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Riforma Giustizia: un’Alta Corte potrebbe giudicare i magistrati, intesa sulla separazione delle carriere

Il Guardasigilli Carlo Nordio presenterà un ddl costituzionale sulla separazione delle carriere dei magistrati entro le prossime elezioni  Europee.

E’quanto emergerebbe nell’ambito della riunione che si è tenuta ieri pomeriggio a Palazzo Chigi, alla presenza della premier  Giorgia Meloni e del sottosegretario Alfredo Mantovano, tra il ministro Nordio, i sottosegretari di Via Arenula, i presidenti delle Commissioni di Camera e Senato e i responsabili Giustizia dei partiti di maggioranza.

Nell’incontro si è parlato e stabilito anche di accelerare al massimo sul provvedimento per l’eliminazione dell’abuso d’ufficio. Inoltre si sarebbe arrivati ad un accordo sull”istituzione di due Csm, ma sarebbe ancora in corso un dibattito sul metodo di elezione dei togati, per stabilire se sarà o meno un  sorteggio ‘secco’ o ‘mediato’.

In ogni caso, per la componente togata, i magistrati candidabili al Csm che saranno sorteggiati sarebbero poi sottoposti a successiva selezione. Sono questi alcuni degli dettagli dettagli emersi nel corso dell’incontro di ieri che si è tenuta ieri a Palazzo Chigi, alla presenza della premier e i vertici della Giustizia.

Si esclude invece l’ipotesi della nomina di metà dei componenti del Csm da parte del Governo.

Infine ci dovrebbe essere anche un’Alta Corte, un organismo che giudicherà sia i magistrati giudicanti che i requirenti.

Telemarketing selvaggio, black list ai cellulari. Giorgetti: “Fine di un fenomeno inaccettabile”

Via al registro delle opposizioni anche per i numeri di cellulari.

Il Consiglio dei ministri approva oggi la riforma. I consumatori potranno registrare il proprio numero telefonico nell’elenco ad hoc per non ricevere più chiamate promozionali indesiderate. Gli operatori avranno l’obbligo di consultare mensilmente il registro per aggiornare le liste.

Si chiude dunque il cerchio e si sblocca l’impasse durata anni.
“Sono soddisfatto perché abbiamo approvato un’altra riforma importante molto attesa dai cittadini che hanno il diritto veder tutelata la loro privacy da attività promozionali invasive. Con questo strumento si punta finalmente a regolamentare un fenomeno che è diventato inaccettabile”, commenta così il ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti nell’annunciare che il Mise avvierà anche una campagna informativa rivolta ai cittadini per far conoscere le procedure di attivazione dello strumento.

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Riforma giustizia, nuovo accordo, anche con l’ok del M5S

 

 

Via libera del Consiglio dei ministri alla proposta di mediazione sulla riforma del processo penale. Anche con il lascia passare del 5 Stelle.

Tempi più lunghi, fino a sei anni in appello, per i processi per delitti con aggravante mafiosa, nella fase transitoria di entrata in vigore della nuova prescrizione, fino al 2024.

La proposta, frutto di una mediazione del Pd con il ministro Orlando, avrebbe assorbito i dubbi del M5s sull’improcedibilità per l’articolo 416 bis.1 del codice penale, sull’aggravante mafiosa. Una deroga esplicita per quei reati ci sarebbe nella fase transitoria, con la possibilità di termini fino a 5 anni a regime.

Cartabia, la maggioranza ritirerà gli emendamenti – C’è “l’impegno a ritirare tutti gli emendamenti presentati dalle forze di maggioranza con l’obiettivo di concludere nei prossimi giorni” l’approvazione della riforma. L

‘Ora giustizia celere, nessun processo andrà in fumo’ – “Abbiamo apportato degli aggiustamenti, come annunciato la scorsa settimana con Draghi, alla luce del dibattito molto vivace che si è sviluppato in queste settimane sia da parte delle forze politiche che degli operatori e degli uffici giudiziari che saranno i primi ad essere chiamati alla grande sfida di implementare una riforma così significativa e innovativa nel nostro Paese”. “L’obiettivo è garantire una giustizia celere, nel rispetto della ragionevole durata del processo, e allo stesso tempo garantire che nessun processo vada in fumo”.

Cartabia, ok convinto tutti, ora si accelera – “E’ una giornata importante: lunghe riflessioni per arrivare a un’approvazione all’unanimità con convinzione da parte di tutte le forze politiche. Ora c’è l’obiettivo di accelerare il più possibile per concludere se possibile prima della pausa estiva questa importantissima riforma”. Lo dice il ministro della Giustizia Marta Cartabia al termine del Cdm.