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Il 21 gennaio si terrà a Giussano, in provincia di Monza e Brianza, il tradizionale Rogo della Giubiana.

Ma vediamo di cosa si tratta.

Un corteo attraverserà le vie della città, partendo da via De Gasperi alle ore 18, per poi proseguire, lungo la via Alberto Da Giussano, la Piazza Roma, la Via Carroccio, e arrivare fino al parco Nicholas Green, dove si terrà il tradizionale “primo” Rogo della Giubiana.

Dove verrà letta la sentenza di condanna e successivamente appiccato il fuoco.

Alla serata prenderanno parte anche il Corpo musicale di Paina-Brugazzo e il Gruppo Alpini che preparerà un succulento risotto alla luganega.

Una serata di tradizione e gusto, dunque, quella in programma domenica 21 gennaio a Giussano (Mb), grazie all’organizzazione impeccabile della Proloco e del comune di Giussano, il sindaco Marco Citterio.

“Bimbi venite con coperchi, pentole, campanacci, ecc. per fare tanto rumore e dire addio alla Giubiana”, invitano gli organizzatori locali.

Il secondo appuntamento in programma, sempre a Giussano, giovedì 25 gennaio con un doppio rogo.
Alle ore 21.00 , si terrà infatti, il rogo della Giubiana di Paina, in piazza del Mercato , e la Giubiana di Robbiano presso l’Oratorio di via Dante: i due cortei partiranno contemporaneamente alle ore 20.30.

L’ultimo appuntamento in programma è fissato per il giorno 27 gennaio, di sabato, con gli ultimi due roghi: alle 20.30 all’Oratorio di Birone (con distribuzione di risotto a partire dalle ore 19.30) e alle ore 21.30 al Laghetto di Giussano, nell’area adiacente il parcheggio di via Stelvio.

Ma chi era la Giubiana?

Una figura mitica, ritenuta responsabile nei secoli passati di calamità naturali, malattie a bestiame e uomini.

In inverno si viveva con l’angoscia di essa, e allora si partì col celebrarla e condannarla con una grande festa all’ultimo giovedì di gennaio.

La leggenda racconta infatti che questa strega, insieme ad altre, fossero solite incontrarsi ogni giovedì di sera nei boschi attorno ai centri abitati. La parola Giubiana, deriva dal dialetto ‘gieubia’ che significa appunto, strega e giovedì.

La Giubiana viveva nei boschi e si cibava di bambini fino a quando non le tesero una trappola con un succulento piatto di risotto giallo, che mangiò voracemente al punto tale che non si accorse neanche dell’arrivo della luce del sole che la brucio all’istante.

Il rogo della Gubiana prevede che un fantoccio, rappresentante la vecchia strega, sia dato a fuoco come l’auspicio di mesi fortunati e un segno benaugurale in vista dell’annualità appena arrivata.