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Carabinieri: operazione internazionale SHIELD IV: 79 siti web oscurati, 5 arresti, 126 denunce e migliaia di medicinali sequestrati

I Carabinieri del NAS hanno concluso “SHIELD IV”, acronimo di Safe Health Implementation, Enforcement and Legal Development, una vasta operazione internazionale finalizzata alla tutela della salute e al contrasto della criminalità farmaceutica.

L’operazione si è sviluppata, tra aprile e novembre 2023, sotto la direzione di EUROPOL e con la partecipazione, quale unica Forza di Polizia italiana, il Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, il quale ha svolto un ruolo organizzativo, di pianificazione e direzione, unitamente alla Polizia greca, all’OCLAESP francese e alla Guardia Civil spagnola. All’operazione hanno aderito 28 Paesi (19 stati
membri dell’UE e 9 paesi terzi), unitamente all’Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF), l’Ufficio dell’UE per la proprietà intellettuale (EUIPO) che ha offerto sostegno finanziario, Frontex, l’Agenzia Mondiale Antidoping (WADA) e l’Organizzazione Mondiale delle Dogane.

L’azione congiunta ha affrontato in maniera globale il fenomeno del cd. pharma crime, inteso come contraffazione, disvio dalla catena legale di approvvigionamento, furti e traffico illecito, mediante lo svolgimento di azioni mirate in materia di doping, medicinali, principi attivi farmacologici anche ad effetto stupefacente, con un focus sulle nuove sostanze psicoattive e integratori alimentari. Particolare attenzione è stata dedicata al cyber patrolling del mercato on-line, che rappresenta come noto un fenomeno in crescita esponenziale favorito dall’anonimato della rete e dalle opportunità di speculazione offerte dai differenziali normativi nelle legislazioni di settore dei diversi Paesi.
Anche quest’anno al Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, è stato affidato il delicato ruolo di co-leader di EUROPOL, posizione di primaria responsabilità che ha consentito al NAS di partecipare al processo decisionale prendendo posto nella “cabina di regia” (composta anche dalla Polizia
greca, all’OCLAESP francese e alla Guardia Civil spagnola) che ha pianificato le attività, nonché diretto e coordinato i Paesi aderenti nei vari settori d’intervento nonché posizione di action leader nell’ambito del
progetto EMPACT 3.5 sulla contraffazione dei farmaci.

Significativo il contributo fornito all’Operazione a livello nazionale da parte della Specialità, nel quale i Carabinieri NAS hanno condotto 133 attività ispettive e di polizia giudiziaria, con l’avvio di 82 tra procedimenti giudiziari e amministrativi, che hanno portato all’esecuzione di complessivi 5 arresti e 126
deferimenti alle competenti Autorità giudiziarie.

Ingenti i sequestri di medicinali e di sostanze dopanti di diverse tipologie, d’integratori nonché di dispositivi medici e di prodotti di vario genere anche collegati al trattamento del COVID-19: oltre 130.000 confezioni e circa 310.000 unità in diverse forme farmaceutiche, contenenti principi attivi a varia
indicazione terapeutica, principalmente riconducibili ad anabolizzanti, antibiotici, antinfiammatori, disfunzione erettile e vantanti proprietà per il trattamento del COVID-19.

Inoltre, l’efficace collaborazione dei Reparti impiegati ha permesso di poter individuare e sequestrare 2 laboratori clandestini nei quali sono stati sequestrati 400 kg. di sostante e principi attivi anabolizzanti, 20 kg. di
precursori della droga e di sostanze dopanti, 300 kg. di eccipienti correlati alla produzione di anabolizzanti.

Il valore commerciale di tutti i sequestri raggiunge la cifra di circa 9 M. di euro.

Parallelamente è stata svolta una quotidiana attività di “monitoraggio del web” sull’offerta in vendita e la pubblicità illecite di medicinali on line. Il contrasto al cd. cybercrime farmaceutico rimane, infatti, uno degli aspetti più sensibili, sia per il rischio che i cittadini si affidino a rimedi “fai da te” disponibili in rete – alimentando quindi il mercato dei farmaci di provenienza dubbia – sia per il proliferare di siti che offrono in vendita sostanze dopanti e stupefacenti. In tale contesto, l’attività del Comando Carabinieri per la
Tutela della Salute ha consentito, nel solo periodo di riferimento di individuare e “oscurare”, su provvedimento del Ministero della Salute, 79 siti internet tutti con server ubicati all’estero.

Medesima attenzione è stata rivolta alla salute degli sportivi – professionisti e amatoriali – nel cui ambito sono stati sottoposti a controllo 783 atleti (758 a margine di gare e 25 fuori gara), 79 dei quali sono risultati positivi. L’attività è stata condotta in collaborazione con NADO-ITALIA, organo nazionale responsabile in materia di adozione delle norme sportive anti-doping.

L’occasione operativa è, infine, stata proficua per favorire i rapporti di cooperazione istituzionale tra il NAS e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, in linea con quanto previsto dal Protocollo d’intesa tra il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri e la medesima Agenzia.

Complessivamente l’Operazione “SHIELD IV”, condotta nei Paesi aderenti, ha permesso di smantellare 52 gruppi criminali, sequestrare migliaia di medicinali, materie prime e prodotti dopanti di vario genere, per un totale di oltre 13 milioni di unità, in varie forme farmaceutiche per un valore commerciale di 64
milioni di Euro. Sequestrati, inoltre, 4 laboratori clandestini. Sono stati oscurati al traffico Internet in Italia 92 siti web.

L’attività amministrativa è consistita nell’esecuzione di 3.935 ispezioni. L’attività antidoping si è, invece, concretizzata in circa 8.000 controlli ad atleti.

Al termine delle operazioni 296 persone sono state tratte in arresto e 988 sono state deferite a vario titolo alle Autorità Giudiziarie nazionali per un totale di 1.284.

Gdf Macerata, sequestro di circa 200 confezioni di cosmetici con Lilial e oltre 250 articoli per cura persona

Nell’ambito di una generalizzata attività di controllo economico del territorio, intensificata anche in vista della festa di San Valentino, finalizzata a garantire un adeguato presidio a tutela dei consumatori, i militari del Gruppo di Macerata hanno dato esecuzione ad una serie di controlli presso gli esercizi commerciali del territorio.

Le attività di polizia economico-finanziaria condotte dai Finanzieri sono state orientate, principalmente, a verificare il corretto assolvimento delle prescrizioni imposte dalla normativa di settore, sia in ordine alla presenza o meno di sostanze nocive in taluni prodotti che in relazione alle informazioni minime da indicare sulla merce esposta in vendita, per assicurarne un’oculata e sicura scelta d’acquisto.

In tale contesto, l’attenzione delle Fiamme Gialle maceratesi è stata indirizzata anche verso quelle aziende potenzialmente esposte al rischio di detenere, per la vendita, cosmetici contenenti una fragranza sintetica, il Butylphenyl Methylpropional, anche conosciuta con il nome “Lilial”, utilizzata per la preparazione di prodotti per la cura e l’igiene della persona, quali creme, profumi, deodoranti e shampoo, vietata dal 01 marzo 2022, alla luce dell’aggiornamento, a livello comunitario, dell’elenco delle sostanze considerate cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione (le cc.dd. sostanze CMR).
A seguito di una dedicata attività informativa, è emersa la posizione di una società, risultata, poi, in sede di controllo, effettivamente esporre per la vendita circa 200 confezioni di articoli di profumeria e per la cura della
persona contenenti la sostanza vietata in questione.

In aggiunta, sono stati rinvenuti oltre 250 articoli per la cura della persona, privi delle informazioni minime previste dal “Codice del Consumo”, importanti per garantire la tutela della sicurezza e della salute dei consumatori.

Tale provvedimento normativo stabilisce, infatti, che i prodotti destinati al consumatore, commercializzati sul territorio nazionale, riportino quanto meno le indicazioni relative alla denominazione legale o merceologica del prodotto, all’identificazione del produttore, all’eventuale presenza di sostanze in grado di causare potenziale danno, ai materiali impiegati e ai metodi di lavorazione, nonché alle istruzioni, alle eventuali precauzioni e alla destinazione d’uso, il tutto in lingua italiana, allo scopo di garantire all’acquirente una scelta consapevole e
l’utilizzo del prodotto in sicurezza.

Pertanto, ferma restando la presunzione di innocenza fino a compiuto accertamento delle responsabilità, la merce incriminata è stata sottoposta a sequestro e il legale rappresentante della società oggetto di controllo è stato denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata e, pariteticamente, segnalato alla competente Camera di Commercio per le determinazioni di propria competenza.

L’attività svolta s’inquadra nella più ampia azione condotta dalla Guardia di Finanza a tutela della salute: contrastare la diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza significa contribuire a garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo ove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni eque di concorrenza.

Agricoltura: Gdf e Agea insieme per incrementare i sistemi di vigilanza e controllo del territorio e combattere frodi e fraudolenza

Agea, l’Agenzia per le Erogazioni per l’Agricoltura, e la Guardia di Finanza hanno sottoscritto un
accordo finalizzato a realizzare un vasto piano di collaborazione dal punto di vista della legalità e il contrasti alle frodi in agricoltura. In particolar modo, l’intesa intende stabilire sistemi e modalità per l’aggiornamento e lo stimolo di processi innovativi nello svolgimento di attività tecniche, scientifiche e operative nonché lo scambio di informazioni per la prevenzione e il contrasto delle condotte lesive degli interessi economici e finanziari pubblici connessi alle misure di finanziamento in agricoltura.

Agea e Guardia di Finanza condurranno congiuntamente attività di monitoraggio del suolo. Accanto a
queste attività verrà condotta un’azione progettuale per lo sviluppo di prodotti o per scopi di ricerca e studio in ambito territoriale, oltre all’organizzazione di eventi formativi o informativi e all’attivazione di collaborazioni per la partecipazione ai bandi emessi sui Fondi europei strutturali e di investimento, sui fondi PNRR e sugli altri fondi Ue, nazionale e regionale per il finanziamento dei progetti di comune interesse.

Nello specifico, Agea metterà a disposizione del Nucleo speciale spesa pubblica e repressione frodi
comunitarie della Guardia di Finanza dati, notizie e informazioni qualificate, anche riferiti ai beneficiari delle risorse erogate, nonché eventuali analisi di contesto utili al perseguimento delle finalità previste dall’accordo. L’Agenzia segnalerà inoltre al Nucleo speciale i contesti su cui ritiene più opportuno orientare eventuali attività di analisi o controllo, fornendo ogni informazione ed elemento ritenuti utili o necessari o informazioni e notizie circostanziate di cui sia venuta a conoscenza in ragione delle sue funzioni, ritenute rilevanti per la repressione di irregolarità, frodi e abusi di natura economico-finanziaria.

Verona, Fiamme Gialle continuano i controlli per il contrasto alla diffusione di sostanze stupefacenti in diverse zone del capoluogo e provincia

I finanzieri del Comando Provinciale di Verona, nell’ambito delle quotidiane attività di controllo economico del territorio, mantengono alta l’attenzione per il contrasto alla diffusone di sostanze stupefacenti in diverse zone del capoluogo e della provincia.

In un primo caso i “Baschi Verdi” del Gruppo di Verona, presso il cimitero di Oppeano (VR), dopo aver notato un cittadino di origine tunisina alla guida di un motociclo che, con fare sospetto, era stato avvicinato da altro veicolo, ne hanno seguito gli spostamenti. Giunto in prossimità della propria abitazione, l’uomo è stato sottoposto a un controllo di polizia all’esito del quale sono stati rinvenuti oltre 500 grammi di stupefacente tra hashish e cocaina. La perquisizione domiciliare ha consentito di sottoporre a sequestro anche un bilancino di precisione e diverso materiale necessario per il confezionamento della droga. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria scaligera, l’uomo – già noto alle Forze dell’ordine per numerosi precedenti specifici – è stato tratto in arresto e associato presso la Casa Circondariale di Montorio.

Altra attività antidroga è stata svolta la scorsa settimana dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Verona con l’ausilio di una pattuglia della polizia stradale. Nell’ambito di una perlustrazione delle principali arterie stradali, è stata fermata un’autovettura con a bordo due persone di origine marocchina che procedeva a velocità anomala sul tratto autostradale A4 compreso tra Peschiera del Garda e Sommacampagna (VR). Mentre l’autovettura era scortata fuori dalla corsia autostradale per poter effettuare il controllo di polizia, il passeggero gettava dal finestrino un involucro di cellophane oltre il guardrail che, a seguito dell’esame speditivo, è risultato contenere cocaina. L’attività si è conclusa con l’arresto dei responsabili e con il sequestro dello stupefacente, di circa 1.500 euro in contanti e di 2 cellulari.

La scorsa notte, infine, la Compagnia di Soave ha svolto un servizio di controllo del territorio nella zona di San Bonifacio (VR), con l’ausilio di un’unità cinofila del Gruppo di Villafranca di Verona e della Polizia Locale, individuando un soggetto italiano in possesso di 8 pasticche di MDMA (metilenediossimetanfetamina, più comunemente denominata ecstasy) suddivise singolarmente e pronte per essere spacciate. L’attività è proseguita con la perquisizione del domicilio dell’uomo dove, oltre ad alcuni grammi di cocaina, sono state rinvenute ulteriori 17 pasticche di MDMA e un bilancino di precisione. L’Autorità Giudiziaria, nel convalidare l’arresto, ha rinviato a giudizio l’imputato imponendogli l’obbligo di dimora con possibilità di uscire solo per motivi di lavoro.

Nell’ambito della citata attività, anche grazie al fiuto dei cani antidroga “Zack” e “Orso”, sono stati segnalati alla competente Autorità Prefettizia 5 soggetti, sempre di nazionalità italiana, per violazione dell’art. 75 del DPR 309/90.

Si precisa che la responsabilità penale dei soggetti coinvolti sarà accertata solo all’esito del giudizio con sentenza penale irrevocabile, vigendo la presunzione di innocenza prevista dall’art. 27 della Costituzione.

foto crediti GDF

Milano, ricercato per terrorismo internazionale, catturato nella metro in centro

Gli agenti della Polizia di Milano hanno arrestato questa mattina un algerino di anni 37, su mandato di cattura internazionale per associazione terroristica.

Durante il servizio di controllo di routine – predisposto dal questore Giuseppe Petronzi sulle metropolitane milanesi – secondo quanto spiega la Questura di Milano – il 37enne si era mostrato aggressivo con gli agenti di polizia che lo controllavano, gridando più volte “Allah Akbar” e facendo in modo di afferrare un coltello che estraeva dallo zaino, con una lama di ben 12 centimetri di lunghezza.

I poliziotti della Digos dopo averlo condotto in Questura, hanno scoperto poi che l’uomo, sconosciuto alle forze di polizia italiane, era invece ricercato all’estero, in Algeria, in quanto ritenuto colpevole di appartenere alle milizie dello Stato Islamico, e impiegato in precedenza nel conflitto siro-iracheno.

foto crediti poliziadistato

Napoli, nuovo blitz interforze: in campo scesi 300 uomini tra polizia, carabinieri e Gdf

A Napoli è in corso una maxi operazione di pulizia ad “alto impatto”. Scesi in campo uomini della Polizia di Stato, Carabinieri e Gdf. Le aree interessate oggi sono quelle del centro della città, in particolare dei quartieri “San Lorenzo-Vicaria” dove, dalle prime ore del mattino, circa 300 operatori delle diverse forze dell’ordine sono impegnati nell’esecuzione di numerose perquisizioni ad abitazioni e negozi.

Perquisizioni e sequestri da parte di Nas e finanzieri nell’ospedale di Catanzaro

E’ al centro di controlli da parte dei Nas e dei finanzieri del Comando Provinciale di competenza, lo svolgimento dell’attività libero-professionale di alcuni medici impegnati presso l’Ospedale Pugliese Ciaccio di Catanzaro, anche per l’esecuzione di alcuni bandi di gara, turbative d’asta e truffa aggravata.

L’indagine, coordinata dalla Procura di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri, interessano diversi reparti, tra cui Cardiologia, Ortopedia, Gastroenterologia, Oculistica e Ginecologia. Tra i destinatari delle perquisizioni e dei sequestri vi sarebbero primari, dirigenti di struttura, personale amministrativo dell’ufficio Alpi e di aziende private esterne.

Le ipotesi di reato su cui si lavora sarebbero quello di peculato, concussione, corruzione, turbativa d’asta e truffa.

foto crediti cn24tv.it

Viminale: “Rafforzare i controlli su flussi migratori provenienti dalla rotta balcanica”

Considerando l’aumento dei flussi migratori lungo la rotta balcanica, il Viminale invita i prefetti di Gorizia, Trieste e Udine ed il commissario di Governo della provincia di Bolzano a rafforzare i controlli alle fasce di confine.

Tra l’1 gennaio ed il 25 ottobre di quest’anno sono stati rintracciati 4.101 migranti irregolari rispetto ai 1.350 dello scorso anno (+204%), si legge in una direttiva firmata dal capo di Gabinetto del ministero dell’Interno, prefetto Maria Teresa Sempreviva.

Green pass: oltre 900 multe nel primo giorno di controlli, 2000 sanzionati perché senza mascherina

Sarebbero 119.539 le persone controllate dalle forze dell’ordine solo nella giornata di ieri, giorno d’esordio del ‘super green pass’, relativamente al possesso della certificazione: 937 sono state sanzionate.

Sanzioni poi 175 esercenti, e chiusura di 11 negozi.

Tredici le persone positive denunciate per aver violato la quarantena e altri 2.077 sanzionati perché sprovvisti di mascherina.

Verifiche a campione dai ristoranti ai bus e record di certificati scaricati per il debutto delle nuove regole: si parla di 1,3 milioni.

ph crediti ilrestodelcarlino.it

Green pass, Viminale: esercenti possono controllare identità in caso d’incongruenze

 

Il ministero dell’Interno ha chiarito con una nota la questione del controllo dell’identità. I gestori sono obbligati a verificare la validità del certificato verde, mentre la verifica dei documenti è discrezionale: non è sempre obbligatoria, ma è “necessaria nei casi di abuso o elusione delle norme, come, ad esempio, quando appaia manifesta l’incongruenza con i dati anagrafici” del green pass. Arrivato anche il parere del Garante della Privacy, che  rispondendo a un quesito dalla Regione Piemonte sull’attività di verifica e di identificazione da parte degli esercenti di ristoranti e bar, aveva precisato che “le figure autorizzate alla verifica dell’identità personale sono quelle indicate nell’articolo 13 del d.P.C.M. 17 giugno 2021”