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Salvini: ‘pronto il progetto della leva obbligatoria’, di educazione civica

Reintrodurre il servizio di leva obbligatorio. Il leader della lega Matteo Salvini si dice  favorevole all’introduzione di una leva obbligatoria universale di 6 mesi, per ragazzi e ragazze.

“Un grande progetto di educazione civica”, del quale – annuncia proprio da Vicenza festa degli alpini – la Lega ha quasi terminato la stesura da proporre in Parlamento. Quello della Lega, spiega davanti agli alpini a Vicenza, “è un progetto su base regionale, con persone che si possono dedicare al salvataggio, alla protezione civile, al pronto soccorso, alla protezione dei boschi”. Il tema della leva viene posto sempre a Vicenza anche a Crosetto. Il ministro risponde ai giornalisti, non sapendo che anche Salvini ha già parlato di questo.

E ribadisce la sua posizione: “le forze armate servono per fare professionisti, che difendono le istituzioni e la pace. Il servizio civile universale non è una cosa che riguarda le forze armate”. Il dibattito è avviato, e vede posizioni contrastanti anche negli stessi partiti del centrodestra. Se Crosetto allontana l’idea di una nuova coscrizione nell’esercito, la sua collega di Fratelli d’Italia, l’assessore veneto Elena Donazzan – famiglia di tradizione alpina – non ha dubbi: “il servizio di leva obbligatorio per i giovani va reintrodotto – dice – Va reintrodotto per educare ai doveri e non solo ai diritti. In uno scenario in cui ci sono situazioni di fragilità e di rischio per la nazione, è fondamentale educare i nostri giovani al servizio per la Patria”.

Autonomia differenziata, approvazione dal Senato al Ddl Calderoli

L’aula del Senato ha approvato con 110 voti favorevoli, 64 contrari, 3 astenuti, il disegno di legge di iniziativa governativa, firmato dal ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli (Lega), sull’attuazione dell’autonomia differenziata delle Regioni a statuto ordinario. Il disegno di legge collegato alla manovra, era in prima lettura a palazzo Madama, passerà ora all’esame della Camera. L’obiettivo del governo è quello di vararlo prima delle elezioni europee del prossimo 9 giugno 2024.

Il ddl vuole dare attuazione a quanto previsto dal terzo comma dell’articolo 116 della Costituzione ai sensi del quale, sulla base di intesa fra lo Stato e la Regione interessata, possono essere attribuite alle Regioni a statuto ordinario, che ne facciano richiesta, forme e condizioni particolari di autonomia in 23 materie. Si tratta dunque di una legge puramente procedurale per attuare la riforma del Titolo V della Costituzione messa in campo nel 2001: che definisce procedure legislative e amministrative da seguire per giungere ad una intesa tra lo Stato e le Regioni che chiedono l’autonomia differenziata.

Grande soddifazione anche per il leader della Lega Matteo Salvini, che si dice molto soddisfatto dell’obiettivo raggiunto.

ph crediti ansa A.Carconi

Manovra, arriva l’ok del Cdm: nuova Irpef e riduzione del cuneo fiscale. Taglio canone Rai. Dal secondo figlio asilo nido gratis e molto altro ancora

Il Consiglio dei Ministri ha approvato questa mattina la seconda Manovra del governo Meloni. Il totale della Legge di Bilancio 2024, ha comunicato la premier Giorgia Meloni, è di euro 24 miliardi. Il provvedimento prevede, tra le altre cose, l’avvio della nuova Irpef e il taglio del cuneo fiscale per favorire i redditi medio-bassi.

“La manovra è molto seria, molto realistica, che non disperde risorse ma le concentra su alcune grandi priorità. Il Cdm lo ha fatto a tempi record, in poco più di un’ora, a dimostrazione dell’unità di vedute. E’ una manovra per poco meno di 24 miliardi, frutto per quasi 16 di extragettito e per il resto di tagli di spese”, ha detto Meloni, in conferenza stampa dopo il Consiglio dei ministri che ha approvato la manovra. “Per quanto riguarda le coperture della manovra 5 miliardi arrivano dai tagli di bilancio e piccole rifiniture, 2,6 miliardi arrivano dalle rimodulazioni”. Lo ha detto invece il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, durante la conferenza stampa.

Due terzi saranno coperti in extra deficit, quindi il governo ha dovuto individuare nuove entrate o risparmi di spesa per 8 miliardi almeno. “Il quadro – ha sottolineato Meloni – è chiaramente abbastanza complesso: noi nel 2024 avremo circa 13 miliardi euro di maggiori interessi sul debito, da pagare in forza delle decisioni assunte dalla Bce, e circa 20 di superbonus. L’aumento dei tassi e il superbonus fanno complessivamente più della Manovra di bilancio”.

Il taglio del cuneo fiscale è il primo pilastro e cuore della Manovra finanziaria di oggi. L’esonero parziale sulla quota dei contributi previdenziali a carico dei lavoratori dipendenti con redditi più bassi è iniziato nel 2022 con il governo Draghi, è stato confermato e rivisto al rialzo con la Legge di Bilancio 2023 messa a punto dal governo Meloni ed è salito ulteriormente grazie al decreto lavoro del primo maggio scorso.

“Cento euro al mese in più in busta paga per 14 milioni di cittadini” Il taglio attualmente in vigore e che sarà prorogato di un altro anno è del 6% per i lavoratori con reddito fino a 35mila euro e del 7% per chi ha un reddito non superiore a 25mila euro l’anno (1.923 euro al mese). “E’ un aumento in busta paga che mediamente corrisponde a circa 100 euro al mese per una platea di circa 14 milioni di cittadini”, ha detto Meloni, precisando che “è il provvedimento più corposo: cuba circa 10 miliardi di euro”.

L’altro pilastro della Manovra prevede l’accorpamento delle prime due aliquote Irpef (coperte con i quasi 16 miliardi di extradeficit). Per il 2024 gli scaglioni si riducono da quattro a tre, accorpando i primi due scaglioni con un’unica aliquota al 23%. Le nuove aliquote per scaglioni di reddito sono così determinate: fino a 28.000 euro, il 23%; oltre i 28.000 euro e fino a 50.000 euro, il 35%; oltre 50.000 euro, il 43%. Inoltre si amplia fino a 8.500 euro la soglia di no tax area prevista per i redditi di lavoro dipendente che viene parificata a quella già vigente a favore dei pensionati. Anche in questo caso l’obiettivo è favorire i redditi bassi e per questo sarà accorpata nell’aliquota del 23% (oggi riservata ai redditi fino a 15.000 euro) anche quella del 28% (oggi prevista da 15.001 a 28.000 euro). La riforma, sommata al taglio del cuneo, dovrebbe portare anche a un vantaggio in busta paga di circa 120 euro in più al mese.

La riforma dell’Irpef per il 2024 costerà circa 4,1 miliardi. Lo si legge nella relazione tecnica della bozza in entrata al Cdm del decreto legislativo che accompagna la Manovra. Si stima anche una variazione di gettito “di addizionali regionale e comunale rispettivamente di -28,2 e -10,8 milioni di euro, per una variazione totale di circa -4.149,9 milioni di euro”. “Si stima inoltre una variazione di Tfr di circa -52,6 milioni”, si aggiunge. Nella complessiva perdita di gettito Irpef di 4,1 miliardi euro, si stima una minore compartecipazione Irpef delle Regioni a Statuto Speciale/Province autonome di circa -382,2 milioni di euro”.

La Manovra stanzierà fondi anche per il rinnovo dei contratti della Pubblica amministrazione e per il Servizio sanitario. Come spiegato in conferenza stampa dal premier, “un’altra misura che cuba una somma significativa riguarda gli aumenti contrattuali del pubblico impiego: complessivamente oltre 7 miliardi euro a disposizione del ministro Paolo Zangrillo, particolarmente per gli aumenti contrattuali”.

La Manovra, inoltre, prevede 3 miliardi in più sul piatto della Sanità “destinati a un’unica priorità, che è l’abbattimento delle liste d’attesa”. Sulla Sanità “vedo molte polemiche sul fatto che avremmo tagliato” ma quest’anno ci saranno fondi per “quasi 136 miliardi di euro: è il più alto investimento mai previsto per la Sanità. Si può fare il giochetto che scende sul Pil ma “le bugie che ho sentito non rispondono alla realtà delle cose”.

Alcuni interventi mirati riguardano il capitolo previdenza. Ape sociale e pensione donna vengono sostituiti da un unico fondo per la flessibilità in uscita. “Sempre sulle pensioni – ha affermato Meloni – interveniamo su alcune situazioni di squilibrio e abbiamo cominciato a dare un segnale sulle pensioni di cui non si è occupato nessuno”, cioè quelle interamente nel sistema contributivo. Quindi il governo ha eliminato il vincolo che impone a chi è nel contributivo di andare in pensione con l’età raggiunta solo se l’importo della sua pensione è inferiore a 1,5 la pensione sociale. “Secondo noi non è una misura corretta e lo abbiamo rimosso”, ha spiegato il premier.

Spunta Quota 104 per il pensionamento anticipato anziché Quota 103 attualmente in vigore. La nuova
soglia compare come nome di un articolo nell’indice della bozza della Manovra. “Non è Quota 104 piena – ha spiegato in conferenza stampa il
ministro del’Economia, Giancarlo Giorgetti – c’è un meccanismo di incentivi per rimanere al lavoro”.

Un gruzzoletto anche per la famiglia, con alcune novità di rilievo per agevolare le mamme lavoratrici. La Manovra prevede infatti che “le donne con due figli o più non paghino i contributi a carico dei lavoratori. La quota del lavoratore, è un terzo”, ha detto il presidente del Consiglio in conferenza stampa. “Riteniamo che una donna” che fa due o più figli “ha già offerto un importante contributo alla società e lo Stato cerca di compensare pagando i contributi previdenziali”. L’obiettivo è affermare che maternità e lavoro “possono stare perfettamente insieme”. Dal secondo figlio l’asilo nido è gratis.

“Ci sarà un primo intervento sul canone Rai che sarà tagliato dalla bolletta dei contribuenti”, ha detto il vicepremier Matteo Salvini nel corso della conferenza stampa che ha approvato la legge di Bilancio. “Da 90 euro annui passa a 70, è l’inizio di un comportamento virtuoso”, ha aggiunto. Sempre Salvini, in merito al Ponte sullo Stretto, ha annunciato: “Dopo settimane di chiacchiere a vuoto e di ragionamenti di vari analisti, posso dire che c’è la copertura per il collegamento stabile dalla Sicilia, all’Italia e all’Europa”.

Due miliardi dalla spending review e le forbici del Mef Parte delle coperture arriverà dalla spending review che dovrebbe portare in dote almeno 2 miliardi per il prossimo anno. La revisione spetta ai singoli ministeri ma il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha già messo in chiaro che ci penseranno le forbici del Mef: “E’ stato chiesto un sacrificio a tutti i ministeri, che hanno dovuto rinunciare a diversi progetti e idee e si è attuata una spending review significativa, dell’ordine del 5% su tutte le spese discrezionali, eccetto il comparto regioni ed enti locali”.

In Manovra “non c’è alcuna tassa di successione su chicchessia”. Lo ha annunciato il vicepremier Antonio Tajani, che ha sottolineato “la coesione e la compattezza della maggioranza. Siamo partiti diversi ma quando c’è da prendere una decisione per i cittadini ci troviamo in perfetta sintonia”.

In Consiglio dei ministri approda anche un decreto di legge con “misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili”. Il decreto stanzia i 3,2 miliardi di anticipo ricavati in deficit dalla Nadef. Come previsto, ci sono anche due decreti legislativi (entrambi in esame preliminare) per l’attuazione della riforma fiscale e per l’attuazione del primo modulo di riforma dell’Irpef.

Per il lavoro autonomo, ha precisiato Meloni, “è iniziato un lavoro importante lo scorso anno con un aumento dell’importo per tassa piatta al 15%: viene confermata questa misura, e prorogata per altri 3 anni una norma che considero molto importante che è l’indennità straordinaria di continuità, una sorta di cassa integrazione anche per i lavoratori autonomi. Viene anche ampliato il reddito per usufruire di questo ammortizzatore sociale. Inoltre per la prima volta quest’anno gli autonomi non dovranno pagare l’anticipo Irpef a novembre ma rateizzarlo in 5 rate da gennaio a giugno”.

Niente sciopero dei trasporti pubblici il 29 settembre dopo la precettazione

Non ci sarà alcuno sciopero del trasporto pubblico locale programmato per domani venerdì 29 settembre. Dopo che “il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, ha firmato la precettazione”. La mobilitazione, proclamata per 24 ore e ridotta a sole 4, è stata posticipata al 9 ottobre”. “Non bastano 4 ore, non bastano ai lavoratori per rivendicare i propri diritti”, afferma in una nota l’Usb.

Lo sciopero è stato promosso dal sindacato Usb lavoro privato per superare “i penalizzanti salari d’ingresso, garantendo l’applicazione contrattuale di primo e secondo livello ai neo assunti”. La sigla chiede inoltre “il salario minimo per legge a 10 euro l’ora contro la pratica dei contratti atipici e precariato”, ponendo l’accento sulla “sicurezza dei lavoratori e del servizio, introduzione di reato di omicidio sul lavoro”.

Per il comparto aereo è prevista intanto una giornata da bollino nero con lo sciopero nazionale di 24 ore dei lavoratori dell’handling. A proclamare lo stop la Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl T.a e i sindacati di base Usb e Cub per il rinnovo del contratto nazionale, scaduto da sei anni.

foto crediti clubalfa

Nuovo Codice della Strada, tutte le novità per chi guida in stato di ebrezza o sotto sostanze stupefacenti. Stretta per chi guida al cellulare, monopattini e autovelox. Limiti di velocità

Il Consiglio dei Ministri di ieri ha approvato il testo di legge del nuovo Codice della Strada, fortemente voluto dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini. Viste anche le necessità di voler ridurre le tante tragedie e morti sulle strade, che avvengono ogni giorno.
Anche per mano di giovanissimi.

“L’obiettivo del mio ministero è ridurre il numero di morti sulle strade italiane, perché 3.000 morti ogni anno è una strage inaccettabile”. Con queste parole il ministro dei trasporti e leader della Lega Matteo Salvini aveva anticipato la discussione in aula del cdm di ieri.

Il disegno di legge potrà cominciare a ottobre il suo iter burocratico e parlamentare. Tante le novità soprattutto per la guida in stato di ebbrezza e dopo l’assunzione di sostanze stupefacenti, con un inasprimento delle pene per i recidivi.

Ritiro della patente per chi al volante si fa distrarre dal cellulare: il ddl prevede infatti il ritiro della patente da 15 giorni a due mesi e una sanzione fino a 1.697 euro. In caso poi di recidiva la multa salirebbe fino a 2.588 euro, la sospensione della patente può arrivare a tre mesi e si aggiungerebbe anche la decurtazione da 8 a 10 punti. Patente sospesa anche per chi è trovato alla guida contromano o passa con il rosso.

Nel nuovo ddl spunta poi anche l’ipotesi di usare accertamenti da remoto per multare chi non dà la precedenza a pedoni e a ciclisti, chi parcheggia negli stalli riservati ai mezzi pubblici, polizia, vigili del fuoco, servizi di soccorso, veicoli elettrici e carico-scarico. La Conferenza Unificata ha poi chiesto e ottenuto di aumentare le sanzioni in alcune casistiche, come ad esempio la sosta nei parcheggi per i disabili (la multa sarà da 330 fino a 990 euro) e nelle corsie e fermate degli autobus (multa da 165 a 660 euro).

Su proposta dei sindaci in aumento anche le sanzioni per eccesso di velocità, che potranno raggiungere i 1.084 euro, con sospensione della patente da 15 a 30 giorni e per chi in città supera i limiti due volte in un anno.

Chi è già condannato e viene trovato di nuovo con un tasso alcolemico tra 0,5 e 1,5 dovrà rispettare lo 0 come nuovo limite e dovrà rinnovare la patente con una nuova visita medica. Per lui le pene per guida in stato di ebrezza sono aumentate di un terzo e gli è proibito circolare senza aver installato sulla sua autovettura, e a sue spese, l’alcolock, il dispositivo che impedisce l’avvio del motore in caso di rilevamento di un tasso alcolemico superiore a zero.

Chi viene trovato alla guida dopo aver assunto stupefacenti, invece, non dovrà più necessariamente essere in uno stato di alterazione psico-fisica, ma basterà che risulti positivo ai test perché scatti la revoca della patente e la sospensione di tre anni.

Stretta anche per tutelare i ciclisti: oltre all’aumento delle piste ciclabili scatta l’obbligo per gli automobilisti di mantenere un metro e mezzo di distanza quando sorpassano una bicicletta. Targa, casco e assicurazione obbligatori per chi è in possesso di un monopattino. Per chi circola senza i documenti necessari la multa oscillerà tra i 100 e i 400 euro. Obbligatori anche gli indicatori luminosi di svolta e freno, pena una sanzione tra i 200 e gli 800 euro. I monopattini in sharing dovranno bloccarsi automaticamente quando escono dall’area consentita.

E stretta poi anche su aree Ztl, norme per la sicurezza dei passaggi a livello ferroviari, regole più severe per la sosta vietata nonché omologazioni anti-truffa per gli autovelox, che non dovranno essere posizionati in punti strategici solo “per fare cassa”, come ha dichiarato il ministro Salvini ieri in conferenza stampa, e in più occasioni.

Per i neopatentati il divieto di guidare supercar salirà da uno a tre anni, mentre i minorenni trovati alla guida ubriachi o drogati non potranno prendere la patente fino ai 24 anni.

Incidente di Brandizzo: “Le responsabilità non potranno rimanere impunite”

Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, in un intervento alla Camera per l’informativa urgente sull’incidente ferroviario che a Brandizzo (Torino) ha causato 5 morti il 30 agosto scorso ha detto e ha ribadito che “anche un solo morto sul lavoro è troppo: abbiamo il dovere di fare chiarezza”.

“L’impegno comune è che ogni responsabilità venga chiarita al più presto: nulla restituirà icari alle famiglie, ma le responsabilità che emergeranno non potranno rimanere impunite”.

“Rfi è uno dei posti migliori in Europa sul ranking del numero di incidenti sul lavoro, però questo dato non farebbe giustizia di quello che è successo”, ha aggiunto Salvini. “Bisogna fare tutto il possibile normativamente ed economicamente affinché fatti come questi non abbiano a ripetersi – ha aggiunto il ministro dei trasporti e vicepremier Matteo Salvini -. I lavori rientravano in un accordo quadro tra Rfi e la cooperativa di Reggio Emilia del 2020, è tutto normato, è tutto previsto, stamattina un migliaio di cantieri sono aperti lungo i binari ferroviari, ovviamente bisogna rispettare quello che la norma prevede”.

Decreto Omnibus, tassati extra-profitti delle banche, per aiutare mutui prima casa e taglio delle tasse

A sorpresa arriva anche il prelievo sugli extraprofitti delle banche per raccogliere fondi per il calo delle tasse e il taglio del cuneo fiscale, che frutterà, come ha annunciato dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture e trasporti Matteo Salvini nella conferenza stampa di ieri sera, circa 2 miliardi di euro.

Il ministro Giorgetti “ha approvato una norma di equità sociale, che è un prelievo sugli extraprofitti delle banche limitato al 2023: tutti gli introiti saranno destinati a due voci: aiuto ai mutui prima casa e taglio delle tasse”. “L’innalzamento dei tassi – ha proseguito il leader della Lega Matteo Salvini – della Bce ha portato ad un innalzamento del costo del denaro per famiglie e imprese. Non c’è stato un altrettanto solerte, veloce e importante aumento per i consumatori. Quindi in questo gap si verrà a contare un 40% di prelievo dagli extraprofitti multimiliardari delle banche. Non entriamo nel merito delle cifre, ma basta guardare gli utili del primo semestre 2023 delle banche per capire che non stiamo parlando di qualche manciata di milioni, ma si può ipotizzare di alcuni miliardi».

Salvini sui propri social ha poi scritto anche, postando il video della Conferenza stampa di ieri sera, “Prelievo degli extra-profitti miliardari delle banche nel 2023 per aiutare famiglie e imprese colpite dall’aumento dei tassi.
Una norma di equità sociale approvata in Consiglio dei Ministri per sostenere chi è in difficoltà.
Avanti così.”

foto crediti idealista

Fino alla revoca della patente per chi abbandona gli animali, l’impegno del ministro Matteo Salvini

“Nel ddl sulla sicurezza stradale che arriverà in discussione in Parlamento, stiamo valutando e proporremo al Parlamento modifiche per inasprire le sanzioni nei confronti di chi abbandona animali domestici su strada, arrivando fino alla revoca o la sospensione della patente, perché oltre ad essere un atto di assoluta barbarie e inciviltà, rischia di mettere anche a repentaglio l’incolumità di coloro che viaggiano. Quindi sospensione o addirittura revoca della patente a chi abbandona in strada. Spero serva a far capire che deve essere vacanza per tutti”. Lo ha affermato ieri il ministro, Matteo Salvini, rispondendo al Question Time al Senato.

E poi ha anche presicato che tale sospensione è in aggiunta alle pene già previste. E poi si impegnerà anche affinchè gli amici a 4 zampe non restino a casa, o in ospizi.

E per questo, è suo intento, promuovere, coinvolgendo anche l’Anci, l’accesso in spiaggia per i nostri amici a quattro zampe e, e il coinvolgimento delle campagnie aeree tramite Enac, per l’accesso spedito al trasporto aereo.

foto crediti amoreaquattrozampe.it

Milano, inaugurate oggi le nuove fermate della linea Blu M4

A Milano nella centralissima piazza San Babila è apparso questa mattina un velivolo gonfiabile di circa 20 metri, montato in occasione dell’inaugurazione odierna della nuova tratta della linea metropolitana M4, che andrà dall’aeroporto di Linate fino a San Babila, appunto.

Alle ore 13.00 hanno aperto al pubblico le fermate San Babila e Tricolore della nuova metro blu M4 di Milano, che entro il 2024 vedrà completare l’intero percorso di 15 km che la porterà fino al capolinea di San Cristoforo.

All’inaugurazione hanno preso parte il sindaco Beppe Sala e il vicepremier e ministro dei Trasporti e Infrastrutture Matteo Salvini.

Per il primo cittadino del capoluogo lombardo si tratta di “un fatto epocale per al città di Milano, per la sua internazionalizzazione, per lo sviluppo di quel sistema di trasporti pubblici che ci assicura una serie di fondamentali benefici in termini di decongestione del traffico, di miglioramento ambientale, di ricucitura della città in tutte le sue componenti”.

Si studia il percorso della M6 Sala ha poi spiegato ancora, e sulla realizzazione di nuove metropolitane la città andrà avanti.
“Completiamo entro il 2024 la M4 fino al suo esito a San Cristoforo, collegando un’altra sezione della città a questo sistema di trasporto pulito, efficiente e popolare. E Milano non si fermerà – ha proseguito -: si realizzeranno i prolungamenti delle metro esistenti verso Monza e Baggio e già si sta studiando il percorso della M6. La visione è chiara: aumentare l’efficacia di un servizio sotterraneo che collega Milano al suo hinterland, e viceversa, e ridurre il traffico di superficie, liberando la città da congestione e inquinamento”.

“Modello Milano: così è stato battezzato il sistema ingegneristico, poi diffuso in tutto il mondo, che permise la realizzazione del tracciato della M1. Ma il nostro modello riguarda anche altri aspetti del nostro lavoro nella realizzazione delle metropolitane – ha concluso il sindaco -, non ultimo la creazione di aree superficiali che migliorano significativamente la vita dei quartieri attraversati dalla M4”.
“Apriamo due stazioni che realizzano un sogno: collegare l’aeroporto di Linate al cuore della città”.

“Beppe diceva che ne ha visti sei di ministri delle Infrastrutture da quando sono iniziati i lavori della M4, conto che nei prossimi anni ne vedrai solo uno a inaugurare tutto quello che c’è da inaugurare”. Così il ministro alle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini ha replicato al sindaco di Milano, Giuseppe Sala, che nel corso dell’inaugurazione delle due nuove fermate della linea M4 ha sottolineato che “da quando sono partiti i lavori della M4 sei il sesto ministro alle Infrastrutture. È nostro dovere pensare le cose a lungo termine”. “Perché questo mi riempie di entusiasmo e gioia – ha aggiunto ancora Salvini – colgo il tuo spunto per dire che le infrastrutture non hanno un colore politico, non sono di destra e di sinistra”. “A regime la M4 comportera’ un risparmio di 75 mila tonnellate di CO2 nell’aria. Il Ponte sullo Stretto 140 mila tonnellate di CO2 risparmiate a regime. Si tratta di opere green, ecocompatibili anche con il lavoro”, ha concluso Salvini.

foto crediti ipa

Senato, arriva il sì al dl sul Ponte sullo Stretto. Ministro Matteo Salvini: “Decisione storica attesa da più di 50 anni”

Via libera alla conversione in legge del decreto sul ponte dello Stretto di Messina.

L’aula del Senato ha detto sì, con 103 voti a favore, 49 contrari e tre astenuti alla realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina.

Presente all’approvazione c’era il ministro delle Infrastrutture e vicepremier, Matteo Salvini. Dai banchi del centrodestra, un lungo applauso.

Il provvedimento, che era stato approvato alla Camera lo scorso 16 maggio, definisce, ora, tra l’altro, l’assetto della società Stretto di Messina Spa per il riavvio delle attività di programmazione e progettazione.

“E’ una decisione storica, definitiva, attesa da oltre 50 anni”. Le parole del vicepremier, e leader della Lega, nonché ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Matteo Salvini, in conferenza stampa dopo il voto finale sul Decreto Ponte in Senato ribadendo ancora una volta, che si tratterebbe di un’opera green, che darà 100.000 posti di lavoro. “Non è il ponte di Messina, ma è il ponte degli italiani”, ha sottolineato ancora il ministro delle infrastrutture e Matteo Salvini.

“Nel Def la cifra” per il Ponte “è intorno ai 14 miliardi, ovviamente sono in corso gli studi aggiornati da parte di società”.