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Nel corso dell’Angelus odierno, Papa Francesco ha sottolineato come non si possa essere discepoli di Gesù e allo stesso modo parlare male del prossimo, dividendo. “Pensiamo: io sono discepolo dell’amore di Gesù o del chiacchiericcio che divide? Il chiacchiericcio – ha precisato il Santo Padre – divide è un’arma letale che uccide la società e la fratellanza”. “Chiediamoci, allora – ha detto ancora Papa Francesco – : io sono una persona che divide o una persona che condivide?”.

Il Pontefice ha quindi chiesto di “non dividere, ma condividere. Facciamo come Gesù: condividiamo, portiamo il peso degli altri, guardiamoci con compassione, aiutiamoci a vicenda. Fratelli e sorelle, noi discepoli di Gesù siamo chiamati a esercitare in questo modo la giustizia, nei rapporti con gli altri, nella Chiesa, nella società, non con la durezza di chi giudica e condanna e divide le persone in buone e cattivi, ma con la misericordia di chi accoglie condividendo le ferite e le fragilità delle sorelle e dei fratelli, per rialzarli”, ha affermato il Pontefice.

Il Papa ha poi concluso dicendo: “La giustizia di Dio, come la Scrittura insegna, è molto più grande: non ha come fine la condanna del colpevole, ma la sua salvezza e la sua rinascita, il renderlo giusto. E’ una giustizia che viene dall’amore, da quelle viscere di compassione e di misericordia che sono il cuore stesso di Dio, Padre che si commuove quando siamo oppressi dal male e cadiamo sotto il peso dei peccati e delle fragilità. La giustizia di Dio, dunque, non vuole distribuire pene e castighi ma, come afferma l’Apostolo Paolo, consiste nel rendere giusti noi suoi figli liberandoci dai lacci del male, risanandoci, rialzandoci”.