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Riforma Cartabia: da oggi domanda unica per separazione e divorzio. Tempi più rapidi

Entrano in vigore oggi 1 marzo le nuove regole volute dalla ministra della Giustizia sotto il governo Draghi, Marta Cartabia, che mirano a velocizzare e semplificare le procedure processuali, anche in tema di separazione e divorzio.

La riforma prevede che entro 3 giorni dal deposito del ricorso venga fissata l’udienza, che non sarà di più di 90 giorni, con uno scambio di memorie fra una parte e l’altra. Il giudice, inoltre, potrà prendere provvedimenti relativi a minori, qualora valuti che ci siano situazioni di pericolo.

Con le norme che entrano in vigore, sarà possibile fare in contemporanea domanda di separazione e di divorzio, con un’ulteriore concentrazione di tempi rispetto ai 2-3 anni che occorrevano prima.

La causa non dovrà più avere due fasi, presidenziale e istruttoria. L’udienza del giudice, come detto, dovrà tenersi entro 90 giorni e i figli minori saranno sempre ascoltati. Per sancire il divorzio occorrerà comunque il passaggio in giudicato della sentenza parziale di separazione e la cessazione ininterrotta della convivenza tra i coniugi. Lo status di divorziato, che con la riforma potrà essere ottenuto in tempi molto più veloci, inciderà in diverse questioni, come la possibilità ad esempio di risposarsi con rito civile e l’uscita del coniuge dallo status di erede legittimario.

Altra novità, sarà richiesto anche un piano genitoriale. Le parti che si separeranno dovranno presentare anche una prova di come intenderanno seguire i propri figli, in quali attività quotidiane li impegneranno, sia scolastiche che sportive; e dovranno stabilire anche uno schema per gli incontri – così da consentire al giudice di decidere al meglio sull’affidamento e diritto di visita.

Tensione sul Pnrr, Letta attacca Salvini

E’ ancora alta la tensione nella maggioranza con un duro botta e risposta tra il leader dei democratici Enrico Letta e quello della Lega Matteo Salvini.

“Il governo – ha detto a margine di un evento elettorale a Senago, il leader della lega – rischia per i capricci del Pd sullo ius soli e il ddl Zan e dei 5stelle che non vuole i valorizzatori e dovrebbe venire in Lombardia a scuola di pulizia, ambiente e valorizzazione dei rifiuti”. “Il governo rischia se ci sono persone strane che vogliono tener ferma l’Italia, noi la portiamo avanti. L’importante – ha aggiunto – è che nessuno cerchi di reintrodurre dalla finestra le tasse sulla casa che abbiamo fatto uscire dalla porta”.

“L’opposizione che Salvini e la Lega stanno facendo, per quanto mi riguarda – attacca Letta – e lo dico con molta chiarezza e franchezza, ha superato il limite. Salvini che mette a rischio le risorse del Pnrr è incompatibile con il lavoro efficace e positivo dell’azione di Governo”. Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta a Catanzaro rispondendo ad una domanda sulla discussione in merito al Dl concorrenza.

“La Lega è al governo per tagliare tasse e burocrazia, e questo stiamo facendo; se altri hanno tempo da far perdere con legge elettorale, Ius Soli o Ddl Zan non aiutano l’Italia”. Così fonti della Lega dopo le parole di Letta.

Letta “non ha argomenti poverino: i suoi argomenti sono il ddl Zan, la legge elettorale e lo Ius soli. Noi parliamo di tasse, di lavoro e infrastrutture. Se c’è qualcuno che rallenta l’operato del governo è lui. Con l’aggravante della guerra ad oltranza”. Lo ha detto il leader della Lega Salvini commentando l’attacco ricevuto da parte del leader del Pd secondo il quale Salvini mette a rischio il Governo. “Sul catasto abbiamo risolto, sulla riforma Cartabia abbiamo risolto – ha aggiunto Salvini -. Certo, se il Pd porta in Aula il ddl Zan, la legge elettorale proporzionale e lo Ius soli vien fuori il casino”.

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