Archives

Monza e Brianza, in Questura 120 infermieri a lezione di difesa personale

Dopo l’esordio del primo corso di difesa personale dedicato ai medici, la Questura di Monza e della Brianza, nel pomeriggio del 17 aprile 2024, ha dato avvio ad un nuovo corso di difesa personale destinato agli infermieri iscritti all’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Milano-Lodi-Monza e Brianza.

Saranno ben 120 gli infermieri che parteciperanno alle lezioni tenute dall’Istruttore di Difesa Personale della Polizia di Stato Assistente Capo Coordinatore Danilo Bignone, già appartenente alle Fiamme Oro della Polizia di Stato, campione italiano assoluto di lotta, cintura nera di judo, allenatore di lotta e istruttore di arti marziali miste, in servizio presso la Questura di Monza e della Brianza, con la supervisione del Commissario Capo Alessandro Barone e l’ausilio dell’Assistente Capo Coordinatore CAVALLO Pietro.

Ogni mercoledì pomeriggio, gli infermieri potranno prendere parte alle sedute di allenamento, durante le quali apprenderanno semplici ma efficaci tecniche di difesa personale e soprattutto potranno cimentarsi nell’utilizzo delle stesse con gli istruttori e con i colleghi, imparando così a contrastare le aggressioni fisiche, garantendosi una maggiore autotutela e sicurezzapersonale.

Il percorso formativo verterà sull’insegnamento di alcune tecniche di difesa personale che possono risultare particolarmente utili per sottrarsi dalle più comuni aggressioni, in cui l’operatore sanitario potrebbe trovarsi nello svolgimento della sua professione, comprendendo anche l’utilizzo di alcune tecniche di de-escalation verbale.

Durante le lezioni verranno messe in scesa situazioni in cui l’aggressione potrebbe partire da uno strangolamento, con una presa al camice, con un bloccaggio delle mani, ma anche affrontando tecniche di contrasto fondamentali in caso di contatto corpo a corpo in uno scenario a terra.

Nella giornata di ieri il Questore della provincia di Monza e della Brianza Salvatore Barilaro ha accolto i primi venti infermieri facendogli i migliori auguri di buon allenamento.

ph credit poliziadistato

Questura di Monza e Brianza, 3 rimpatri per cittadini stranieri irregolari e con precedenti penali

Gli operatori della Polizia di Stato della Questura di Monza e della Brianza, nel corso della settimana, hanno eseguito tre rimpari di altrettanti cittadini stranieri irregolari e resisi responsabili di gravi reati.
In particolare, il 25 marzo scorso è stato rimpatriato, con accompagnamento alla frontiera di Milano Malpensa, un cittadino pakistano, di 40 anni, gravato da una segnalazione emessa dalle autorità francesi, quale cittadino al quale rifiutare l’ingresso ed il soggiorno nell’area Schengen, in quanto fermato in territorio francese mentre trasportava a bordo del proprio veicolo nove cittadini stranieri per farli entrare clandestinamente e ove veniva condannato a dieci anni di reclusione con il divieto di far rientro in Francia per cinque anni. Lo stesso tentava di regolarizzarsi in Italia asserendo di volersi ricongiungere con un fratello italiano residente però nel Regno Unito, motivo per cui l’istanza veniva rigettata e nei confronti dello straniero veniva emesso dal Prefetto di Monza un provvedimento di espulsione ed accompagnato alla frontiera di Milano Malpensa per il definitivo rimpatrio nel paese di origine.
Il 26 marzo è stato accompagnato in patria, da personale della Polizia di Stato della Questura di Monza e della Brianza, un cittadino marocchino 26enne, entrato in Italia irregolarmente nel 2017, che da subito si è reso responsabile di numerosi reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti e destinatario di vari provvedimenti di espulsioni mai ottemperati; da ultimo destinatario della misura dell’espulsione dallo Stato, emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Milano, quale sanzione alternativa alla detenzione in carcere, la stessa è stata eseguita da operatori della Polizia di Stato con accompagnamento, con personale di scorta della Polizia di Stato, direttamente in Marocco con un volo Air Maroc in partenza da Milano Malpensa per il suo definitivo allontanamento dal territorio nazionale.
Nella giornata di giovedì 28 marzo, un cittadino tunisino, di 30 anni, è stato dimesso dalla Casa Circondariale di Monza, dove stava scontando una pena per rapina aggravata. Il predetto sbarcato irregolarmente sulle coste siciliane nel 2018, si è reso responsabile nel 2021 di una rapina aggravata nei confronti di una donna all’interno della stazione ferroviaria di Desio ed è stato condannato a più di quattro anni di pena per rapina, lesioni personali, resistenza, violenza a P.U. e possesso di armi dal Tribunale di Monza. Una volta dimesso dal carcere è stato accompagnato dal personale dell’Arma dei Carabinieri di Desio presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Monza e della Brianza, dove vista la sua posizione irregolare sul territorio italiano il Questore ne disponeva il collocamento presso CPR di Milano, dove lo stesso è stato collocato da personale della Polizia di Stato della Questura di Monza e della Brianza e vi sarà trattenuto per il tempo strettamente necessario al definitivo allontanamento dal territorio nazionale, grazie al posto messo a disposizione dalla Direzione Centrale per l’Immigrazione.
ph credit Questura di Monza e della Brianza

Calcio: 14 provvedimenti di D.A.Spo, per gli scontri in occasione dell’incontro A.C. Monza – Genoa C.F.C del 10 dicembre scorso

Il Questore della provincia di Monza e della Brianza ha disposto 14 provvedimenti di D.A.Spo., della durata da uno a cinque anninei confronti di 14 tifosi, appartenenti tutti alla tifoseria del Genoa, che in occasione dell’incontro “A.C. MONZA – GENOA C.F.C.”, valevole per la 15^ giornata del Campionato di Serie A 2023/2024, del 10 dicembre scorso, disputatosi presso l’U-Power Stadium di Monza, al termine della gara si sono resi responsabili dei di porto d’armi e oggetti atti ad offendere, oltre che di resistenza e violenza o minaccia a pubblico ufficiale.

In quella occasione nelle fasi di afflusso delle tifoserie, verso le ore 14.00 circa, un’ora prima dell’inizio della gara, un gruppo di tifosi genoani, a bordo di alcuni minivan ed auto, in prossimità della rotonda di Viale Stucchi e Viale Sicilia, fermavano la marcia e scendevano dai mezzi travisati e armati di bastoni, tubi idraulici in plastica dura e aste di bandiera, con il chiaro intento di dirigersi verso l’abituale punto di ritrovo della tifoseria ultras del Monza presente lungo Viale Sicilia e in procinto di spostarsi in gruppo come di consueto verso il gate di ingresso della curva sud, al fine di giungere ad uno scontro con l’opposta tifoseria.

Un vero e proprio “agguato” che è stato bloccato solo dall’intervento tempestivo del personale in servizio di Ordine Pubblico che è riuscito a contenere i tifosi liguri ed a bloccarli permettendo così di evitare qualsiasi contatto con la tifoseria locale, che nel frattempo, resasi conto di quanto stava accadendo cercava di avvicinarsi.

A questo punto, gli operatori della Polizia di Stato procedevano all’identificazione di tutti i partecipi alle intemperanze e in questa fase, un componente del gruppo genoano, travisato, si avventava verso il Dirigente del servizio di Ordine Pubblico aggredendolo, spintonandolo e facendolo rovinare a terra.

Immediatamente il soggetto veniva bloccato e identificato e, contemporaneamente, la Polizia cercava di respingere il resto del gruppo ultras che voleva, nel frattempo, sottrarlo al controllo.

Nuovamente bloccati, venivano compiutamente identificati e poi fatti risalire sui propri mezzi conducendoli nel settore loro dedicato, dopo aver perquisito le vetture e sequestrato tutte le armi e gli oggetti atti ad offendere in loro possesso.

A seguito di tali fatti gli operatori della Polizia di Stato della DIGOS e della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Monza e della Brianza iniziavano mirati ed immediati accertamenti finalizzati alla individuazione delle persone coinvolte nelle violenze. Attraverso, quindi, un’attività info-investigativa che ha coinvolto anche le Squadre Tifoserie delle Divisioni Digos delle Questure di Genova e Alessandria, si è giunti all’identificazione di tutti i tifosi facinorosi.

In particolare, alla luce delle risultanze acquisite, anche dalle immagini video-fotografiche della Polizia Scientifica in servizio di Ordine Pubblico, sono stati emessi dal Questore della provincia di Monza e della Brianza, 14 D.A.Spo., tutti nei confronti dei supporter della squadra ligure, undici della durata di anni 1, uno della durata di anni 3 e due della durata di anni 5.

Dodici dei tifosi colpiti dai provvedimenti amministrativi hanno un’età compresa tra i 16 e i 22 anni, uno di anni 25 e il tifoso resosi responsabile dell’aggressione al Dirigente del Servizio di Ordine Pubblico di anni 45. Tutti i supporters sono residenti a Genova e provincia e uno di loro nella provincia di Alessandria,nonché sei di essi recidivi in quanto già colpiti da provvedimenti Da.Spo per fatti specifici avvenuti in altre manifestazioni sportive o con precedenti penali o di polizia.

L’adozione dei provvedimenti è stata presa valutando anche i precedenti specifici dei soggetti e il comportamento tenuto il giorno dell’evento sportivo, considerando altresì il fatto che quasi tutte le persone identificate erano già state destinatarie di uno o più provvedimenti di D.A.Spo..

Infatti, nei loro confronti è stata applicata l’aggravante della recidiva, con conseguente imposizione dell’obbligo di presentazione alla PG in occasione delle partite che la loro “squadra del cuore” giocherà nei prossimi anni in tutte le manifestazioni calcistiche.

Tutti i provvedimenti sono stati notificati alle parti e sono stati convalidati – nella parte relativa all’obbligo di firma – dal Giudice delle Indagini Preliminari presso il Tribunale di Monza ed ilTribunale per i Minorenni di Milano, che hanno valutato la gravità dei comportamenti tenuti dai tifosi genoani, nonché la loro pericolosità.

 

 

Polizia di Stato di Monza e della Brianza riceve al numero di emergenza chiamate che segnalano tentativi di truffa ai danni di anziani

Nel primo pomeriggio di mercoledi’, 29 novembre, dalle 13.50 circa alle 15.30, cinque persone anziane residenti nel comune di Monza sono state vittime di un tentativo di truffa telefonica.

Le vittime hanno tutte prontamente segnalato alla Centrale Operativa della Questura di Monza la truffa messa in atto da un uomo che, chiamando da un numero anonimo, si presentava in qualità di Maresciallo dei Carabinieri, e segnalava che un parente (figlio/figlia o nipote) del chiamato avesse subito un incidente ed era necessario un versamento di danaro per poterlo aiutare, proponendo poi un incontro per la consegna dei soldi. Questa una classica truffa che in molti casi produce vittime. Immediatamente sono state attivate le Volanti della Polizia di Stato presenti sul territorio, nonché personale della Squadra Mobile che hanno svolto controlli nelle zone di residenza di coloro che avevano segnalato quanto stava accadendo.

Le tentate truffe segnalate si sono concentrate nei quartieri Cazzaniga e Triante della città di Monza, ma il fenomeno è altamente diffuso in tutta la Provincia.

Altra metodologia di truffa e’ quella in cui si presenta il tecnico dell’acqua che chiede di controllare delle apparecchiature in casa e mentre la vittima accompagna il finto tecnico a controllare quanto richiesto, un complice entra in casa e sottrae quanto di calore riesce a trovare, oppure in altre occasioni con altri raggiri si fanno direttamente consegnare quanto di valore e’ conservato in casa.

La Polizia di Stato richiama l’attenzione di tutti i cittadini, ricordando di non fidarsi di sconosciuti che fanno richieste di denaro e di tenere a mente il modus operandi dei truffatori: essi molto spesso si spacciano per appartenenti alle Forze dell’Ordine e riferiscono di danni subiti dai parenti delle loro vittime per i quali è necessario accreditare dei soldi su un conto bancario o consegnarli in contanti in un posto concordato.

Invitando infine, tutti i cittadini, a segnalare qualsiasi comportamento sospetto o tentativi di truffa subiti al 112 – Numero Unico d’Emergenza NUE così che con la collaborazione dei cittadini ed il maggior numero di informazioni fornite si possa riuscire ad arginare il fenomeno.

foto crediti questuradimonzaebrianza

Questura di Monza e della Brianza: cerimonia di insediamento del nuovo Questore dott. Salvatore Barilaro

E’ avvenuta questa mattina nella Questura di Monza e Brianza di lunedì 27 novembre 2023, la cerimonia di insediamento del nuovo Questore di Monza e della Brianza dott. Salvatore Barilaro.

Il Questore è stato accolto dai Funzionari della Questura di Monza e della Brianza e dal personale tutto, nonché da alcuni soci e volontari di protezione civile Anps di Monza e Brianza guidati dal presidente Emanuele Bergamo, e come suo primo atto ha reso onore ai caduti della Polizia di Stato con la deposizione di una corona di alloro.

Barilaro, originario di Catanzaro e funzionario di Polizia dal 1990, neo promosso Questore, ha iniziato la sua carriera come responsabile dell’Ufficio Antimafia nella Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Catanzaro. Dal 1992 è stato assegnato alla Squadra Mobile ufficio presso il quale svolge le funzioni di responsabile della Sezione Antidroga e, in seguito, anche di Vice Dirigente. Dal 1995 è stato a capo della D.I.G.O.S. e, nel marzo del 2000, viene nominato Capo di Gabinetto.

Nel 2001 viene trasferito presso la Questura di Bari dove assume le funzioni di Capo della Segreteria del Questore e, in seguito, Dirigente dell’U.P.G.S.P.

Nel 2002 viene trasferito alla Questura di Napoli quale Capo della Segreteria tecnica del Questore, in qualità di responsabile di tutti i progetti di ampio respiro connessi alla sicurezza pubblica e all’organizzazione della struttura.

Nel 2005, per esigenze del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, viene trasferito alla Questura di Crotone per ricoprire il ruolo di Capo di Gabinetto. Dal 2008 al 2009 ha diretto il Commissariato di Lamezia Terme.

Divenuto Primo Dirigente nel 2010, dal 2009 al 2013 ha diretto la Scuola Allievi Agenti della Polizia di Stato di Vibo Valentia. Contemporaneamente, ha svolto importanti incarichi fiduciari quale Componente della Commissione Centrale per le Ricompense del personale della Polizia di Stato, nonché responsabile tecnico del progetto della Direzione Centrale per gli Istituti di Istruzione nell’ambito del Pon Sicurezza Per lo Sviluppo Obiettivo Convergenza 2007-2013 FESR.

Dal febbraio 2013 è chiamato a dirigere la seconda divisione del primo reparto della Direzione Investigativa Antimafia a Roma, quale responsabile delle attività di Indagini Preventive sui fenomeni criminale ‘ndrangheta, camorra, mafie pugliesi e lucane, mafie straniere ed allogene. Durante questa esperienza ha, altresì, preso parte a gruppi di lavoro internazionali con FBI, CRASCO e BKA.

Negli ultimi anni ha ricoperto il ruolo di Vicario: dal 2016 al 2019 presso la Questura di Cosenza, dal 2019 al novembre 2020 presso la Questura di Potenza. Infine, prima della nominata a Questore di Monza e della Brianza, ha svolto il ruolo di Vicario del Questore di Lecce.

Nella tarda mattinata odierna, sempre negli uffici della Questura di Monza e della Brianza di via Montevecchia, si è tenuta anche la conferenza stampa con i giornalisti e il nuovo Questore di Monza e della Brianza ha dichiarato “Sono felice di questo incarico che è la mia prima assegnazione da questore. E’ un incarico che ha un’importanza strategica per il ruolo e la presenza della polizia di Stato sul territorio. Si tratta di una questura nuova ma con una tradizione radicata negli anni grazie alla presenza del commissariato in città. Supportato dall’esperienza dei colleghi conto di conoscere le priorità di questa terra che so essere di grande cultura, levatura, ricchezza economica e imprenditoriale e da cui arrivano tante richieste dei cittadini che sono il nostro destinatario privilegiato”.

Il questore Barilaro ha già incontrato il prefetto Patrizia Palmisani, il sindaco di Monza Paolo Pilotto e il presidente della provincia Luca Santambrogio. E conta di girare e avere anche uno stretto contatto con i 55 comuni in termini di ordine e sicurezza pubblica. Conoscere da vicino le realtà territoriali e le richieste dei cittadini.

foto crediti Giovanna Manna e Questura di Monza e Brianza

Questura di Monza e Brianza: consegna della sciarpa tricolore ai commissari in servizio della Polizia di Stato

Questa mattina, di 20 novembre 2023, alle ore 11.00, in collegamento con il Capo della Polizia, prefetto Vittorio PISANI, e le Questure di tutta Italia, ha avuto luogo la cerimonia di consegna della sciarpa tricolore ai Commissari in servizio. in questa provincia è stata consegnata alla d.ssa Carmen PRINCIPE e al dott. Sebastiamo BONGIOVANNI.

La sciarpa tricolore assume un particolare valore per i funzionari della Polizia di Stato, non soltanto perché simboleggia le delicate e alte funzioni che vengono loro assegnate dalla legge a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, ma soprattutto per la solennità che essa conferisce alle attribuzioni esercitate al servizio delle istituzioni democratiche e dei cittadini (art. 24 legge 1° aprile 1981, n. 121 “Nuovo ordinamento dell’amministrazione della ps”).

Ricevuta la sciarpa tricolore, al termine del loro percorso formativo, essi diventano i fedeli custodi dell’onore della nostra bandiera, memori della storia e delle tradizioni della polizia e del sacrifico estremo della vita ad essa tributato dagli innumerevoli poliziotti caduti nell’adempimento del dovere. Accompagna il funzionario in ogni tappa della sua carriera, essendo testimonianza fedele della “missione” assunta all’atto del giuramento di fedeltà alla Repubblica ed espressione della sua
“vocazione” autentica al servizio della gente.

foto crediti Questura di Monza e Brianza

Questura di Monza e Brianza: disposti tre ordini allontanamento al centro cittadino per alcuni molesti, dediti al bivacco e all’accattonaggio in P.zza Duomo

Ai fini del contrasto dei fenomeni di degrado urbano, nell’ambito dei dispositivi di pattugliamento delle vie del centro cittadino di Monza disimpegnate dalla Questura di Monza e della Brianza, nella data di giovedì 09 novembre 2023 verso le ore 9.30 del mattino l’attenzione di una Volante della Polizia di Stato in servizio presso la Questura di Monza e della Brianza veniva attratta dal comportamento di una donna all’apparenza di nazionalità est-europea che, osservata per circa cinque minuti, impediva imperturbata l’ingresso dei fedeli all’interno del Duomo di Monza, senza preoccuparsi della presenza della Polizia ad osservarne il comportamento.

Considerato l’atteggiamento della donna, cittadina rumena priva di occupazione lavorativa, gli Agenti della Questura la invitavano a cessare la sua condotta e ad allontanarsi dal luogo di culto, redigendo a suo carico il provvedimento amministrativo dell’ordine di allontanamento (ODA) dall’area del centro cittadino e, in particolare, nelle vie Italia, Carlo Alberto e Vittorio Emanuele, nonché nelle Piazze Duomo, Roma e Trento e Trieste.

Nella medesima Piazza Duomo, continuando la perlustrazione del centro cittadino, la Volante sorprendeva bivaccare all’interno di un cantiere posto sul suolo pubblico di Piazza Duomo due soggetti di origini rumene, entrambi senza fissa dimora, i quali avevano arrangiato un bivacco di fortuna con materasso e coperta, circondati da immondizia dagli stessi prodotta e avendo altresì al seguito numerose bottiglie di bevande alcoliche già consumate.
Anche nei confronti di tali soggetti veniva redatto dall’equipaggio della Polizia di Stato il provvedimento dell’ordine di allontanamento dalle vie del centro cittadino, intimandogli di non farvi ritorno per bivaccare e di cessare immediatamente la consumazione di bevande alcoliche sul suolo pubblico, in quanto comportamento vietato da ordinanza comunale.

In relazione ai fatti di quella mattina, i tre soggetti venivano compiutamente identificati e segnalati agli Uffici Anticrimine della Questura di Monza e Brianza per l’adozione di idonei ed opportuni provvedimenti amministrativi per contrastare l’insorgere di eventuali fenomeni di degrado urbano.​

Inoltre, il Questore di Monza e della Brianza ha attivato l’Ufficio Immigrazione al fine di verificare la sussistenza della permanenza dei requisiti di soggiorno in Italia in capo ai tre cittadini comunitari.

foto crediti Questura di Monza e Brianza