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Acquisti, meno prodotto nelle confezioni ma allo stesso prezzo

L’Antitrust ha acceso un faro sulla “Shrinkflation”, particolare tecnica di marketing attraverso cui le aziende riducono la quantità di prodotto nelle confezioni, mantenendo i prezzi sempre invariati.

L’Autorità ha spiegato il direttore generale per la tutela del consumatore, Giovanni Calabrò in audizione alla Commissione d’inchiesta sulla tutela dei consumatori e degli utenti, “sta monitorando il fenomeno al fine di verificare se possa avere rilevanza ai fini dell’applicazione del Codice del Consumo, con particolare riferimento alla disciplina in materia di pratiche commerciali scorrette”.

“L’Autorità è ben al corrente del fenomeno” ed oltre alla crescente attenzione dedicata dalla stampa – che ha lanciato più volte l’allarme sul “restringimento” delle confezioni di prodotti soprattutto alimentari e per l’igiene della casa – precisa di aver ricevuto la segnalazione di un’associazione di consumatori su tale condotta. Il responsabile dell’Antitrust sottolinea che “ciò che rileva non è la riduzione in sé della quantità di prodotto contenuta nella confezione, quanto la trasparenza di tale modifica nei confronti del consumatore. In questo senso – conclude – condotte quali la diminuzione della quantità di prodotto a parità di dimensioni della confezione, in assenza di un’adeguata avvertenza sull’etichetta frontale, potrebbero essere ritenuti meritevoli di approfondimento”.

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Fiducia dei consumatori nell’Ue, ai minimi le attese delle famiglie

Cala a marzo l’indice del sentimento economico (Esi) nell’area euro (-5,4 punti a 108,5) e nell’Ue (-5,3 punti a 107,5), principalmente a causa del crollo della fiducia dei consumatori (-9,4), con le valutazioni delle famiglie sulla propria situazione finanziaria futura che nell’Ue scendono ai minimi storici.

A rilevarlo è la Commissione europea. Tra le maggiori economie europee, l’Esi cala con decisione in Francia (-7,1), Spagna (-6,5) e Germania (-4,3) e in maniera meno significativa in Polonia (-3) e in Italia (-2,6). In lieve recupero nei Paesi Bassi (+0,5).

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Tv, On. Capitanio: “La Camera richiamerĂ  Dazn al rispetto delle normative”

In una nota il deputato della Lega Massimiliano Capitanio ha annunciato che “La Camera richiamerà formalmente Dazn al rispetto delle normative, della conciliazione con gli utenti e delle rilevazioni degli ascolti. Dopo l’audizione di Agcom richiesta dalla Lega, la Commissione IX della Camera ha concordato di votare la prossima settimana una specifica Risoluzione per invitare la piattaforma a offrire un servizio migliore e, soprattutto, a dare ascolto alle tante sollecitazioni degli utenti”.

Ricordiamo che i diritti per la trasmissione dei match di serie A, sono stati ottenuti a marzo scorso da Dazn, che offrendo un servizio di 840 milioni di euro l’anno, per il triennio 2021-2024, ha avuto la meglio sull’offerta proposta da Sky, leggermente più bassa. In questo modo la piattaforma di streaming potrà trasmettere sette match in esclusiva e tre in esclusiva per ogni turno.

La situazione è ormai insostenibile e richiede urgenti provvedimenti in merito da parte delle Autorità. Come dichiara giustamente l’onorevole Massimiliano Capitanio, membro della IX Commissione parlamentare trasporti, poste e telecomunicazioni della Camera e Segretario della Commissione parlamentare per l’indirizzo generale e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, i consumatori continuano a pagare le conseguenze di un servizio veramente molto scarso, già da un bel po’di tempo, e bisogna subito correre ai ripari.

photo credit dday.it