosa, invece, quando a pugnalarti a tradimento è una persona come lei. Fa niente. Offro al Signore anche questa mortificazione. Sono un prete, non dimentico mai che ‘se il chicco di grano caduto in terra non muore, la spiga non nasce’. La saluto, Presidente. Penso che da domani bulli e camorristi inizieranno a prendermi in giro gridandomi alle spalle: ‘Sta passando Pippo Baudo’. Dio benedica lei, la sua famiglia, la regione che amiamo”, conclude.

ph credit lapresse

Giussano, presentazione del libro “Controvento” di Matteo Salvini

Presso la Sala Consiliare del Comune di Giussano, in Brianza (Mb), accolto dal sindaco uscente Marco Citterio (sostenuto alle prossime elezioni del 8-9 Giugno, da tutto il centro destra unito, e da una lista civica locale, per la sua ricandidatura), Matteo Salvini ha presentato il suo libro, che si preannuncia già un successone, dal titolo “Controvento”.  Come è un po’ la politica della Lega.

Controvento, un libro (ma anche) la storia della Lega

Controvento – L’Italia che non si arrende, edito da Piemme, raccoglie una lunga serie di riflessioni personali e politiche del leader della Lega Matteo Salvini.  Iscritto al partito dal 1990 e dal 2013 anche segretario, Matteo Salvini è già stato ministro dell’Interno, dal 22 ottobre 2022 con il governo Conte, e  Vicepresidente del Consiglio italiano, ora è anche Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti e Vicepremier con il governo di Giorgia Meloni.

Un ampio spazio è dedicato alla storia della Lega, per l’appunto, e alle principali personalità legate al partito, in particolar modo a quella del suo fondatore, Umberto Bossi.

L’Italia capace di creare ricchezza, amica del mondo produttivo e nemica della burocrazia, moderna e federale, è da sempre il sogno di Umberto Bossi” scrive Salvini nel suo libro,  come ha voluto ribadire anche nell’incontro odierno a Giussano.

Ringraziando anche il defunto e amico Roberto Maroni, “perché tutto ha iniziato e lui, e tanto mi ha insegnato”.

Un pensiero è poi andato anche all’amico scomparso Silvio Berlusconi. Conosciuto proprio in Brianza, molti anni fa.

Il sindaco Marco Citterio ha illustrato quanto è stato fatto dalla sua giunta per il suo Comune, e quanto ancora c’è da fare. Auspicando altri 5 anni insieme, alla guida di questa splendida città.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Matteo Salvini ha illustrato poi quanto sta facendo il governo con la Lega, e egli stesso per il suo ministero, sicurezza stradale, e quanto sia importante, portare avanti le battaglie dei leghisti in Europa. Per difendere cibo, cultura italiana, nostre tradizioni e storia e radici.

Per difendere il made in Italy, le aziende italiane, e dire no ad auto elettriche e a case green, come vuole l’Europa, che toglie soldi dalle tasche degli italiani, e affossa anche l’economia, l’industria e l’agricoltura, con il cibo sintetico e gli insetti sulle nostre tavole.

Sinossi “Controvento” di Matteo Salvini, disponibile in tutte le librerie, centri commerciali  e su Amazon.

«Chi scrive rischia fino a 15 anni di carcere per sequestro di persona plurimo e rifiuto di atti d’ufficio, ma soprattutto guida un partito − la Lega − che da anni è sottoposto a un linciaggio mediatico-giudiziario che ha pochi precedenti in Italia e in Occidente. Se avessi voluto una vita comoda, mi sarei iscritto al Pd. Ho scelto diversamente, senza rimpianti. E per questo voglio raccontarmi in questo libro». Con un approccio concreto, aderente alle cose, sempre appassionato, Controvento ripercorre il passato, traccia il presente e delinea il futuro di un protagonista di un partito cruciale per il paese e l’Europa. Esprime la visione del mondo e le sfide dei prossimi mesi che attendono Matteo Salvini. Il carnet è ricco e non ammette deroghe: l’autonomia, storico cavallo di battaglia della Lega. Il Ponte sullo Stretto, come vessillo di un attivismo programmatico. La difesa dei confini. Una diversa idea di Europa. E infine sale da queste pagine l’urgenza di illuminare di una luce nuova e alternativa quei temi e valori di cui la sinistra si ritiene unica depositaria. Su questo e molto altro l’autore si misura in una confessione a cuore aperto e senza censure, che alterna riflessioni, ricordi e schegge di memoria. Un autoritratto se vogliamo e, insieme, un manifesto; ma, soprattutto, un inno alla libertà e alla felicità in politica.

ph credit Giovanna Manna

Verano Brianza (Mb), Silvia Sardone presenta il suo libro dal titolo “Mai Sottomessi”

Questa mattina all’Essential Cafè di Verano Brianza (Mb) l’on. Silvia Sardone ha presentato il suo libro, dal titolo “Mai sottomessi. Cronache di un’Europa islamizzata“, scritto insieme al giornalista di Libero Massimo Sanvito e a Christian De Mattia.

Un libro che è un  atto di accusa contro l’ipocrisia delle istituzioni europee che rinnegano la nostra storia e le nostre radini e la nostra identità. Che analizza i danni del politicamente corretto e la cronaca amara di voler nascondere a tutti i costi la nostra cultura e le nostre tradizioni, per non urtare i “nuovi arrivati” di fede islamica. Il dramma crescente, che vede nel nostro Paese, di donne vittime di violenza,  perché osano ribellarsi al velo islamico, alla religione o ai matrimoni combinati.

Questo di Silvia Sardone vuole raccontare anche cosa succede negli Paesi, vicino a noi, ossia Francia e Belgio, ad esempio, dove interi territori sono divenuti islamici senza il controllo e la presenza dello Stato e delle istituzioni locali.

L’incontro odierno è stato organizzato dalla sezione di Verano Brianza (Mb) della Lega per Salvini Premier, dal consigliere comunale Ivan Casano, e dal segretario della sezione veranese avv. Stefano Parravicini, che hanno accolto calorosamente e introdotto l’on. Sardone per la presentazione del suo libro, invitando giorni fa, la cittadinanza tutta, a voler partecipare numerosa, per poter discutere insieme sui problemi del nostro tempo, come ad esempio, la difficile convivenza tra la cultura italiana, religione e  fede islamica, in molti casi alle base proprio di cronache per atti di estremismo, imposizioni, modi di vivere totalmente diversi dai nostri, e leggi italiane.

 

 

 

 

 

Silvia Sardone è una giuslavorista, una Europarlamentare e amministratrice locale.

Mamma di due splendidi bambini, laureata a pieni voti alla Bocconi di Milano in giurisprudenza, con dottorato di ricerca in relazioni di lavoro e master in business administration, e da anni si divide tra il suo lavoro e la politica, che tanto ama.

Le sue battaglie politiche sono tutte incentrate sui temi a lei tanto cari come sicurezza, salute, e il rilancio delle periferie mentre in Europa coordina il gruppo della Lega nella commissione ambiente, sanità e sicurezza alimentare, tant’è che si batte da anni, per la difesa delle eccellenze italiane, lanciando anche petizioni online, contro il cibo sintetico, la carne sintetica e gli insetti sulle nostre tavole.

Nel 2021,  alle elezioni comunali, di Milano, Silvia Sardone, con 3 580 preferenze nella Lega, è il candidato più votato nella coalizione di  centro – destra.

Nel novembre del 2022 e fino giugno del 2023 è commissario della Lega per la provincia di Milano.

Alle elezioni europee del 2024 è capolista della Lega nella circoscrizione Nord-occidentale. Per le sue posizioni è sotto scorta per insulti e minacce subite via social e via mail, per lei e i figli del tipo: “Puttana ti taglio la gola”, “ti accoltello”, “muori”, “sei da bruciare”, “ti uccido”, “ti soffocherei”, “esplodi”, “ti spacco la faccia”, “troia schifosa devi morire” e ancora deliri come “o diventerete musulmani come noi o per voi non ci sarà posto”, “Siamo arabi, non europei. Ti decapitiamo”.

Oggi ha ribadito, con forza ed efficacia, la necessità, in vista delle prossime elezioni europee di votare la Lega, per dire basta a una certa supremazia da parte di chi arriva in Italia, e non rispetta le nostre leggi, il nostro credo e la nostra cultura e civiltà. Proteggere il made in italy e la cucina mediterraea, lottare con lei e con la Lega contro un’Europa che impone auto elettriche e case green.

E non tutela gli agricoltori e le nostre imprese italiane.

ph credit Giovanna Manna

Riforma Giustizia: un’Alta Corte potrebbe giudicare i magistrati, intesa sulla separazione delle carriere

Il Guardasigilli Carlo Nordio presenterà un ddl costituzionale sulla separazione delle carriere dei magistrati entro le prossime elezioni  Europee.

E’quanto emergerebbe nell’ambito della riunione che si è tenuta ieri pomeriggio a Palazzo Chigi, alla presenza della premier  Giorgia Meloni e del sottosegretario Alfredo Mantovano, tra il ministro Nordio, i sottosegretari di Via Arenula, i presidenti delle Commissioni di Camera e Senato e i responsabili Giustizia dei partiti di maggioranza.

Nell’incontro si è parlato e stabilito anche di accelerare al massimo sul provvedimento per l’eliminazione dell’abuso d’ufficio. Inoltre si sarebbe arrivati ad un accordo sull”istituzione di due Csm, ma sarebbe ancora in corso un dibattito sul metodo di elezione dei togati, per stabilire se sarà o meno un  sorteggio ‘secco’ o ‘mediato’.

In ogni caso, per la componente togata, i magistrati candidabili al Csm che saranno sorteggiati sarebbero poi sottoposti a successiva selezione. Sono questi alcuni degli dettagli dettagli emersi nel corso dell’incontro di ieri che si è tenuta ieri a Palazzo Chigi, alla presenza della premier e i vertici della Giustizia.

Si esclude invece l’ipotesi della nomina di metà dei componenti del Csm da parte del Governo.

Infine ci dovrebbe essere anche un’Alta Corte, un organismo che giudicherà sia i magistrati giudicanti che i requirenti.

Giorgia Meloni annuncia: “Scendo in campo per le europee, capolista in tutte le liste circoscrizioni”

Giorgia Meloni ha annunciato ieri durante una convention di Fratelli di Italia tenutasi a Pescara, di voler scendere in campo per guidare le liste del suo partito in tutte le circoscrizioni elettorali – precisando anche – “se sopravvivo””. Così la premier Giorgia Meloni, che è anche presidente di Fdi e diEcr (i conservatori europei),  durante l’intervento di chiusura della kermesse organizzata, a Pescara, ha dato questo annuncio ai suoi elettori in vista delle prossime elezioni europee che si terranno il prossimo 8 e 9 giugno anche in Italia.

“Sulla scheda scrivete Giorgia”
“Sulla scheda scrivete Giorgia”. La richiesta della premier. “Chiedo agli italiani di scrivere il mio nome, ma il mio nome di battesimo” alle europee. “Sono fiera che la maggior parte dei cittadini che si rivolge a me mi chiami Giorgia. Io sono stata derisa per anni per le mie radici popolari, mi hanno chiamata pesciarola, borgatara… perché loro sono colti… Ma io sono fiera di essere una persona del popolo”.

“E’ l’ora di alzare la posta”
“Difenderemo anche in Ue le nostre eccellenze, i nostri confini, la nostra identità.  Anche stavolta ci diranno che siamo dei pazzi che è una sfida impossibile da vincere. Ci hanno dato tante volte per sconfitti, ci hanno detto che eravamo destinati scomparire. Lasciateglielo dire. Mentre si crogioleranno in questa loro rassicurante speranza noi continueremo a lavorare come sempre fatto e chissà se anche stavolta riusciremo a smentire i pronostici. E’ arrivato il momento di alzare la posta, cambiamo anche l’Europa”.

“Italia protagonista dopo anni di cerchiobottismo 5S”
“L’Italia è tornata protagonista in Occidente, in Europa, nel Mediterraneo dopo gli anni del servilismo di certa sinistra, dopo gli anni del cerchiobottismo dei 5 Stelle. E’ tornata l’Italia che rispetta i suoi impegni internazionali, che viene guardata con rispetto perché ha il coraggio di prendere decisioni giuste anche quando quelle decisioni possono essere impopolari. Come quella di sostenere il popolo ucraino che combatte per la propria libertà contro l’imperialismo neo sovietico di Vladimir Putin”.

In apertura del suo intervento aveva scherzato sull’assenza di Matteo Salvini alla kermesse: “Grazie a Matteo che ci ha preferito il ponte…”. Poco prima il leader il leader della Lega e vicepremier aveva fatto un videocollegamento camminando per strada insieme alla figlia. “Non sono in presenza ma è come se ci fossi – aveva esordito il vicepremier – mi sono messo giù l’agenda fino al 9 giugno ma era l’ultima domenica che potevo dedicare a mia figlia che si è fatta 4 giorni di febbre e a mio figlio che ha una partita oggi”.

Presenti alla convention anche altri leader di partito del centro destra unito, ad eccezione di Matteo Salvini, che per impegni familiari, non ha potuto partecipare.

ph credit Giorgia Meloni da pagine sociale

G7, l’annuncio della premier: “Papa Francesco sarà presente in Puglia alla sessione sull’Intelligenza Artificiale”

 

Papa Francesco parteciperà ai lavori del prossimo G7 che si terranno in Puglia a giugno prossimo, nella sessione dedicata all’Intelligenza Artificiale.

Lo ha annunciato la premier ieri sera, sottolineando anche che la presidenza italiana del “Gruppo dei Sette intende valorizzare questo percorso promosso dalla Santa Sede e portarlo all’attenzione degli altri leader in occasione del vertice”. È la prima volta nella storia che un Pontefice partecipa ai lavori del G7 e Bergoglio “lo farà nella sessione outreach, aperta cioè anche ai Paesi invitati e non solo ai membri”, ha aggiunto la presidente del consiglio italiano Giorgia Meloni.

Ringrazio di cuore il Santo Padre di avere accettato l’invito dell’Italia. La sua presenza dà lustro alla nostra nazione e all’intero G7″, ha sottolineato il presidente del Consiglio italiano.

“Sono convinta che la presenza di Sua Santità un contributo decisivo alla definizione di un quadro regolatorio, etico e culturale all’intelligenza artificiale”, ha affermato ancora Giorgia Meloni. “Perché su questo terreno, sul presente e sul futuro di questa tecnologia, si misurerà ancora una volta la capacità della comunità internazionale. Quello che il 2 ottobre 1979 un altro Papa, San Giovanni Paolo II, ricordava nel suo celebre discorso alle Nazioni Unite: l’attività politica, nazionale e internazionale, viene dall’uomo, si esercita mediante l’uomo ed è per l’uomo. Questo sarà sempre il nostro cammino”.

ph credit dal web

Basilicata, vittoria del centrodestra. Confermato Vito Bardi

L’ufficialità è arrivata nella notte: il candidato del Centrodestra Vito Bardi è stato confermato presidente di Regione Basilicata, con il 56,63% delle preferenze. Piero Marrese del Centrosinistra ha conquistato il 42,16% dei voti scrutinati; al terzo posto troviamo il candidato Eustachio Follia a cui è andato l’1,21%.

Fratelli d’Italia risulta il partito più votato, con il 17,39%. Segue il Partito democratico col 13,87%. Nella coalizione di centrodestra Forza Italia ottiene è al 13,01% dei voti, mentre la Lega si ferma al 7,81% dei consensi seguita da Azione con il 7,51%. Nel centrosinistra il Movimento 5 stelle ottiene il 7,66%, dietro a Basilicata casa comune (11,18%).

Il primo pensiero del governatore riconfermato “a tutti i lucani” e alla moglie: “Siamo fianco a fianco da sempre, e anche in queste settimane è stata straordinaria”.

Il voto ha interessato 682 sezioni nei 131 comuni lucani. Rigaurdando anche quattro sezioni ospedaliere. Non erano previsti né il voto disgiunto né il ballottaggio. Nel nuovo Consiglio regionale dodici seggi vanno alla maggioranza di centrodestra e otto al centrosinistra.

Il nuovo Consiglio regionale della Basilicata è, quindi, composto da dodici seggi per la maggioranza (centrodestra) e otto per la minoranza (centrosinistra). Per la maggioranza sono stati eletti: Carmine CicalaMaddalena FazzariCosimo Latronico e Michele Napoli (Fratelli d’Italia); Gianuario AliandroMichele Casino e Francesco Cupparo (Forza Italia); Pasquale Pepe e Domenico Raffaele Tataranno (Lega); Nicola Massimo Morea e Marcello Pittella (Azione); Mario Polese (esponente di Italia Viva, in lista con la civica Orgoglio Lucano). Ai seggi della minoranza siederanno invece il candidato governatore del centrosinistra Piero Marrese che ha perso con il 42,2 per cento di voti (Pd); Roberto Cifarelli e Piero Lacorazza (Pd); Angelo Chiorazzo e Giovanni Vizziello (Basilicata Casa Comune); Alessia Araneo e Viviana Verri (Movimento cinque Stelle); Antonio Bochicchio (Avs-Si-Psi-Basilicata Possibile).

La premier Giorgia Meloni: “Ringrazio di cuore tutti i cittadini che hanno voluto confermare il loro sostegno alle nostre politiche. La vostra fiducia è il motore che ci spinge avanti ogni giorno”. “Grande soddisfazione” è arrivata anche da parte del leader della Lega Matteo Salvini, per “l’ennesimo largo successo del centrodestra unito”. Ma soprattutto da Forza Italia che scrive “Ha vinto il centrodestra unito. Hanno vinto i lucani che hanno scelto di sostenere il nostro buon governo per altri 5 anni”, è il tweet di Antonio Tajani.
Vito Bardi (Potenza, 18 settembre 1951) è un ex generale e politico italiano.  Già vice comandante generale della Guardia di Finanza, presidente della Regione Basilicata dal 16 aprile 2019.
Figlio di Angelo, magistrato, e Maria Fornario, ha due fratelli di cui uno, Mariano, morto per una malattia contratta dopo una missione militare in Bosnia. Trascorsa l’infanzia a Filiano, in provincia di Potenza si trasferisce a Napoli per frequentare la Scuola militare Nunziatella, presso la quale ha conseguito il diploma di maturità classica e ha quattro lauree. Ha servito nel corpo della Guardia di Finanza come ufficiale. Promosso colonnello il 31 dicembre del ’95, ha comandato la Legione di Firenze ed è stato posto a capo del I Reparto del Comando Generale, incarico nel quale il 1º gennaio 2001 è stato promosso come generale di brigata. Nominato generale di divisione il 1º gennaio 2005, è stato destinato quale comandante regionale della Campania. Da generale di corpo d’armata, grado raggiunto il 6 febbraio 2009, ha ricoperto gli incarichi di Comandante interregionale dell’Italia meridionale e di Ispettore per gli istituti di istruzione. È stato poi vice comandante generale del corpo dal 5 settembre 2013, fino al 4 settembre 2014, quando è andato in pensione. Sposato dal 1984 con Gisella Pischedda, ha due figli: Andrea e Luca.
Nel 2019 è stato indicato da Silvio Berlusconi come candidato unitario della coalizione di centro destra (Forza Italia, Fratelli d’Italia, IDeA e una lista civica) alla carica di presidente della Regione Basilicata.  Il 24 marzo viene eletto presidente della Regione Basilicata con il 42,2% dei voti. il primo presidente di centro-destra nella storia del consiglio regionale, governato dalla sua istituzione da giunte a guida democristiana e dopo 24 anni consecutivi di giunte di centro-sinistra.

Dal 22 aprile al via tribune elettorali Rai per le Europee

Lunedì 22 aprile, partono i confronti con le forze politiche condotti da Annamaria Baccarellisino al prossimo 26 aprile alle ore 17.15 circa su Rai 2 e Radio 1, e le interviste in onda lunedì 22, martedì 23 e venerdì 26 alle 23.30 circa su Rai 3 e Radio 1, per le prime cinque giornate di tribune elettorali organizzate da Rai Parlamento, in vista delle elezioni europee dei prossimi 8  e 9 giugno 2024.

Per questa prima fase, organizzata prima della presentazione delle liste (ce ne sarà un’altra da fine maggio), dopo 64 anni la trasmissione che fu di Jader Jacobelli, in onda prima da Via Teulada e poi da Saxa Rubra, uscirà dagli studi Rai e verrà realizzata in uno studio ad hoc nella sede di Roma del Parlamento europeo e della Commissione.

La seconda fase delle tribune sarà al via intorno al 20 maggio, partirà con gli interventi autogestiti e si concluderà a ridosso delle europee.

Politica estera, Ministro Tajani: “G7 a guida italiana, un’opportunità di pace per tutti”

“Siamo impegnati alla difesa dei nostri valori, sempre, per raggiungere la pace nella giustizia: l’obiettivo pace sarà quello principale del G7.

L’importante è l’unità: quando si vuole raggiungere un obiettivo tutti i Paesi devono avere una visione comune.

Sono partiti già dei messaggi importanti in tal senso. Lavoreremo a Capri su questo percorso come lo farà la premier. L’Italia per la sua tradizione pur radicata nell’occidente potrà essere protagonista. Avere l’Italia alla guida del G7 è un’ opportunità per tutti per avere la pace”. Le parole del vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, durante un forum con l’ANSA.

 

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