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Codice della strada, via libera dalla Camera

Il nuovo codice della strada 2024 è stato approvato alla Camera, con 163 voti favorevoli e 107 contrari. Il testo non entra ancora in vigore: passa al Senato, dove sarà prima esaminato dalla commissione Trasporti e poi trasmesso all’Aula. Qui, se non ci saranno ulteriori modifiche, arriverà il via libera definitivo. Potrebbero volerci poche settimane o alcuni mesi, a seconda del ritmo dei lavori parlamentari. Trattandosi poi di una legge delega, prima che molte delle nuove regole della strada siano effettivamente operative dovrà intervenire il governo con degli appositi decreti.

“Grande soddisfazione, siamo determinati a salvare vite”.  Le parole del vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini, commentando l’approvazione dalla Camera del ddl sulla sicurezza stradale. “E’ una bella giornata – ha detto ancora Salvini – perché proprio in queste ore il Parlamento approva finalmente il nuovo codice della strada che prevede più controlli, più educazione stradale, più rigore. Il disegno di legge sulla sicurezza stradale – ha messo in evidenza il ministro – prevede più rigore per chi sbaglia, quindi ritiro della patente per chi guida ubriaco, drogato, per chi abbandona animali, per chi usa il telefonino”. “Insieme a questo – ha continuato – da nord a sud, investiamo miliardi in nuove strade, come il nuovo tracciato della Potenza-Melfi: sono contento. Sono belle giornate perché dobbiamo assolutamente ridurre quel numero superiore ai tremila morti sulle strade italiane che è una città che scompare ogni anno. Da ministro dei trasporti – ha concluso Salvini – voglio arrivare alla fine del mio mandato con strade più moderne, larghe, più sicure e meno morti sulla strada”.

Tra le novità più importanti ci sono la possibilità per i neopatentati di guidare auto di media cilindrata (mentre il divieto per quelle di grossa cilindrata si allunga da uno a tre anni) e una modalità diversa per i controlli quando si sospetta che ci sia la guida sotto effetto di sostanze stupefacenti: si seguiranno le stesse regole della guida in stato di ebbrezza. Le sanzioni per quest’ultima infrazione, così come per la guida con il cellulare, saranno più pesanti. Scatterà anche un tetto massimo per gli interessi delle multe, che smetteranno di aumentare per chi non le paga dopo un certo periodo.

 

ph credit dal web

 

Incidente di Brandizzo: “Le responsabilità non potranno rimanere impunite”

Il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, in un intervento alla Camera per l’informativa urgente sull’incidente ferroviario che a Brandizzo (Torino) ha causato 5 morti il 30 agosto scorso ha detto e ha ribadito che “anche un solo morto sul lavoro è troppo: abbiamo il dovere di fare chiarezza”.

“L’impegno comune è che ogni responsabilità venga chiarita al più presto: nulla restituirà icari alle famiglie, ma le responsabilità che emergeranno non potranno rimanere impunite”.

“Rfi è uno dei posti migliori in Europa sul ranking del numero di incidenti sul lavoro, però questo dato non farebbe giustizia di quello che è successo”, ha aggiunto Salvini. “Bisogna fare tutto il possibile normativamente ed economicamente affinché fatti come questi non abbiano a ripetersi – ha aggiunto il ministro dei trasporti e vicepremier Matteo Salvini -. I lavori rientravano in un accordo quadro tra Rfi e la cooperativa di Reggio Emilia del 2020, è tutto normato, è tutto previsto, stamattina un migliaio di cantieri sono aperti lungo i binari ferroviari, ovviamente bisogna rispettare quello che la norma prevede”.

Taxi: alla Camera emendamento governo per lo stralcio art.10

Secondo quanto si apprende il governo ha presentato alla Camera l’emendamento che stralcia l’articolo 10 del ddl concorrenza, che affronta il tema della liberalizzazione del settore dei taxi.
Grazie al no di Fdi e Lega.

L’esame del testo e tutt’ora in corso nella commissione Attività produttive di Montecitorio.

L’approdo del testo in Aula è previsto per lunedì 25 luglio.

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Tv, On. Capitanio: “La Camera richiamerà Dazn al rispetto delle normative”

In una nota il deputato della Lega Massimiliano Capitanio ha annunciato che “La Camera richiamerà formalmente Dazn al rispetto delle normative, della conciliazione con gli utenti e delle rilevazioni degli ascolti. Dopo l’audizione di Agcom richiesta dalla Lega, la Commissione IX della Camera ha concordato di votare la prossima settimana una specifica Risoluzione per invitare la piattaforma a offrire un servizio migliore e, soprattutto, a dare ascolto alle tante sollecitazioni degli utenti”.

Ricordiamo che i diritti per la trasmissione dei match di serie A, sono stati ottenuti a marzo scorso da Dazn, che offrendo un servizio di 840 milioni di euro l’anno, per il triennio 2021-2024, ha avuto la meglio sull’offerta proposta da Sky, leggermente più bassa. In questo modo la piattaforma di streaming potrà trasmettere sette match in esclusiva e tre in esclusiva per ogni turno.

La situazione è ormai insostenibile e richiede urgenti provvedimenti in merito da parte delle Autorità. Come dichiara giustamente l’onorevole Massimiliano Capitanio, membro della IX Commissione parlamentare trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera e Segretario della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, i consumatori continuano a pagare le conseguenze di un servizio veramente molto scarso, già da un bel po’di tempo, e bisogna subito correre ai ripari.

photo credit dday.it

Ponte sullo Stretto, Giovannini: “Progetto di fattibilità entro la primavera”

Riferendosi al ponte sullo stretto il ministro delle infrastrutture Giovannini ha annunciato oggi alla Camera  “La prima fase potrebbe concludersi entro la primavera del 2022 per avviare un dibattito pubblico e pervenire a una scelta condivisa”.

Tutti gli interventi che verranno attuate parallelamente al progetto di fattibilità per l’attraversamento stabile dello Stretto di Messina per velocizzare l’attraversamento ferroviario e veloce dei passeggeri “sono già finanziati attraverso il fondo complementare o la nostra proposta di Fsc 21/27 o attraverso risorse statali o il Pnrr: complessivamente si pianificano interventi per mezzo miliardo”, ha spiegato ancora ii ministro delle infrastrutture e mobilità sostenibili in audizione alle commissioni riunite per Ambiente e Trasporti alla Camera.

“Il cronoprogramma – ha precisato il ministro ancora – parte dall’istituzione di un gruppo di lavoro permanente entro l’autunno 2021, fino al completamento del programma entro il 2025”.

Addio esame di Stato: arriva il sì alle lauree abilitanti

E’ arrivato il sì da parte dell’Aula della Camera alle Disposizioni in materia di titoli universitari abilitanti. Il testo, approvato a Montecitorio con 330 voti a favore ed un contrario, è passato al Senato. Continue reading Addio esame di Stato: arriva il sì alle lauree abilitanti

Recovery, premier Draghi presenta Pnrr alla Camera: “Sarà da 248 miliardi. In ballo il destino del Paese”

 Il premier Mario Draghi alla Camera dei deputati presentando il Piano italiano per il Next generation e il Recovery plan con cui l’Italia si candida a ricevere i fondi necessari a ripartire dopo la pandemia: “Sbaglieremmo tutti a pensare che il Pnrr sia solo un insieme di progetti, tanto necessari quanto ambiziosi, di numeri, obiettivi e scadenze. Metteteci dentro le vite degli italiani, le attese di chi ha sofferto la pandemia, l’aspirazione delle famiglie, le giuste rivendicazioni di chi non ha un lavoro o di chi ha dovuto chiudere la propria attività, l’ansia dei territori svantaggiati, la consapevolezza che l’ambiente va tutelato. Nell’insieme dei programmi c’è il destino del Paese, la sua credibilità”.

“Nel complesso potremo disporre di circa 248 miliardi di euro”, ha precisato ancora il presidente del Consiglio. E sei missioni, riforme strutturali per un Paese messo in ginocchio dal Covid che continua a fare ancora troppe vittime. Il Piano però “non è solo numeri”, ma guarda alla “vite degli italiani”. Il governo vuole “consegnare alle nuove generazioni un paese più moderno”. E ciò sarà possibile grazie ai fondi europei e alle riforme che vanno messe in campo per dare solidità alla ripresa economica. Ha osservato Draghi, “sia chiaro che, nel realizzare i progetti, ritardi, inefficienze, miopi visioni di parte anteposte al bene comune peseranno direttamente sulle nostre vite. Soprattutto su quelle dei cittadini più deboli e sui nostri figli e nipoti. E forse non vi sarà più il tempo per porvi rimedio”.

Photo crediti Assiv.it