Archives

Ischia: campagna di sensibilizzazione contro le truffe, ma รจ una truffa. Carabinieri denunciano 21enne

Alla Centrale Operativa di Ischia sono arrivate diverse segnalazioni di richiesta di aiuto da parte di persone anziane. In molti hanno segnalato vicende che hanno i contorni di una truffa vera e propria ma questa è davvero originale. Una campagna di sensibilizzazione contro questi reati odiosi ma all’inverso.

Vi chiama un uomo e dice di essere un carabiniere. Dice che nella vostra zona si aggirano pericolosi malfattori e che questi vi vogliono truffare prendendosi tutti i vostri i soldi e  gioielli. La scusa è sempre la stessa, il finto incidente, il finto maresciallo e il figlio o il nipote che deve essere “liberato” con denaro.
Storie già sentite e vissute ma sempre attuali. Tutto nella norma se così possiamo definirla ma la cosa assurda è che a raccontare queste vicende alle vittime è lo stesso truffatore.

Già, perché il carabiniere posticcio vi dice che è tutto sotto controllo e che i malviventi sono stati scoperti e che i “colleghi” sono pronti ad arrestarli. Basterà solo consegnare al truffatore tutto il denaro che chiede tanto ci saranno i carabinieri pronti a bloccarlo.

Fortunatamente la campagna di sensibilizzazione dei carabinieri contro le truffe, quella vera, a Ischia ha funzionato e sta funzionando ed è così che i cittadini non si sono fidati ed hanno contattato il 112.

I  militari dell’Arma in pochi minuti hanno raccolto le segnalazioni dei cittadini riuscendo così a restringere il campo di azione e di ricerca. L’uomo è stato individuato e fermato. Perquisito, il 21enne di Castel Volturno già noto alle forze dell’ordine, è stato trovato in possesso di diversi smartphone che sono stati sequestrati. Nei dispositivi diversi i messaggi utili a ricostruire i tentativi di truffa nonché ulteriori pregressi episodi in corso di accertamento.

Il giovane è stato denunciato e proposto per il foglio di via obbligatorio dai comuni dell’isola d’Ischia. L’allerta è massima e ora le indagini proseguono.

ph credit carabinieri comando generale

Questura di Monza e Brianza, 3 rimpatri per cittadini stranieri irregolari e con precedenti penali

Gli operatori della Polizia di Stato della Questura di Monza e della Brianza, nel corso della settimana, hanno eseguito tre rimpari di altrettanti cittadini stranieri irregolari e resisi responsabili di gravi reati.
In particolare, il 25 marzo scorso è stato rimpatriato, con accompagnamento alla frontiera di Milano Malpensa, un cittadino pakistano, di 40 anni, gravato da una segnalazione emessa dalle autorità francesi, quale cittadino al quale rifiutare l’ingresso ed il soggiorno nell’area Schengen, in quanto fermato in territorio francese mentre trasportava a bordo del proprio veicolo nove cittadini stranieri per farli entrare clandestinamente e ove veniva condannato a dieci anni di reclusione con il divieto di far rientro in Francia per cinque anni. Lo stesso tentava di regolarizzarsi in Italia asserendo di volersi ricongiungere con un fratello italiano residente però nel Regno Unito, motivo per cui l’istanza veniva rigettata e nei confronti dello straniero veniva emesso dal Prefetto di Monza un provvedimento di espulsione ed accompagnato alla frontiera di Milano Malpensa per il definitivo rimpatrio nel paese di origine.
Il 26 marzo è stato accompagnato in patria, da personale della Polizia di Stato della Questura di Monza e della Brianza, un cittadino marocchino 26enne, entrato in Italia irregolarmente nel 2017, che da subito si è reso responsabile di numerosi reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti e destinatario di vari provvedimenti di espulsioni mai ottemperati; da ultimo destinatario della misura dell’espulsione dallo Stato, emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Milano, quale sanzione alternativa alla detenzione in carcere, la stessa è stata eseguita da operatori della Polizia di Stato con accompagnamento, con personale di scorta della Polizia di Stato, direttamente in Marocco con un volo Air Maroc in partenza da Milano Malpensa per il suo definitivo allontanamento dal territorio nazionale.
Nella giornata di giovedì 28 marzo, un cittadino tunisino, di 30 anni, è stato dimesso dalla Casa Circondariale di Monza, dove stava scontando una pena per rapina aggravata. Il predetto sbarcato irregolarmente sulle coste siciliane nel 2018, si è reso responsabile nel 2021 di una rapina aggravata nei confronti di una donna all’interno della stazione ferroviaria di Desio ed è stato condannato a più di quattro anni di pena per rapina, lesioni personali, resistenza, violenza a P.U. e possesso di armi dal Tribunale di Monza. Una volta dimesso dal carcere è stato accompagnato dal personale dell’Arma dei Carabinieri di Desio presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Monza e della Brianza, dove vista la sua posizione irregolare sul territorio italiano il Questore ne disponeva il collocamento presso CPR di Milano, dove lo stesso è stato collocato da personale della Polizia di Stato della Questura di Monza e della Brianza e vi sarà trattenuto per il tempo strettamente necessario al definitivo allontanamento dal territorio nazionale, grazie al posto messo a disposizione dalla Direzione Centrale per l’Immigrazione.
ph credit Questura di Monza e della Brianza

Due colpi in farmacia in un’ora, denunciati 17enne e 19enne

Due furti messi a segno in un’ora, in due farmacie di Reggio Emilia a febbraio scorso.

Immortalati dai circuiti di videosorveglianza delle due farmacie derubate.

Denunciati a piede libero dai Carabinieri, con l’accusa di concorso in furto aggravato, due ragazzi di 19 e di 17 anni.

Intorno alle ore 2.30 i due erano entrati, forzando la porta dell’ingresso, prima della farmacia Foro Boario per impossessarsi di 700 euro in contanti contenuti nel registratore di cassa e poi, poco dopo le 3.30, mettendo a segno altro colpo presso un’altra farmacia della zona, la Fratelli Cervi – infrangendo la vetrata della porta principale con un tombino – asportando così anche 1.200 euro in contanti dalla cassa, vari medicinali ad azione stupefacente e un tablet.

Ricostruita l’esatta dinamica dei furti avvenuti, attraverso la visione dei filmani delle due strutture derubate, i Carabinieri sono riusciti a identificare i due ragazzi anche attraverso il loro vestiario firmato e grazie allo scambio di informazioni sui controlli effettuati dalla Questura reggiana che, alcune ore prima dei due furti messi a segno, avevano fermato in città tre cittadini nordafricani uno dei quali era stato arrestato poiché, a suo carico aveva appunto una misura cautelare per un furto in una farmacia del comasco.

Monza, furti in casa e nelle chiese, prese le due “ladre del balcone”

Mentre una delle due nomadi faceva affacciare la vittima al balcone e la distraeva, l’altra entrava in casa e la derubava di tutto. Tra le vittime anziani e anche due uomini di chiesa, il parroco di Giussano e di Caravaggio.

Ora, dopo una serie di furti in abitazioni e in chiese, le due donne sono finite in carcere. I carabinieri della compagnia di Seregno hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Monza per una 32enne e una 36enne, entrambe di origine nomade e residenti a Monza indagate per diversi episodi di furto aggravato in concorso, indebito utilizzo di carte di debito, con l’ulteriore aggravante della recidiva.

Lazzate: rapina la stessa casa per due volte, arrestato

Cinquantunenne di Cermenate è indagato dai carabinieri della stazione di Lentate sul Seveso (Monza e Brianza) che hanno eseguito un fermo emesso dalla Procura nei suoi confronti per due rapine aggravate commesse la sera dello scorso 29 giugno e del 01 luglio 2022, a Lazzate (Mona e Brianza) a casa di un 66enne.

Il bandito, con il volto coperto da una mascherina chirurgica e una pistola nascosta tra i giornali sotto il braccio, dopo aver avvicinato la vittima con la scusa di chiedere informazioni sulla vendita della sua abitazione e averla persuasa a farlo entrare in casa, ha estratto l’arma intimandogli di consegnargli i soldi contanti che aveva con sé.

Due giorni dopo, verso le 21, il 51enne, sempre col volto coperto da mascherina e pistola nascosta tra i giornali si è ripresentato alla porta dell’uomo dicendogli di aver bisogno di soldi. Il 66enne, colto dal panico, gli ha consegnato un assegno di 200 euro e prima di andare via, ringraziando, il rapinatore ha detto che sarebbe tornato all’inizio della settimana successiva.

I carabinieri analizzate le testimonianze raccolte, hanno individuato il 51enne, già noto alle forze dell’ordine per svariati reati contro il patrimonio e in materia di stupefacenti. E’ stata eseguita una perquisizione domiciliare nella sua abitazione rinvenute una scacciacani Bruni calibro 8 mm con caricatore e 10 cartucce a salve compatibile con quella descritta dalla vittima. Inoltre trovata anche una camicia del tutto simile a quella descritta dalla vittima e un assegno di 150 euro, il cui furto era stato denunciato dalla titolare di un negozio di illuminazione due settimane prima.