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Turisti extra Ue, dal 1 marzo basterà Green Pass base

Il ministro della Salute Roberto Speranza ha firmato ieri un’ordinanza che allarga ai viaggiatori che arrivano dai paesi extra Ue le stesse regole che valgono per i comunitari. Stop quindi alla ‘quarantena’: dal primo marzo per entrare in Italia basteranno le stesse condizioni del Green pass ‘base’, cioè certificato di vaccinazione, di guarigione, o test negativo.

Si spera che con questa mossa possano arrivare più turisti anche per la prossima Pasqua, ormai alle porte.

Intanto, il governatore della Lombardia Attilio Fontana ha annunciato che da lunedì 28 febbraio la regione passerà in zona bianca.

La prossima settimana poi, ha spiegato la ministra per gli Affari regionali Mariastella Gelmini, dovrebbe riunire la cabina di regia con i rappresentanti della maggioranza per discutere proprio i termini per ridurre le restrizioni in modo graduale. “Tutti pensiamo, in primis Draghi, Berlusconi, ma anche Salvini – ha tenuto a specificare la ministra ai microfoni della Rai – che si debba andare verso un graduale allentamento delle misure perché, grazie ai vaccini, curva e numeri fanno ben sperare”.

“Green pass addio dal 31 marzo”: Lega vota contro il governo

Ad appena quattro giorni dalla ‘strigliata’, con i capi delegazione richiamati all’ordine dal premier Mario Draghi dopo l’incidente sul milleproroghe, un nuovo caso scuote la maggioranza, con il Carroccio che – in commissione Affari sociali alla Camera – apre un nuovo fronte, chiedendo la sospensione del certificato verde a partire dal prossimo 31 marzo, giorno in cui arriverà in scadenza – salvo sorprese – lo stato di emergenza dalla pandemia.

Ma non è solo il Carroccio a mostrare segni di irrequietezza. A stretto giro dalla stoccata della Lega, torna a farsi sentire anche Silvio Berlusconi, che chiede “un piano graduale di dismissione del Green pass”.

Naturalmente anche Fratelli d’Italia spinge per toglierlo il prima possibile.

Giorgia Meloni contro il ministro della salute Roberto Speranza. “Speranza ammetta che Green Pass è strumento indeterminato per smantellare economia”

“Mentre le altre Nazioni eliminano le restrizioni, Speranza ci annuncia già che il Green pass non verrà tolto dopo il 31 marzo”, scrive sui social.

A lavoro senza Green pass, arriva la multa e si dà fuoco

E’ accaduto a Oderzo, nel Trevigiano, dove un 38enne di nazionalità pakistana era fuori dal locale che vende kebab in cui lavora, quando i carabinieri gli hanno notificato l’atto per la sanzione amministrativa, perché era a lavoro senza Green pass.

L’uomo, ricevuta la multa, si è dato fuoco. Si è cosparso infatti di liquido infiammabile, appiccando il rogo. Ora è ricoverato con varie ustioni, ma non sarebbe in pericolo di vita.

Super Green Pass, governo verso l’estensione illimitata per chi ha il booster

Palazzo Chigi verso l’estensione illimitata del Super Green Pass per chi ha effettuato tutto il ciclo vaccinale anti Covid, compresa cioè la dose booster.

E’ un’ipotesi che è stata avanzata già nei giorni scorsi e sembra prendere sempre più piede anche se, al momento, nulla è ufficializzato. Probabilmente si faranno annunci dopo l’elezione del Capo dello Stato.

Entro il primo febbraio, occorre risolvere il problema della progressiva scadenza delle certificazioni verdi di chi ha già fatto il booster (fragili, immunodepressi e personale sanitario) che rimarrebbe scoperto già dalle prossime settimane. E in attesa che Aifa ed Ema si pronuncino sull’opportunità di una quarta dose, ed eventualmente in che tempi, serve una decisione.

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Per viaggiare nell’Ue basterà il green pass: nuove regole per spostarsi in Europa

Cambiano le regole per spostarsi in Europa. Per viaggiare, infatti, secondo il nuovo protocollo, chi si è vaccinato o è guarito o ha un test negativo potrà muoversi liberamente nell’Ue.

Da una parte infatti c’è l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che parla di «plausibile» fine della pandemia in Europa grazie alla diffusione della variante Omicron, dall’altra ci sono invece anche gli Stati Ue che finalmente hanno trovato un accordo — non vincolante — per salvaguardare la libera circolazione in sicurezza nell’Unione, privilegiando un approccio basato sulla persona e non sull’area geografica di provenienza per decidere eventuali restrizioni nei confronti dei viaggiatori e cambiando il modo di redigere la mappa dei contagi stilata settimanalmente al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc).

Obiettivo è quello di poter ritornare finalmente, ad un po’ di normalità.

Ue, Green pass vale 9 mesi per i viaggi

“La Commissione Ue ha adottato norme relative al certificato digitale Covid dell’Ue, stabilendo un periodo vincolante di 9 mesi (precisamente 270 giorni) dei certificati di vaccinazione per i viaggi nell’Ue”. Lo ha annunciato un portavoce della Commissione europea.

“Un periodo di accettazione chiaro e uniforme per i certificati di vaccinazione garantirà che le misure di viaggio continuino a essere coordinate, come richiesto dal Consiglio europeo a seguito dell’ultima riunione del 16 dicembre – ha aggiunto.

Premier Draghi, mascherina anche all’aperto, screening nelle scuole e tampone tra 2^ e 3^ dose

Mascherina obbligatoria all’aperto in tutta Italia. Tamponi tra seconda e terza dose. Green pass più breve. E valutazione dell’obbligo vaccinale

Alla conferenza di fine anno il premier Draghi si rivolge agli italiani finché continuino a immunizzarsi, anticipando anche òa filosofia delle misure che saranno decise dalla cabina di regia giovedì, domani 23 dicembre 2021.

Annunciando così, uno screening nelle scuole, scongiurando il ritorno della Dad in tutto il Paese. Ma bisogna andare comunque avanti con le precauzioni, sottolinea anche oggi, il premier Mario Draghi.

Per prima cosa tornerà l’obbligo in tutta Italia di indossare la mascherina anche all’aperto. E qui Draghi invita ad accendere la tv per vedere come troppe persone non lo fanno: «Basta che guardiate una partita di calcio». E c’è una novità importante, il governo potrebbe decidere di imporre la mascherina FFP2 in alcune situazioni a rischio di grandi assembramenti, come i trasporti pubblici.

«Non è esclusa» la scelta dell’obbligo di tampone per situazioni a rischio, come feste e discoteche. Alcuni mesi dopo la seconda dose, ha ricordato Draghi, la protezione del vaccino comincia a calare «più rapidamente di quanto si pensasse e per certi tipi di vaccini anche più rapidamente» e serve una barriera ulteriore per il periodo di intermezzo fino alla terza dose: «In quel periodo è utile fare il tampone per aumentare la protezione dal virus».

Per la stessa ragione la durata del green pass rafforzato tra seconda e terza dose verrà ridotta.

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Revoca temporanea del green pass per i positivi al Covid

Revoca temporanea del green pass per i positivi al Covid.

Il Garante della Privacy ha fatto sapere, tramite una nota, di aver già segnalato più volte nei mesi scorsi le criticità aggiungendo di aver ricevuto dal ministero della Salute la bozza di modifica del Dpcm del 17 giugno 2021, che tocca anche gli aspetti legati alla revoca.

Fonti di governo fanno sapere che il ministero della Salute è al lavoro per attivare una sorta di revoca temporanea del green pass alle persone che in seguito sono risultate positive al Covid-19. Attualmente questo tipo di revoca non è prevista dalle norme europee in nessun Paese, ma prevale la norma vigente per cui un positivo non può uscire di casa. Secondo quanto si apprende, il ministero— che sta lavorando per ottenere una norma a livello europeo — sarebbe pronto ad attivare in Italia il sistema di revoca per positività del green pass, in attesa che il Garante della Privacy possa dare il suo ok nei prossimi giorni. L’obiettivo è aggiornare la app VerificaC19 per fare in modo che il green pass del positivo non risulti valido. Nel frattempo, chi viene sorpreso fuori dalla propria abitazione (o dal luogo in cui ha deciso di fare la quarantena) essendo positivo viene sanzionato.

ph crediti ilsussidiario.net

Green pass prorogato fino all’estate, hub per la terza dose e zone rosse

Secondo quanto riportato da il Corriere della Sera, l’esecutivo avrebbe messo a punto un piano per poter fronteggiare la quarta ondata di epidemia da Covid 19, partendo da due tre fattori essenziali: l’estensione della validità del Green pass per altri 12 mesi fino alla prossima estate.

La riapertura degli hub vaccinali per la somministrazione della terza dose, e le chiusure “controllate” in base al cambio di fascia delle Regioni, a secondo dei casi dichiarati.

I dati al momento sono ancora buoni.

Quasi due milioni di cittadini hanno già ricevuto la terza dose del vaccino anti-Covid e sta rispondendo molto bene anche il sistema ospedaliero italiano.

C’è abbastanza ancora per poter accogliere in terapia intensiva, e si stanno aumentando i nuovi posti letto.

L’emergenza sanitaria in Italia è stata prorogata fino al prossimo 31 marzo 2022.

Green pass, portuali di Trieste: “Nessuna proroga, blocco a oltranza”

“Nessuna proroga, blocco ad oltranza. Tutto il resto sono fakenews”. Lo scrive su Facebook il Coordinamento lavoratori portuali di Trieste a proposito della protesta che intende attuare, per il momento da domani e fino al 20 ottobre, contro l’obbligo del green pass per l’accesso al lavoro. Al termine di un incontro nella sede del consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, il portavoce del Clpt, Massimo Giurissevich, ai giornalisti aveva detto che la protesta si sarebbe potuta limitare a domani.

“Siamo determinati sulle nostre posizioni, ma siamo sempre disponibili a discutere con chiunque”, ha detto oggi Alessandro Volk, componente del direttivo del Coordinamento lavoratori portuali Trieste, alla vigilia dello sciopero in porto. Tuttavia, se il Governo dovesse posticipare l’obbligo del Green pass, spiega Volk “in tal caso prenderemmo nota e ci adegueremmo, non avrebbe più senso domani bloccare il porto. Se ad esempio il governo proponesse una proroga al 30 ottobre sarebbe una mossa intelligente da parte del governo per prendere un po’ di tempo e trovare poi una soluzione”.  “Siamo disposti ad andare avanti fin quando il green pass non verrà tolto”, aveva detto in precedenza a Rainews24 Stefano Puzzer, portavoce del coordinamento dei lavoratori portuali di Trieste. “E’ ora di fermare l’economia che forse è l’unico segnale che possiamo dare a questo Stato, per fargli capire che ci sono tante persone in difficoltà, tante persone che rimarranno senza uno stipendio, e solo perché hanno esercitato una scelta libera, quella di non farsi il vaccino. Adesso mi sembra ben chiaro che questo passaporto verde è solamente una manovra economica non sanitaria”. Puzzer aveva aggiunto che se oggi “non ci saranno novità e il decreto non verrà ritirato domani bloccheremo il porto di Trieste, sia in entrata che in uscita”.