Category Archives: Tecnologia

Roma, 18enne per una foto va in uno stabile abbandonato e cade da 6 metri di altezza

E’ entrato di notte con degli amici nell’edificio abbandonato ex fabbrica della penicillina, in via Tiburtina a Roma più volte occupato e sgomberato, intenzionato a scattarsi delle foto da poter poi pubblicare sui social, ma è caduto da un’altezza di circa sei metri.

Poco prima della mezzanotte.E’ stato trasportato subito in ospedale con fratture alle costole, ma non sarebbe in pericolo di vita.
Sul posto vigili del fuoco e carabinieri della stazione di San Basilio e della compagnia di Monte Sacro. Da quanto ricostruito, i tre ragazzi, tutti maggiorenni, volevano addirittura salire sul tetto dell’edificio per potersi scattare delle foto al buio.
Mentre camminavano su un solaio una lastra ha ceduto e uno dei tre è caduto di sotto da un’altezza di 6 metri. Al vaglio la posizione dei tre giovani. Rischiano la denuncia per invasione di edifici. Sotto la lente anche i loro profili social.
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G7, l’annuncio della premier: “Papa Francesco sarà presente in Puglia alla sessione sull’Intelligenza Artificiale”

 

Papa Francesco parteciperà ai lavori del prossimo G7 che si terranno in Puglia a giugno prossimo, nella sessione dedicata all’Intelligenza Artificiale.

Lo ha annunciato la premier ieri sera, sottolineando anche che la presidenza italiana del “Gruppo dei Sette intende valorizzare questo percorso promosso dalla Santa Sede e portarlo all’attenzione degli altri leader in occasione del vertice”. È la prima volta nella storia che un Pontefice partecipa ai lavori del G7 e Bergoglio “lo farà nella sessione outreach, aperta cioè anche ai Paesi invitati e non solo ai membri”, ha aggiunto la presidente del consiglio italiano Giorgia Meloni.

Ringrazio di cuore il Santo Padre di avere accettato l’invito dell’Italia. La sua presenza dà lustro alla nostra nazione e all’intero G7″, ha sottolineato il presidente del Consiglio italiano.

“Sono convinta che la presenza di Sua Santità un contributo decisivo alla definizione di un quadro regolatorio, etico e culturale all’intelligenza artificiale”, ha affermato ancora Giorgia Meloni. “Perché su questo terreno, sul presente e sul futuro di questa tecnologia, si misurerà ancora una volta la capacità della comunità internazionale. Quello che il 2 ottobre 1979 un altro Papa, San Giovanni Paolo II, ricordava nel suo celebre discorso alle Nazioni Unite: l’attività politica, nazionale e internazionale, viene dall’uomo, si esercita mediante l’uomo ed è per l’uomo. Questo sarà sempre il nostro cammino”.

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Disastro di Chernobyl, 38 anni fa il più grave incidente atomico della storia. Oggi la Giornata Internazionale

Il 26 aprile del 1986 un guasto tecnico al reattore numero 4 della centrale nucleare di Chernobyl cambiò per sempre il corso della storia e l’esistenza di intere generazioni. È stato classificato come il più grave incidente nucleare con circa 4mila vittime stimate dall’Onu e 116mila sfollati dalla regione circostante. Le particelle radioattive trasportate dalle masse d’aria raggiunsero anche l’Europa. La quantità di radiazioni era molto alta. A peggiorare la situazione è stata poi la mancanza di informazioni tempestive nei confronti delle popolazioni coinvolte che ha drammaticamente contribuito all’esposizione.

Il disastro di Chernobyl rilasciò una quantità di radiazioni almeno 100 volte superiore alle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki. Il fall-out nucleare interessò l’Ucraina, la Russia e per il 70% la Bielorussia, Paese più colpito dalla catastrofe. A lasciare la zona furono solo 350.000 persone. Gran parte della popolazione colpita rimase nelle zone colpite complice, oltre alla disinformazione, l’impossibilità a spostarsi altrove per mancanza di fondi a disposizione.

Da un punto di vista sanitario, nel corso degli anni, oltre all’abbassamento delle difese immunitarie e all’aumento di numerose patologie legate una dieta fortemente contaminata da radionuclidi, si è palesato un forte incremento di tumori alla tiroide che ha colpito soprattutto i più giovani e piccoli a causa dello iodio radioattivo fuoriuscito dalla centrale nella prima fase del disastro.

A questo si sono aggiunte poi una serie di complicanze anche di natura psicologica legate alla cosiddetta “sindrome di Chernobyl” che hanno presentato sintomi connessi alla consapevolezza di vivere in un territorio fortemente contaminato e senza futuro per sé e per la propria famiglia.

Molte le iniziative messe in campo oggi in Italia, e nel mondo, per celebrare tale Giornata Internazionale in Memoria del Disastro di Chernobyl.

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TikTok: Ue indaga su violazione obblighi protezione minori

La Commissione europea ha annunciato l’apertura di una procedura formale nei confronti della piattaforma social network, Tik Tok, riguardante l’ipotesi che abbia potuto violato le regole del Digital Services Act.

Le multe potrebbero arrivare fino al 6% del suo fatturato globale.

L’Unione Europea lo dice in un comunicato stampa, che la lente di ingrandimento è ora focalizzata sulla tutela dei minori, trasparenza nella pubblicità, accesso ai dati per i ricercatori e gestione del rischio di contenuti dannosi o che possono creare dipendenza dal social network.

Secondo Bruxelles, infatti, tale decisione sarebbe arrivata a seguito degli accertamenti preliminari condotti fino adesso, anche in considerazione di una analisi condotta sul rischio fornita da TikTok nel settembre scorso e le risposte ricevute dalla società a richieste formali di informazione della stessa Commissione.

Gli accertamenti, si legge, nel comunicato stampa, riguarderenno anche le caratteristiche dei sistemi utilizzati dal social network, con algoritmi di TikTok che potrebbero stimolare comportamenti a rischio, creando dipendenze psicologiche o, dice anche la Commissione Ue, potenziali rischi sul benessere fisico e mentale, in particolar modo di bambini e di minori.

Carabinieri: operazione internazionale SHIELD IV: 79 siti web oscurati, 5 arresti, 126 denunce e migliaia di medicinali sequestrati

I Carabinieri del NAS hanno concluso “SHIELD IV”, acronimo di Safe Health Implementation, Enforcement and Legal Development, una vasta operazione internazionale finalizzata alla tutela della salute e al contrasto della criminalità farmaceutica.

L’operazione si è sviluppata, tra aprile e novembre 2023, sotto la direzione di EUROPOL e con la partecipazione, quale unica Forza di Polizia italiana, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, il quale ha svolto un ruolo organizzativo, di pianificazione e direzione, unitamente alla Polizia greca, all’OCLAESP francese e alla Guardia Civil spagnola. All’operazione hanno aderito 28 Paesi (19 stati
membri dell’UE e 9 paesi terzi), unitamente all’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF), l’Ufficio dell’UE per la proprietà intellettuale (EUIPO) che ha offerto sostegno finanziario, Frontex, l’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) e l’Organizzazione Mondiale delle Dogane.

L’azione congiunta ha affrontato in maniera globale il fenomeno del cd. pharma crime, inteso come contraffazione, disvio dalla catena legale di approvvigionamento, furti e traffico illecito, mediante lo svolgimento di azioni mirate in materia di doping, medicinali, principi attivi farmacologici anche ad effetto stupefacente, con un focus sulle nuove sostanze psicoattive e integratori alimentari. Particolare attenzione è stata dedicata al cyber patrolling del mercato on-line, che rappresenta come noto un fenomeno in crescita esponenziale favorito dall’anonimato della rete e dalle opportunità di speculazione offerte dai differenziali normativi nelle legislazioni di settore dei diversi Paesi.
Anche quest’anno al Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, è stato affidato il delicato ruolo di co-leader di EUROPOL, posizione di primaria responsabilità che ha consentito al NAS di partecipare al processo decisionale prendendo posto nella “cabina di regia” (composta anche dalla Polizia
greca, all’OCLAESP francese e alla Guardia Civil spagnola) che ha pianificato le attività, nonché diretto e coordinato i Paesi aderenti nei vari settori d’intervento nonché posizione di action leader nell’ambito del
progetto EMPACT 3.5 sulla contraffazione dei farmaci.

Significativo il contributo fornito all’Operazione a livello nazionale da parte della Specialità, nel quale i Carabinieri NAS hanno condotto 133 attività ispettive e di polizia giudiziaria, con l’avvio di 82 tra procedimenti giudiziari e amministrativi, che hanno portato all’esecuzione di complessivi 5 arresti e 126
deferimenti alle competenti Autorità giudiziarie.

Ingenti i sequestri di medicinali e di sostanze dopanti di diverse tipologie, d’integratori nonché di dispositivi medici e di prodotti di vario genere anche collegati al trattamento del COVID-19: oltre 130.000 confezioni e circa 310.000 unità in diverse forme farmaceutiche, contenenti principi attivi a varia
indicazione terapeutica, principalmente riconducibili ad anabolizzanti, antibiotici, antinfiammatori, disfunzione erettile e vantanti proprietà per il trattamento del COVID-19.

Inoltre, l’efficace collaborazione dei Reparti impiegati ha permesso di poter individuare e sequestrare 2 laboratori clandestini nei quali sono stati sequestrati 400 kg. di sostante e principi attivi anabolizzanti, 20 kg. di
precursori della droga e di sostanze dopanti, 300 kg. di eccipienti correlati alla produzione di anabolizzanti.

Il valore commerciale di tutti i sequestri raggiunge la cifra di circa 9 M. di euro.

Parallelamente è stata svolta una quotidiana attività di “monitoraggio del web” sull’offerta in vendita e la pubblicità illecite di medicinali on line. Il contrasto al cd. cybercrime farmaceutico rimane, infatti, uno degli aspetti più sensibili, sia per il rischio che i cittadini si affidino a rimedi “fai da te” disponibili in rete – alimentando quindi il mercato dei farmaci di provenienza dubbia – sia per il proliferare di siti che offrono in vendita sostanze dopanti e stupefacenti. In tale contesto, l’attività del Comando Carabinieri per la
Tutela della Salute ha consentito, nel solo periodo di riferimento di individuare e “oscurare”, su provvedimento del Ministero della Salute, 79 siti internet tutti con server ubicati all’estero.

Medesima attenzione è stata rivolta alla salute degli sportivi – professionisti e amatoriali – nel cui ambito sono stati sottoposti a controllo 783 atleti (758 a margine di gare e 25 fuori gara), 79 dei quali sono risultati positivi. L’attività è stata condotta in collaborazione con NADO-ITALIA, organo nazionale responsabile in materia di adozione delle norme sportive anti-doping.

L’occasione operativa è, infine, stata proficua per favorire i rapporti di cooperazione istituzionale tra il NAS e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in linea con quanto previsto dal Protocollo d’intesa tra il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e la medesima Agenzia.

Complessivamente l’Operazione “SHIELD IV”, condotta nei Paesi aderenti, ha permesso di smantellare 52 gruppi criminali, sequestrare migliaia di medicinali, materie prime e prodotti dopanti di vario genere, per un totale di oltre 13 milioni di unità, in varie forme farmaceutiche per un valore commerciale di 64
milioni di Euro. Sequestrati, inoltre, 4 laboratori clandestini. Sono stati oscurati al traffico Internet in Italia 92 siti web.

L’attività amministrativa è consistita nell’esecuzione di 3.935 ispezioni. L’attività antidoping si è, invece, concretizzata in circa 8.000 controlli ad atleti.

Al termine delle operazioni 296 persone sono state tratte in arresto e 988 sono state deferite a vario titolo alle Autorità Giudiziarie nazionali per un totale di 1.284.

Musk: “Neuralink ha installato il primo impianto cerebrale su essere umano”

Elon Musk ha comunicato che la sua startup Neuralink ha installato il suo primo impianto cerebrale in un essere umano, con risultati iniziali “promettenti”.

L’azienda, che produce neurotecnologie, co-fondata da Musk nel 2016, punta a costruire canali di comunicazione diretta tra il cervello e i computer. L’ambizione è quella di poter potenziare le capacità umane, curare i disturbi neurologici, come la SLA o il Parkinson, e forse un giorno realizzare anche una netta relazione simbiotica tra uomo e intelligenza artificiale.

“Il primo essere umano ha ricevuto, ieri, un impianto da Neuralink e si sta riprendendo bene”, ha detto Musk in un post su X, ex Twitter. “I risultati iniziali mostrano un promettente rilevamento dei picchi neuronali”, ha aggiunto ancora il magnate americano.

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Spazio e Neurochirurgia: al Besta di Milano le nuove frontiere per l’addestramento dei neurochirurghi con il progetto ASTRO-NETS

In sala operatoria come su una navicella spaziale, pronti a ogni eventualità, preparati ad affrontare situazioni di emergenza, ma sempre concentrati sul paziente: così gli studenti della scuola di Specializzazione in Neurochirurgia diretta dal professor Francesco DiMeco, direttore del Dipartimento di Neurochirurgia del Besta, si prepareranno a diventare i neurochirurghi del futuro grazie al Progetto ASTRO-NETS, presentato questa mattina in conferenza stampa nella biblioteca “Renato Boeri” della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Carlo Besta. ASTRO-NETS sfrutta le metodologie e le lezioni apprese dall’addestramento degli astronauti per migliorare e innovare la formazione dei neurochirurghi, con un focus particolare sullo sviluppo di competenze trasversali e sulla gestione di situazioni complesse e ad alto rischio.

Presente alla conferenza stampa, come ospite d’onore e testimonial del progetto, l’astronauta italiano di fama internazionale Paolo Nespoli, rimasto nello spazio per ben 313 giorni, 2 ore e 36 minuti durante le tre missioni del 2007, del 2010-2011 e del 2017.

Nespoli ha condiviso la sua esperienza insieme agli organizzatori del progetto: al tavolo dei relatori, insieme al professor Francesco DiMeco, il dottor Alessandro Perin, neurochirurgo del Besta e Direttore Scientifico del NeuroSim Center, centro di simulazione neurochirurgica all’avanguardia; Simone De Biase, presidente di Fondazione Heal che finanzia e promuove il progetto impegnandosi per lo sviluppo della ricerca nella lotta contro i tumori cerebrali; Simone Pozzi e Vanessa Arrigoni, rispettivamente CEO e Lead Consultant di Deep Blue, azienda specializzata nell’ambito dei Fattori Umani e della Sicurezza, con esperienza nel settore dell’aviazione e dello spazio.

Obiettivi del progetto: formare neurochirurghi d’eccellenza, fornendo loro gli strumenti necessari, teorici e tecnologici, per il lavoro in sala operatoria, come il Simulatore neurochirurgico, per far fronte a ogni tipologia di operazione con maggiore consapevolezza e creare un hub di informazioni e casi studio dal quale i neurochirurghi potranno attingere, confrontando teorie e tecniche operatorie. In questo modo, la formazione sarà un processo dinamico, continuamente alimentato da nuovi dati ottenuti direttamente sul campo.

Il training del progetto, che durerà dodici mesi, affronterà i temi della Comunicazione, il Teamwork, la Leadership, il Conflict Management, il Self Care, l’Errore Umano e i Fattori Multiculturali.

Il legame tra la formazione degli astronauti e quella dei neurochirurghi risiede infatti nell’applicazione di tecniche e approcci formativi avanzati e innovativi e si basa su alcuni elementi chiave: ambienti ad alto rischio, addestramento basato sull’esperienza immersiva per sviluppare competenze chiave come il lavoro di squadra, la comunicazione, la risoluzione dei problemi, il processo decisionale e la gestione dello stress in un ambiente ostile, simulatori e tecnologie avanzate, formazione sulle abilità non tecniche e adattamento a situazioni impreviste.

“Grazie ai progressi tecnologici cui stiamo assistendo in questi anni, la realtà contemporanea è in costante trasformazione. Si pensi ad esempio alla realtà virtuale o aumentata e all’intelligenza artificiale. Viene naturale pensare ad approcci di formazione professionale al passo con i tempi, che sfruttino tutti gli strumenti tecnologici a disposizione per favorire l’acquisizione di competenze tecniche di eccellenza. Di qui lo sviluppo di strumenti di simulazione, sia fisica sia virtuale, che permettano la maturazione della migliore competenza tecnica senza mettere a rischio l’incolumità del paziente – ha affermato il professor DiMeco – Al contempo, dinanzi all’iperbolica espansione tecnologica si avverte sempre più la necessità di riscoprire un nuovo umanesimo, che ponga l’accento sulle capacità relazionali e comportamentali del professionista, sia nei confronti dei colleghi che soprattutto dei pazienti. Di qui la necessità di focalizzarsi anche sulle cosiddette competenze ‘non tecniche’. A questo modello di formazione integrato punta il progetto Astro-Nets, trasferendo le esperienze già maturate nel settore aerospaziale in un contesto di per sè ad alto contenuto tecnologico, come quello neurochirurgico ed accademico, naturalmente votato alla formazione e alla sperimentazione”.

“In questo percorso, l’astronauta e ingegnere Paolo Nespoli è stato preziosa fonte di confronto – ha poi spiegato il dottor Alessandro Perin -. Con lui e grazie alla sua grande esperienza, supportati da Deep Blue abbiamo condiviso il tavolo di discussione sul progetto e creato ASTRO-NETS. Vogliamo capire se anche i neurochirurghi possono beneficiare di un addestramento “completo”, come avviene già per gli astronauti e per i piloti di aerei. Non è più accettabile formare i medici, compresi i neurochirurghi, mediante un apprendistato che procede anche per tentativi ed errori. Quando saliamo a bordo di un aereo, non ci chiediamo chi sia il pilota, che aspetto abbia, se sia o meno qualificato; ci fidiamo, senza dubbi o paure. Vogliamo che un domani questo avvenga anche per i pazienti che devono risolvere un problema di salute e affrontare un intervento chirurgico. Questo obiettivo sarà raggiunto solo quando il sistema formativo dei medici e dei chirurghi sarà standardizzato e armonizzato. Ci auguriamo che ASTRO-NETS ci permetta di continuare questo percorso verso il traguardo “sicurezza 100%”.

“Nelle varie fasi delle missioni spaziali, incluso il lancio, non ho mai provato paura perché ero consapevole sia della preparazione degli altri membri del team che erano con me sulla navicella o nei centri di supporto a terra, sia del mio livello di preparazione personale e professionale – ha dichiarato l’ingegner Paolo Nespoli -. Come paziente, mi sono affidato senza paura alle mani degli esperti neurochirurghi del Besta avendo piena fiducia nelle loro preparazione e capacità professionali. Per questo ritengo fondamentale che i giovani neurochirurghi seguano questo corso al fine di acquisire la necessaria preparazione personale e professionale”.

Con loro anche Simone De Biase, fondatore della Fondazione Heal. “Quello che mi ha fatto avvicinare e appassionare a questo progetto – ha aggiunto De Biase – è l’approccio alla formazione e alla condivisione delle conoscenze del Professore Alessandro Perin e del Professore Francesco Di Meco. In Italia c’è sempre stata l’abitudine di trasmettere il proprio sapere a un prescelto, un pupillo, quindi frutto di una selezione di tipo personalistica. Quello di DiMeco e Perin è, invece, un approccio totalmente democratico, come dovrebbe essere, ed è un aspetto rivoluzionario applicato al Paese Italia. In più, ma non secondariamente, mi piace moltissimo l’abbinamento tra l’universo inesplorato delle neuroscienze e l’universo inesplorato astronomico che ASTRO-NETS racchiude in sé”.

Simone Pozzi, Ceo e Trainer e Vanessa Arrigoni, Lead Consultant e Trainer per Deep Blue, hanno concluso: “Deep Blue ha una grande esperienza nel settore dell’aviazione e nel mondo dello spazio. Abbiamo seguito progetti di formazione in questi campi, valorizzando sempre la sinergia tra competenze tecniche e non tecniche. Ora con Astro-Nets vogliamo prendere spunto da questo lungo e proficuo lavoro per iniziare a costruire un percorso simile per i giovani neurochirurghi. Spesso iniziano la specializzazione passando dal libro all’ospedale e questo li destabilizza. Si ritrovano a dover fare un lavoro in équipe, ma non ne hanno esperienza e non c’è un percorso strutturato con obiettivi specifici. Cerchiamo di aiutarli nelle competenze di teamwork, un punto su cui non sono preparati, per apprendere come lavorare al meglio con colleghe e colleghi, usando tutte le risorse per fare al meglio il proprio lavoro. O anche per mettersi loro a disposizione degli altri, quando la situazione lo richiede. E poi nell’affrontare le situazioni critiche, per trasformarle in fonte di apprendimento individuale e di gruppo, e arrivare più preparati la prossima volta”.

Spazio, l’equipaggio della missione AX-3 è arrivato alla Stazione spaziale internazionale. Walter Villadei dell’Aeronautica Militare: “Grazie a tutta l’Italia!”

L’equipaggio della missione spaziale Ax-3, del quale fa parte anche l’italiano Walter Villadei, si è agganciato ieri alla Stazione Spaziale Internazionale (Iss) alle 11.42 ora italiana. Il portello della capsula Crew Dragon Freedom è stato aperto e gli astronauti della missione sono a bordo della Stazione Spaziale. I primi a entrare sono stati Marcus Wandt e Alper Gezeravci, poi Walter Villadei e Michael Lopez-Alegria. Ad accoglierli, l’equipaggio della Expedition 70, al comando di Andreas Mogensen dell’Esa.

Le parole di Villadei “Grazie a tutta l’Italia”: così il colonnello Walter Villadei, dell’Aeronautica Militare, ha salutato il suo Paese durante la tradizionale cerimonia di benvenuto che segue l’arrivo di un nuovo equipaggio a bordo della Stazione Spaziale Internazionale. “Grazie all’Aeronautica Militare e a tutte le istituzioni che hanno reso possibile questa missione”, ha detto ancora l’astronauta, arrivato sulla Iss con la missione privata Ax-3. “Grazie del benvenuto”, ha detto ancora all’equipaggio della Expedition 70 che li ha accolti e con il quale lavorera’ nei 14 giorni della missione. “È straordinario – ha aggiunto – vedere quanti Paesi sono rappresentati qui e quanta collaborazione c’è”.

Nato a Roma nel 1974, sposato e padre di tre figlie Walter Villadei nel 1993 è entrato all’Accademia Aeronautica subito dopo aver conseguito il diploma di maturità scientifica. Villadei si è poi laureato come primo ingegnere spaziale dell’Aeronautica Militare nel 1998, presso l’Università Federico II di Napoli.

Dal 2014 al 2018 è stato membro del Comitato Tecnico Scientifico dell’Agenzia Spaziale Italiana e il Rappresentante nazionale presso la Commissione Europea, per l’iniziativa Space Surveillance and Tracking Support Framework.

Dal marzo del 2022 è responsabile dell’Ufficio di Rappresentanza dell’Aeronautica Militare negli Usa nella città di Houston, per le attività di accesso allo spazio e dei viaggi spaziali commerciali.

Il messaggio di Giorgia Meloni
“Buon lavoro al Colonnello dell’Aeronautica Militare Walter Villadei e a tutto l’equipaggio della missione spaziale Ax-3 Voluntas. L’Italia apre un nuovo capitolo delle esplorazioni spaziali ricoprendo un ruolo fondamentale nel coordinamento e nello svolgimento di importanti esperimenti scientifici e tecnologici. Un grande orgoglio per la nostra Nazione” scrive sui social la presidente del consiglio dei ministri italiano Giorgia Meloni.

Agcom, arriva la stretta sugli influencer attivi in Italia

L’Agcom sta preparando una stretta sull’attività degli influencer. Il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha approvato all’unanimità le linee guida al fine di poter garantire il rispetto da parte degli imprenditori digitali delle disposizioni del Testo unico sui servizi di media audiovisivi.

Le regole prevedono, infatti, tra le altre cose, che gli influencer siano tenuti a riportare una scritta che evidenzi la natura pubblicitaria del contenuto in modo prontamente e immediatamente riconoscibile.

Come ha spiegato l’AGCOM si tratta di “un insieme di norme indirizzate agli influencer operanti in Italia che raggiungono almeno un milione di follower sulle varie piattaforme o social media su cui operano e hanno superato su almeno una piattaforma o social media un valore di engagement rate medio pari o superiore al 2%”. Tradotto in parole povere: le norme riguerebbero i content creator che hanno suscitato reazioni da parte degli utenti, tramite commenti o like, in almeno il 2% dei contenuti pubblicati.

In particolar modo, si tratterebbe di misure studiate a posta, in materia di comunicazioni commerciali, tutela dei diritti fondamentali della persona, dei minori e dei valori dello sport, prevedendo un meccanismo di richiami e ordini volti alla rimozione o adeguamento dei contenuti che non sono idonei.

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Luna, lanciato nello spazio il primo lander di un’azienda privata

Dalla base Usa di Cape Canaveral è partita la missione Cert-1, che per la prima volta vuole portare sulla Luna un veicolo costruito da un’azienda privata. Il lancio è avvenuto dalla piattaforma 41 della Space Force Station, base del Dipartimento della Difesa degli Usa, con il razzo Vulcan, costruito a sua volta da un’azienda privata (la United Launch Alliance), che è al suo primo volo.

Il veicolo sta procedendo regolarmente ed è avvenuta anche la separazione dello stadio superiore Centaur del razzo Vulcan. L’allunaggio del lander Peregrine è previsto il 23 febbraio prossimo e, se avverrà regolarmente, sarà un veicolo privato a posarsi sulla Luna dopo oltre mezzo secolo dall’ultima missione del programma Apollo, del ’72.

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