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Crollo nel cantiere di un supermercato, 4 i morti e un disperso

Continuano senza sosta alcuna le ricerche dei dispersi del crollo di ieri, avvenuto in un supermercato in costruzione, a Firenze.

I Vigili del fuoco “Stiamo proseguendo nelle ricerche dell’ultimo disperso. Le ricerche sono molto difficoltose perché stiamo lavorando proprio sotto la trave gigantesca che vediamo. Si tratta di metterla in sicurezza per operare al meglio e procedere così nella ricerca fra le macerie”. A dirlo è Luca Cari, responsabile comunicazione in emergenza dei vigili del fuoco, rispondendo a chi gli chiedeva se, come anticipato dal presidente della Toscana Eugenio Giani, fosse stata individuata anche una quinta vittima.

“Non abbiamo individuato il punto – ha specificato il dirigente dei vigili del fuoco – Le ricerche sono complesse, ma l’area è abbastanza limitata. Non abbiamo ancora un punto preciso dove cercare. È una situazione molto difficile, soprattutto perché ci sono travi che incombono sulle teste dei vigili del fuoco che stanno lavorando. Lo scenario quindi va messo prima in sicurezza”.

“Serve avere un approccio generale ai controlli così come stiamo facendo con 800 nuovi ispettori tecnici” ha detto la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali Calderone.

ph credit dal web

Olbia, ritrovati i due ragazzini scomparsi: sospettati di una rapina

Stanno bene i due ragazzini di 15 e 17 anni di Olbia che erano scomparsi il 25 gennaio scorso. Sono stati trovati da polizia e carabinieri in una chiesetta sconsacrata nelle campagne a nord della città sarda. “È la fine di un incubo, grazie a tutti”, ha detto la mamma del 17enne. I due però sono sospettati di una rapina a mano armata, e per questo sono stati fermati. Prima di sparire, uno dei due avrebbe confessato agli amici di aver “combinato un casino”.

Da dieci giorni le ricerche proseguivano incessantemente e venerdì era entrato in azione anche un elicottero che ha sorvolato a lungo la città. Si era alzato in volo “Fiamma”, l’elicottero dislocato al 10° nucleo elicotteri carabinieri di Olbia. Tutte le segnalazioni che finora erano giunte al commissariato di Olbia, guidato dal vice questore Raffaele Bracale, che si è occupato delle ricerche, erano state verificate e pare che i due ragazzi siano stati trovati seguendo i movimenti di alcuni amici che gli portavano da mangiare.

I due minorenni sono fortemente indiziati per aver compiuto una rapina a mano armata a Olbia. E per questo, dopo aver riabbracciato i genitori, sono stati fermati e accompagnati in un Centro di prima accoglienza.

Stava andando a scuola e sparisce nel nulla, ritrovato in mare il corpo della 17enne scomparsa l’8 gennaio

Le ricerche di Fauzia Islam, la studentessa palermitana di 17 anni di cui si erano perse le tracce l’8 gennaio scorso, sono arrivate ad una svolta, ma in maniera tragica.

Il suo corpo senza vita è stato ritrovato nel tratto di mare antistante la spiaggia di Aspra. A segnalarne la presenza l’equipaggio di un peschereccio. Alcuni indumenti e lo zaino erano stati ritrovati nel pomeriggio sugli scogli a Vergine Maria, alla periferia del Capoluogo siciliano.

La giovane era stata avvistata l’ultima volta alla fermata dell’autobus di piazza Croci, dove avrebbe dovuto prendere un mezzo per raggiungere il liceo linguistico che frequentava. I compagni di classe sin da subito si sono detti molto preoccupati per la la loro amica che poco prima di sparire nel nulla aveva scritto su Whatsapp delle frasi che non lasciavano presagire nulla di buono: “Pensaci due volte prima che sia troppo tardi” e “Ucciditi o bevi il caffè, io ho smesso di bere caffè”. Su Instagram, invece, aveva cambiato il suo nome in “Death”, ovvero “morte” e anche la sua bio: “Sorry Albert Camus, i stopped drinking coffee”.

Il giorno prima della scomparsa inoltre – secondo quanto raccontato da una compagna – la 17enne avrebbe detto alla signora dove lavorava che si sarebbe assentata. La squadra mobile sta indagando per definire i contorni di una vicenda che non appare del tutto chiara.

Ventenne scomparsa a Busto Arsizio (Varese) da lunedì, il papà lancia un appello: “Kimberly, dicci che stai bene”

“Kimberly ti prego, se mi stai ascoltando, accendi il telefono. Chiamaci, facci sapere che stai bene. Stiamo morendo; qualunque cosa sia successo la affronteremo e la supereremo insieme. Ma ti prego facci sapere che stai bene: torna a casa”. È il drammatico appello lanciato dal papà Mariano Bonvissuto, della ventenne di Busto Arsizio (Varese) scomparsa da casa lunedì scorso. Da quel momento in poi, di lei nessuna traccia più: telefono spento, nessun contatto con la famiglia o gli amici. Silenzio anche sui social sui quali la giovane era attiva.

È uscita di casa solo con il telefono cellulare e un caricabatterie – ricostruisce il padre -. Nessun vestito di ricambio. Nulla. Stiamo vivendo ore devastanti”. Si teme di dover rivivere una vicenda drammatica “visto quello che è successo soli pochi giorni fa”, è il riferimento a Giulia Cecchettin.

“Seguendo questo padre ho pianto – spiega Bonvissuto -. Adesso provo la sua stessa angoscia. Io credo con tutto me stesso che Kimberly stia bene. Ma l’ansia, il non sapere, il non avere sue notizie ci sta logorando”. Il padre della ragazza spiega anche che ha ricevuto delle telefonate con segnalazioni: “Spero che siano state fatte in buona fede e non per portarci fuori strada. Nel caso, abbiamo già riferito tutto agli inquirenti, chi lo ha fatto se ne assumerà la responsabilità”. Su cosa possa essere accaduto, Bonvissuto dice di non avere ipotesi. Si rimette alla polizia che ringrazia. “Non lo so – ripete -. Sono i poliziotti che hanno tutte le carte in mano. Lavorano senza alcun risparmio. Non lo so cosa possa essere successo. Kimberly è una normale ragazza di 20 anni: ha fatto l’alberghiero, poi ha iniziato a fare qualche lavoretto. Voi – dice rivolto ai cronisti – sapete cosa passi per la testa di una ragazza di 20 anni?”.

“Non c’è un episodio che possa aver fatto scattare qualcosa. E Kimberly, al netto di normali chiusure tipiche di una giovanissima, non aveva mai avuto comportamenti che potessero mostrare irrequietezza”. Il padre nega anche che la ragazza abbia un fidanzato: “Non mi risulta. Un fidanzamento è un impegno serio, ce ne avrebbe parlato. Magari una frequentazione. In ogni caso adesso conta soltanto che lei torni sana e salva. Che rivarchi questo portone e torni a casa, al sicuro”.

Gli inquirenti, intanto, vagliano ogni pista. Esclusa quella che portava a Napoli, dove Kimberly conosce un ragazzo con il quale ha avuto contatti sui social: il giovane non ha nulla a che fare c con la sua scomparsa. Le segnalazioni arrivano da diverse parti. La procura ha aperto un fascicolo contro ignoti.

La madre della ragazza scomparsa aveva lanciato un appello a “Pomeriggio Cinque”, alcuni giorni fa. Con una foto della figlia. “Ho sentito mia figlia l’ultima volta lunedì pomeriggio quando mi ha detto che avrebbe cenato fuori e sarebbe rientrata per le dieci”. Kimberly ha i capelli rossi e il giorno in cui è sparita indossava una tuta grigia, una maglia nera, un giubbotto nero e delle scarpe da ginnastica nere.

foto crediti ansa

A Quarto Grado i filmati che riprendono Alessandro Impagnatiello dopo aver ucciso la fidanzata

In esclusiva a “Quarto Grado” sono stati mostrati ieri sera, i filmati che riprendono il 30enne che ha ucciso barbarmente la moglie con 30 coltellate, in una tabaccheria di Senago con la madre e mentre pulisce le scale del condominio all’indomani della “scomparsa” della fidanzata incinta.

Alessandro Impagnatiello entrato con la madre all’interno di una tabaccheria di Senago (Milano) si finge alla ricerca della compagna Giulia Tramontano. Le immagini, mandate in onda in esclusiva a “Quarto Grado”, nella puntata del 7 luglio, mostrano il barman in compagnia della madre qualche giorno dopo aver ucciso la compagna incinta di 7 mesi. L’uomo acquista un pacchetto di sigarette e poi chiede se lo stesso pacchetto è stato acquistato nelle ore precedenti mediante il distributore della tabaccheria. Le telecamere dell’esercizio commerciale mostrano il killer della 29enne prima alla cassa e poi all’esterno della tabaccheria mentre guarda in direzione delle telecamere del negozio.

Nei giorni successivi all’omicidio commesso, il 30enne ha chiesto i filmati delle telecamere di alcuni esercizi commerciali di Senago, della zona, fingendosi molto preoccupato dopo aver denunciato la scomparsa della compagna. Intanto procedono le indagini per capire se il 30enne ha agito da solo o con la complicità di qualcuno.

foto crediti dal video di quartogrado trasmesso in tv

Bimba di 5 anni scomparsa a Firenze

A Firenze sono in corso le ricerche per trovare una piccola di 5 anni, Cataleya Alvarez, di origine peruviana, che si trovava nel palazzo dove vive con la madre, mentre era a lavoro.

L’ex albergo Astor occupato da varie famiglie. E quando la donna è rientrata non ha trovato più la sua piccolina, quindi ha sporto subito denuncia ai carabinieri. Sembra che poco prima di scomparire avesse avuto un litigio con degli altri bambini. Le ricerche sono condotte ora anche con l’ausilio delle unità cinofile.

La bambina, al momento della scomparsa, indossava una maglietta bianca e pantaloni viola. Alle ricerche, concentrate principalmente nelle vie limitrofe dell’ex hotel Astor – albergo dismesso a causa del Covid – ma comunque estese anche ad una zona più ampia, partecipano anche i vigili del fuoco e la comunità peruviana, cui appartiene la famiglia della piccola. Controlli con unità cinofile sono stati condotti anche lungo gli argini del torrente Mugnone.

Ritrovati i 4 bambini dispersi nella foresta pluviale in Columbia

I quattro bambini dispersi nella giugla, circa 40 giorni fa, a causa di un disastro aereo, sono ora in buone condizioni e ritrovati vivi nelle foreste della Colombia.

Hanno 13, 9, 4 e un anno e sono originari del gruppo indigeno Uitoto, i piccoli vagavano soli nella giungla dopo lo schianto del Cessna 206 su cui viaggiavano insieme alla madre, il pilota e un parente. Tutti e tre gli adulti sono morti e i loro corpi sono stati trovati dai militari sul luogo dell’incidente.

L’incidente aereo era avvenuto il primo maggio e nel luogo in cui era stato trovato il relitto i soccorritori avevano individuato i corpi dei tre adulti che erano a bordo, ma quelli dei bambini no, per ritrovare i quali erano quindi partite le ricerche, senza sosta alcuna.

La vicenda aveva attirato grandi attenzioni in Colombia e alle ricerche avevano partecipato, tra gli altri, l’esercito e le comunità indigene che vivono nella foresta pluviale. Il 17 maggio scorso, Petro aveva annunciato il ritrovamento dei bambini, per poi ritrattare parlando di un errore.

Durante le ricerche, ha scritto il New York Times, i soccorritori avevano usato potenti altoparlanti per riprodurre, rendendolo udibile a una distanza di quasi due chilometri, una registrazione in lingua Huitoto fatta dalla nonna dei bambini, in cui diceva loro di stare uniti e attendere i soccorsi. Nelle ultime settimane erano state individuate alcune impronte attribuibili ai bambini e si era parlato del ritrovamento di scarpe e pannolini.

Al momento non è del tutto chiaro come i quattro piccoli, comunque appartenenti a una comunità indigena abituata ad avere a che fare con la giungla, siano riusciti a sopravvivere per quaranta giorni nella foresta pluviale, in un periodo di piogge intense e in un luogo in cui ci sono, tra le altre cose, giaguari e diverse specie di serpenti velenosi. È probabile che per sopravvivere e cercare cibo i bambini si siano spostati molto, cosa che ha reso però ancora più complesse le operazioni di ricerca. Nella mattina di sabato i bambini sono stati trasferiti in un ospedale di Bogotà, la capitale del paese. «Sono figli della giungla» ha detto Petro «e ora sono figli di tutta la Colombia».

foto crediti Colombia’s Armed Force Press Office via AP

Denise Pipitone, negativo il test del Dna di una ragazza bosniaca

E’ negativo il test del Dna di Denisa Berganovic, la ragazza bosniaca che martedì si è sottoposta al test, per scoprire se fosse la piccola Denise Pipitone, scomparsa a Mazara del Vallo (Trapani) nel 2004, quando aveva soli 4 anni.

Gli accertamenti genetici, che hanno dato esito negativo, sono stati disposti dal procuratore di Marsala Fernando Asaro e dal pm Roberto Piscitello. Denisa risulterebbe domiciliata alla periferia di Roma e sarebbe nata il 29 settembre 2002, data che non coincide con quella della Pipitone avvenuta nel 2000.

Alluvione Marche: ritrovate le scarpe di Mattia. Si cerca anche Brunella

Dopo lo zaino scolastico e un lembo della felpa, recuperati lunedì scorso, sono state ritrovate anche le scarpe del piccolo Mattia Luconi, il bambino di 8 anni disperso nell’ondata di maltempo che ha colpito il Senigalliese la sera del 15 settembre. Mattia era stato strappato dalle braccia della mamma nel territorio di Castelleone di Suasa e trascinato via da un’ondata di acqua e fango. Martedì mattina le ricerche si sono concentrate in un’ansa del torrente Nevola dove c’è una strettoia, per poi proseguire verso valle.

Alle operazioni hanno assistito il papà e gli zii materni del bambino. Lunedì in quel punto, nella stessa zona in cui era stata ripescata l’automobile della mamma, scampata all’inondazione, i cani molecolari avevano individuato qualcosa.

I sommozzatori si sono tuffati poi per poter perlustrare l’ansa. Nella stessa zona sono al lavoro i vigili del fuoco con gli escavatori che hanno rimosso tronchi d’albero, nella speranza di poter ritrovare anche la donna, Brunella Chiù, 56 anni, seconda dispersa inghiottita dal fiume di fango e acqua mentre, era con i suoi due figli, Noemi, 17 anni, trovata morta, e Simone, salvatosi aggrappandosi a una pianta, cercava di mettersi in salvo con loro, abbandandonado la casa dove risiedevano.

Trovata morta nel Bolognese ragazza di 16 anni

Aveva circa 16 anni, la ragazza scomparsa ieri e trovata morta questo pomeriggio ai bordi di un bosco in zona Monteveglio, territorio di Valsamoggia, nel Bolognese, a pochi passi da casa sua. Le indagini sono in corso per omicidio.

Gli investigatori infatti, stanno indagando su un incontro che la ragazza doveva avere con un amico. Chiara Gualzetti già la sera del 26 era irraggiungibile con il suo telefono cellulare.

La scomparsa di casa di Chiara, è stata denunciata da familiari ieri pomeriggio e si sta ricostruendo se Chiara avesse anche un altro appuntamento con un altro giovane.

Il corpo di Chiara è stato rinvenuto nel pomeriggio di oggi, da uno dei volontari impegnati nelle ricerche, coordinate dalla prefettura di Bologna.

Il corpo senza vita della ragazza, che presenta ferite profonde da taglio, è stato trovato a meno di un chilometro da casa sua.

La ragazza presenta sul corpo profonde ferite di arma da taglio.