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Nettuno, non si ferma all’alt della polizia e si schianta con lo scooter rubato con il figlio 12enne

Un inseguimento in pieno giorno per le strade di Nettuno alle ore 14 di ieri mattina, sul litorale vicino Roma, in via Pietro Comastri. Quando un cittadino bulgaro di 49 anni a bordo di uno scooter rubato assieme al figlio dodicenne, che era appena andato a prendere all’uscita della scuola, è scappato all’alt intimatogli dalla polizia. E durante la fuga non ha rispettato uno stop schiantandosi contro un’auto che passava proprio in quell’istante: l’impatto è stato inevitabile, e violentissimo.

L’uomo è stato sbalzato dalla sella del veicolo finendo violentemente contro un muro. Arrivato sul posto 118 per l’uomo non c’è stato più nulla da fare.

Soccorso in gravi condizioni il figlio dodicenne che era sul mezzo con lui. Il ragazzino è ricoverato al momento in ospedale, in prognosi riservata, ma non sarebbe però in pericolo di vita.

Sul posto sono giunti anche i carabinieri del Nucleo Radiomobile della compagnia di Anzio che si sono occupati dei rilievi del caso. Gli investigatori stanno ora ascoltando diversi testimoni per ricostruire l’esatta dinamica di quanto accaduto.

ph credit dal web polizia di stato

Premier: “E’ un “gioco molto pericoloso” quello di “togliere il sostegno delle istituzioni a chi ogni giorno rischia la sua incolumità per garantire la nostra”

E’ un “gioco che può diventare molto pericoloso” quello di “togliere il sostegno delle istituzioni a chi ogni giorno rischia la sua incolumità per garantire la nostra”.

Sei giorni dopo le botte agli studenti in corteo a Pisa, e il richiamo del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sul “fallimento” che queste rappresentano per le forze dell’ordine perché “l’autorevolezza” non si misura sui manganelli, la premier Giorgia Meloni conferma il sostegno del governo alla Polizia e mette in guardia dai rischi che potrebbero derivare da un crollo di fiducia nei confronti di chi garantisce la sicurezza nazionale.

Soprattutto dopo alcuni attacchi in piazza ad auto della polizia di Stato.

Sindacati di polizia all’attacco. «Questi sono i frutti avvelenati dei continui insulti agli agenti. Volgiamo un appello al Presidente della Repubblica, il ministro dell’Interno e al Capo della Polizia: non possiamo farci condizionare nel nostro lavoro dalle strumentalizzazioni ideologiche e politiche», dice Pietro Di Lorenzo del Siap. Per Eugenio Bravo del Siulp si è trattato di un «comportamento eversivo, fuori da ogni limite tollerabile di giustificazione». Antonio Perna e Antonio Gurgigno del Sap aggiungono: «Le conseguenze della presa di posizione di una parte della classe politica sui casi di Pisa e Firenze, imputando sin da subito colpe sulla polizia di Stato, si traducono oggi nell’assalto alla Questura da parte di gruppi anarchici».

Olbia, ritrovati i due ragazzini scomparsi: sospettati di una rapina

Stanno bene i due ragazzini di 15 e 17 anni di Olbia che erano scomparsi il 25 gennaio scorso. Sono stati trovati da polizia e carabinieri in una chiesetta sconsacrata nelle campagne a nord della città sarda. “È la fine di un incubo, grazie a tutti”, ha detto la mamma del 17enne. I due però sono sospettati di una rapina a mano armata, e per questo sono stati fermati. Prima di sparire, uno dei due avrebbe confessato agli amici di aver “combinato un casino”.

Da dieci giorni le ricerche proseguivano incessantemente e venerdì era entrato in azione anche un elicottero che ha sorvolato a lungo la città. Si era alzato in volo “Fiamma”, l’elicottero dislocato al 10° nucleo elicotteri carabinieri di Olbia. Tutte le segnalazioni che finora erano giunte al commissariato di Olbia, guidato dal vice questore Raffaele Bracale, che si è occupato delle ricerche, erano state verificate e pare che i due ragazzi siano stati trovati seguendo i movimenti di alcuni amici che gli portavano da mangiare.

I due minorenni sono fortemente indiziati per aver compiuto una rapina a mano armata a Olbia. E per questo, dopo aver riabbracciato i genitori, sono stati fermati e accompagnati in un Centro di prima accoglienza.

Incatenati, malnutriti e tenuti al freddo: Polizia salva 12 cani a Niscemi

Incatenati, al freddo e senza mangiare, sono dodici i cani che sono stati salvati dalla Polizia in provincia di Caltanissetta. In allevamento abusivo di equini a Niscemi.

Un uomo è stato arrestato con l’accusa di maltrattamenti nei confronti degli animali. Al loro controllo, i poliziotti hanno salvato tre meticci, due di grosse dimensioni e uno di piccola taglia, legati ad una catena. Altri nove erano chiusi a chiave in un box abusivo. Secondo la prima ricognizione fatta dali agenti, le povere bestiole erano volutamente tenute digiune per aumentarne il rendimento nel periodo di caccia. Il fabbricato dove erano nascosti in quasi totale assenza di luce, costringeva gli animali a vivere sopra le proprie feci.

Quando i poliziotti hanno aperto le gabbie il fetore era tale che hanno dovuto aspettare che entrasse un po’ d’aria prima di portare alla libertà i cani che sono apparsi subito tremanti e affamati, e denutriti.

Subito affidati dagli agenti alle cure di un centro specializzato convenzionato con il Comune di Niscemi, dove i veterinari si prenderanno cura di loro provando a evitare conseguenze permanenti sulla loro salute, dopo i maltrattamenti subiti.

Roma, raid di ultrà laziali in un pub subito dopo al derby: c’è anche un accoltellato

A Roma, poco dopo la mezzanotte, e poco distante dallo stadio, un gruppo di tifosi della Lazio in un pub, abitualmente frequentato dai supporter giallorossi, dopo il derby dell’Olimpico di Coppa Italia, armati di bastoni, hanno danneggiato gli arredi e accoltellato un cliente, intervenuto insieme al proprietario per bloccarli.

L’uomo è stato ferito all’addome e ricoverato in terapia intensiva. Non sarebbe in pericolo di vita.

Sul caso indaga la polizia.

Inoltre, tre tifosi della Roma, due maggiorenni e un minorenne, sono stati denunciati per lesioni a pubblico ufficiale e porto di oggetti atti ad offendere in manifestazione sportiva. I tre erano stati fermati dalla polizia per i disordini avvenuti al termine del derby tra la Lazio e Roma.

Varese, uomo minaccia di suicidarsi lanciandosi dal cavalcavia: un poliziotto eroe gli salva la vita

In provincia di Varese un uomo minacciava di togliersi la vita, lanciandosi nel vuoto. Ma un poliziotto eroe gli ha subito, prontamente, salvato la vita.

L’agente in servizio si è arrampicato sul telone di un autocarro e, con una salto di circa un metro e mezzo, è riuscito a raggiungerlo e a bloccarlo su un cavalcavia sulla strada statale 336 che da Malpensa porta a Busto Arsizio. Mentre i colleghi sul ponte stavano cercando di dissuadere l’uomo dal terribile gesto. L’agente è riuscito dunque a raggiungerlo, con una azione improvvisa e rapida, a bloccarlo. A quel punto gli altri poliziotti lo hanno agganciato riuscendo a portare in salvo entrambi, proprio mentre la rete si stava staccando dal supporto, a causa del peso eccessivo dei due uomini.

Sul ponte erano presenti due volanti del commissariato di Gallarate, un equipaggio dei carabinieri e i vigili del fuoco. Il Centro operativo della polizia stradale ha inoltre inviato sul posto una pattuglia della sottosezione di Busto Arsizio e una del distaccamento di Magenta. L’uomo che aveva tentato il gesto disperato ha chiesto che gli agenti gli stessero accanto in attesa dell’arrivo dell’ambulanza e ha ringraziato coloro che sono intervenuti, a cominciare dall’agente scelto.

Questura di Monza e Brianza: consegna della sciarpa tricolore ai commissari in servizio della Polizia di Stato

Questa mattina, di 20 novembre 2023, alle ore 11.00, in collegamento con il Capo della Polizia, prefetto Vittorio PISANI, e le Questure di tutta Italia, ha avuto luogo la cerimonia di consegna della sciarpa tricolore ai Commissari in servizio. in questa provincia è stata consegnata alla d.ssa Carmen PRINCIPE e al dott. Sebastiamo BONGIOVANNI.

La sciarpa tricolore assume un particolare valore per i funzionari della Polizia di Stato, non soltanto perché simboleggia le delicate e alte funzioni che vengono loro assegnate dalla legge a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, ma soprattutto per la solennità che essa conferisce alle attribuzioni esercitate al servizio delle istituzioni democratiche e dei cittadini (art. 24 legge 1° aprile 1981, n. 121 “Nuovo ordinamento dell’amministrazione della ps”).

Ricevuta la sciarpa tricolore, al termine del loro percorso formativo, essi diventano i fedeli custodi dell’onore della nostra bandiera, memori della storia e delle tradizioni della polizia e del sacrifico estremo della vita ad essa tributato dagli innumerevoli poliziotti caduti nell’adempimento del dovere. Accompagna il funzionario in ogni tappa della sua carriera, essendo testimonianza fedele della “missione” assunta all’atto del giuramento di fedeltà alla Repubblica ed espressione della sua
“vocazione” autentica al servizio della gente.

foto crediti Questura di Monza e Brianza

Milano, ricercato per terrorismo internazionale, catturato nella metro in centro

Gli agenti della Polizia di Milano hanno arrestato questa mattina un algerino di anni 37, su mandato di cattura internazionale per associazione terroristica.

Durante il servizio di controllo di routine – predisposto dal questore Giuseppe Petronzi sulle metropolitane milanesi – secondo quanto spiega la Questura di Milano – il 37enne si era mostrato aggressivo con gli agenti di polizia che lo controllavano, gridando più volte “Allah Akbar” e facendo in modo di afferrare un coltello che estraeva dallo zaino, con una lama di ben 12 centimetri di lunghezza.

I poliziotti della Digos dopo averlo condotto in Questura, hanno scoperto poi che l’uomo, sconosciuto alle forze di polizia italiane, era invece ricercato all’estero, in Algeria, in quanto ritenuto colpevole di appartenere alle milizie dello Stato Islamico, e impiegato in precedenza nel conflitto siro-iracheno.

foto crediti poliziadistato

Studentessa francese si suicida a Lecce, indagato un 19enne

La procura di Lecce ha avviato un’inchiesta dopo il suicidio avvenuto da parte di una studentessa francese di anni 21, arrivata nel capoluogo salentino per il progetto Erasmus agli inizi di settembre scorso, e trovata morta impiccata domenica scorsa nella camera del suo appartamento dove viveva con alcuni ragazzi.

Si tratterebbe di un 19enne residente a Ceglie Messapica, in provincia di Brindisi, nei cui confronti, al momento, come atto dovuto ai fini delle indagini, è stato ipotizzato il reato di violenza sessuale.

Il giovane sarebbe stato ascoltato dagli agenti della Squadra Mobile di Lecce nelle ore scorse e avrebbe riferito di essere stato in casa con la 21enne due giorni prima del suicidio e di aver avuto con lei un rapporto consensuale. Ma agli atti di quando emerso nel corso delle indagini. L’ipotesi investigativa, più accreditata, sarebbe quella che la studentessa sia stata violentata nell’appartamento dove viva, e dopo la violenza subita si sarebbe poi tolta anche la vita.

In quanto, prima di morire la giovane avrebbe confessato ad alcune amiche di essere stata stuprata nell’appartamento in cui viveva, poi sarebbe andata al pronto soccorso, dove i medici le avrebbero accertato la violenza subita.

Ma con buona probabilità, non avrebbe avuto la forza di poter denunciare. Tali terribili violenze. Anche per il contesto in cui si trovava. La vergogna e la famiglia lontana.

Milano: picchia la convivente e la costringe a prostituirsi, arrestato 37enne

Lesioni personali, violenza e sfruttamento della prostituzione ai danni della convivente. Con queste accuse un uomo, di 37 anni, è finito in arresto a Milano, in esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Milano.

Secondo quanto ricostruito dalla Squadra Mobile del capoluogo meneghino, dall’ottobre di 2 anni fa, l’uomo avrebbe ripetutamente maltrattato la compagna, e convivente, insultandola e prendendola a schiaffi e pugni, talvolta anche stringendole al collo una cintura, causandole lesioni documentate in occasione di sette accessi al pronto soccorso.

Le violenze e le umiliazioni subite sono terminate a giugno scorso, quando la donna, spiega la Questura, ha avuto finalemnte la forza e la fermezza di denunciare.