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“Giussano Oggi”: un libro donato ai cittadini dal Comune, per raccontare la città tra passato, presente e futuro

Il Comune di Giussano, a guida Marco Citterio, sindaco eletto nelle fila della Lega Salvini Premier dal 26 maggio 2019, ha donato ai propri cittadini un volume dal titolo “Giussano Oggi“. Un bellissimo libro illustrato di 153 pagine che racconta la storia  di Giussano di ieri, di oggi e di domani.

“Parlare di Giussano – le parole del sindaco Marco Citterio in prefazione del libro “Giussano Oggi” – attraverso fotografie che raccontano i luoghi, gli spazi e la memoria, della nostra città, significa compiere un viaggio nel presente che ha profonde radici nel passato e che ci proietta inevitabilmente verso il futuro. Attraverso l’occhio del Gruppo Fotografico “Alberto da Giussano”, in questo volume  trovate la nostra città raccontata attraverso il contesto quotidiano in cui viviamo, una narrazione arricchita con curiosità, aneddoti, pillole storiche risalenti a decenni o secoli fa. Questo volume vuole essere testimonianza della Giussano di oggi, fotografando e cristallizzando il quotidiano a cui, troppo spesso, diamo poco peso tralasciando quegli indizi di storia du cui sono ricchi gli edifici, gli spazi e i luoghi sacri. Ne emerge un percorso che racconta le bellezze della nostra Città, il modo in cui è cambiata e si è sviluppata nel tempo, i luoghi in cui si è rinnovata e quelli che, invece, ci riconducono alle nostre radici più profonde. Per chi da sempre abita e vive Giussano, questo libro sarà uno strumento per viaggiare fra i ricordi dell’infanzia e della gioventù, per ripercorrere la propria vita vissuta e ricondurla a spazi che sono parte di tutti i giussanesi. Per chi a Giussano vive da meno tempo, questo testo vuole aiutare a scoprire la storia della nostra città per imparare a conoscerla, farla propria e viverla con spirito nuovo. Comprendere come il nostro paese è arrivato ad essere quello che è oggi può pernetterci di guardare al futuro, immaginando la Giussano del domani”.

“Le immagini che qui proponiamo – gli fa eco nella prefazione l’assessore alla Cultura Sara Citterio – arricchite da testi descrittivi e aneddotici, sottolineano ancora una volta la preziosa importanza che riveste il compito di “fare memoria”. La scelta di pubblicare un volume che racchiuda il patrimonio architettonico, artistico, ambientale e sacro della nostra città, significa voler fissare un punto fermo da cui guardare il passato anche per immaginare il futuro. Ogni scorcio, ogni dettaglio, è preziosa testimonianza della Giussano che viviamo quotidianamente incastronata in un quadro più ampio, a volte straordinariamente curioso. E’ un libro da sfogliare, dove gli edifici si intrecciano nel tempo, dove l’arte attraversa trasversalmente luoghi di culto e cortili, dove giardini e parchi raccontano storie che vanno oltre il semplice spazio di ritrovo. Il nostro ringraziamento va al Circolo fotografico “Alberto da Giussano” che ci abitua a guardare la Città con sguardo curioso, in cerca di quel particolare mai ovvio. Questo libro, allora, vuole essere un invito a guardare con occhi attenti quel che ci circonda, a non darlo mai per scontato, un invito  a domandarci quale sia l’origine di quel che ci tromo davanti. In questo testo troverete alcune risposte che ci auguriamo possano suscitare la vostra curiosità. Altre, invece, appartengono alla nostra comunità e sono un prezioso patrimonio da custodire anche attraverso il passaparola”.

Alcuni scatti del libro.

 

Il Gruppo fotografico “Alberto da Giussano” nasce nel 1983 e, ininterrottamente da allora, ha rappresentato un luogo di incontro, confronto e discussione sulle varie tematiche fotografiche. Molteplici sono state le attività e le iniziative organizzate grazie alla passione dei numerosi soci: fra le più importanti rientrano corsi di fotografia di base, corsi di post produzione digitale, concorso fotografico per alunni delle scuole primarie e secondarie di primo grado e una costante collaborazione con il Comune di Giussano e con le associazioni culturali presenti sul territorio.   E’ presente al Centro Generazioni di Paina, In Via IV Novembre.

Tra le cose realizzate dall’amministrazione a guida Marco Citterio, in questi cinque anni di amministrazione, ricordiamo un ampliamento alla biblioteca civica comunale, uno spazio più grande per i piccoli lettori, con attività legate al mondo dei libri e della lettura.

Poi tantissimi eventi sul terriorio a carattere culturale e ricreativo, l’apertura della casa di comunità. E con un investimento di 100.000 euro, il Comune è riuscito ad ampliare i posti letto presso l’Rsa Residenza Amica, creando due nuove stanze, grazie anche ad un  accordo di programma con la regione Lombardia, è riuscito a rifare i campi da calcio da 11 e da 7 per favorire la pratica sportiva dei più giovani.

Domani il Comune ospiterà presso il Vis Nova Calcio della città, alle ore 11, il ministro per le disabilità Alessandra Locatelli per palare di inclusione, sport e sfide per una Giussano più vicina ai più deboli, ai giovani alla portata di tutti!   

Per l’occasione interverranno: oltre al sindaco Marco Citterio e l’assessore all’Istruzione, Cultura e Sport Sara Citterio, il consigliere comunale con delega allo sport Roberto Villa, il campione di paraciclismo oro a Rio 2024 Stefano Meroni e Sabrina Schillaci triatleta fondatrice di Race Across Limits.

Marco Citterio ha detto di sì alla richiesta delle forze politiche che compongono la coalizione del centrodestra locale, che lo sostiene, di volersi ricandidare a sindaco di Giussano. Lo ha annunciato la coalizione di centrodestra il 23 marzo scorso – Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega Lombarda Salvini – in un comunicato stampa congiunto, comunicando che sosterrà compattamente la ricandidatura del primo cittadino uscente giussanese, alle elezioni amministrative del prossimo 8/9 giugno.

Monterotondo (Lazio), muore d’infarto mentre soccorre un uomo in arresto cardiaco

E’ morto, mentre soccorreva un uomo in arresto cardiaco, Roberto Campigotto, 57 anni di Sacrofano, autista di un’ambulanza del 118. Di turno ieri pomeriggio, quando è arriva la chiamata con una richiesta di intervento a Monterotondo.

Sul posto i colleghi che hanno subito iniziato a praticare al paziente le manovre di rianimazione. Ed è in quel preciso istante che Roberto accusa il malore: le mani al petto, questa volta è lui a chiedere aiuto. Arrivano subito altre due ambulanze e il medico rianimatore dell’elisoccorso. Un infarto, è la diagnosi. La corsa disperata in ospedale, gli sforzi per ritrovare un battito di chi con lui ha condiviso centinaia di giornate di lavoro. Ma tutti i tentativi sono stati per lui, vani: durante il trasporto, Roberto è morto.

Formia, giovane donna trovata morta in una stanza di un motel, ferite di arma da taglio

Una donna di 25 anni è stata trovata morta nella stanza di un albergo a Formia, in provincia di Latina.  Era riversa sul letto dell’albergo distante solo pochi metri di distanza dalla stazione ferroviaria della località balneare del basso Lazio.

La polizia e il medico legale hanno repertato alcune ferite inferte alla gola, provocate da un coltello. Non si esclude nessuna ipotesi ma quella più accreditata, fino a quando non verrà eseguita l’autopsia è quella del suicidio. Nella stanza sarebbe stato trovato anche un biglietto d’addio. In corso gli accertamenti per capire la reale dinamica dei fatti.

Catania, muore incastrato tra la cabina e la porta dell’ascensore

 A Aci Sant’Antonio, in provincia di Catania, un manutentore di ascensori, Antonio Pistone, è morto dopo essere rimasto incastrato tra la cabina e la porta dell’elevatore.

Il corpo dell’operaio, di 31 anni, è stato liberato dai vigili del fuoco. I medici del 118 non hanno potuto far altro che constatarne il decesso. Una donna che era dentro la cabina dell’ascensore è stata soccorsa dal personale medico perché sotto shock per quanto è avvenuto. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri per le indagini del caso.

 Il tecnico era stato chiamato nel pomeriggio dopo che la donna era rimasta bloccata nella cabina fra un piano e l’altro.
ph credit da facebook

 

Monza e Brianza, in Questura 120 infermieri a lezione di difesa personale

Dopo l’esordio del primo corso di difesa personale dedicato ai medici, la Questura di Monza e della Brianza, nel pomeriggio del 17 aprile 2024, ha dato avvio ad un nuovo corso di difesa personale destinato agli infermieri iscritti all’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Milano-Lodi-Monza e Brianza.

Saranno ben 120 gli infermieri che parteciperanno alle lezioni tenute dall’Istruttore di Difesa Personale della Polizia di Stato Assistente Capo Coordinatore Danilo Bignone, già appartenente alle Fiamme Oro della Polizia di Stato, campione italiano assoluto di lotta, cintura nera di judo, allenatore di lotta e istruttore di arti marziali miste, in servizio presso la Questura di Monza e della Brianza, con la supervisione del Commissario Capo Alessandro Barone e l’ausilio dell’Assistente Capo Coordinatore CAVALLO Pietro.

Ogni mercoledì pomeriggio, gli infermieri potranno prendere parte alle sedute di allenamento, durante le quali apprenderanno semplici ma efficaci tecniche di difesa personale e soprattutto potranno cimentarsi nell’utilizzo delle stesse con gli istruttori e con i colleghi, imparando così a contrastare le aggressioni fisiche, garantendosi una maggiore autotutela e sicurezzapersonale.

Il percorso formativo verterà sull’insegnamento di alcune tecniche di difesa personale che possono risultare particolarmente utili per sottrarsi dalle più comuni aggressioni, in cui l’operatore sanitario potrebbe trovarsi nello svolgimento della sua professione, comprendendo anche l’utilizzo di alcune tecniche di de-escalation verbale.

Durante le lezioni verranno messe in scesa situazioni in cui l’aggressione potrebbe partire da uno strangolamento, con una presa al camice, con un bloccaggio delle mani, ma anche affrontando tecniche di contrasto fondamentali in caso di contatto corpo a corpo in uno scenario a terra.

Nella giornata di ieri il Questore della provincia di Monza e della Brianza Salvatore Barilaro ha accolto i primi venti infermieri facendogli i migliori auguri di buon allenamento.

ph credit poliziadistato

Monza, Polizia di Stato arresta autori di rapina a segiuto immediata richiesta di intervento

La Polizia di Stato alle ore 1.21 del 13 aprile ha ricevuto tramite il numero unico di emergenza la richiesta di intervento in via De Gradi a Monza in quanto veniva segnalato che un gruppo di ragazzi aveva subito una rapina da parte di un altro gruppo di ragazzi, presumibilmente di origine extracomunitaria.
Mentre gli equipaggi della Polizia di Stato raggiungevano il luogo dell’intervento, la Centrale Operativa  diramava la descrizione dettagliata dei presunti autori del reato fornita da uno degli amici degli  aggrediti. Uno degli aggressori aveva una felpa rossa priva di maniche ed occhiali, un secondo aggressore una felpa di colore nero e carnagione olivastra, più altro dell’altro, magro e con un piercing al volto, un terzo ragazzo con carnagione scura, alto 1,60 m, con capelli ricci con ciocche bionde ed una giovanissima ragazza con capelli lunghi biondi ed una gonna nera.
Un equipaggio della Polizia di Stato giunto sul posto dell’aggressione bloccava a circa 50 metri, all’intersezione tra via De Gradi e via Aliprandi, uno dei giovani descritti, precisamente quello con la felpa rossa, che a passo svelto si allontanava verso via Bergamo; mentre un altro dei ragazzi descritti, quello con la felpa nera, veniva intercettato già su via Bergamo dall’altro equipaggio mentre si allontanava da solo dopo essersi diviso dal gruppo.
Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che il gruppo di sei amici aggredito, tutti ventenni, aveva trascorso la serata in centro e mentre percorrevano via Bergamo, in direzione via De Gradi, uno dei componenti il gruppo veniva accerchiato da tre soggetti e percosso per sottrargli il cellulare ed il portafogli. Due componenti del gruppo di amici cercavano di aiutare il loro amico, ma venivano a loro volta spintonati
e percossi. Il tutto veniva interrotto grazie alla richiesta di intervento richiesta da una delle ragazze del gruppo di amici aggredito ed al tempestivo intervento degli equipaggi della Polizia.
I tre amici aggrediti, di cui uno vittima di rapina e gli altri due percossi a seguito del loro intervento a difesa del loro amico, sottoposti a visita medica presso il San Gerardo di Monza, solo due di essi, riportavano lesioni guaribili in 2 e 5 giorni.
I ragazzi fermati, autori delle percosse e della rapina in concorso, sono risultati essere, a seguito dell’identificazione, di nazionalità italiana e di origine sudamericana, entrambi residenti a Monza, con età di 18 e 20 anni. Inoltre, uno dei fermati faceva ritrovare il telefono cellulare ed i documenti del ragazzo rapinato, ma non il danaro, circa 15euro ed il portafogli, oltre a fornire informazioni sugli altri due, un ragazzo ed una ragazza minorenne, che avevano contribuito all’azione delittuosa.
I due ragazzi fermati nell’immediatezza del fatto sono stati tratti in arresto, avendo anche precedenti specifici proprio per rapina, per fatti commessi a inizio dell’anno 2024 e nel 2022, e sono stati tradotti  presso la Casa Circondariale di Monza e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Monza.
In merito agli altri due aggressori, un ragazzo ed una ragazza, sono in corso gli accertamenti necessari per il successivo deferimento all’Autorità Giudiziaria.
ph credit dal web

60 studenti scampati per un soffio al disastro della centrale: “Salvi grazie al cattivo odore”

Una sessantina di studenti di terza media sono vivi per miracolo, alla strage di Suviana. Si sono infatti salvati per soli pochi minuti prima che avvenisse la terribile esplosione.

E’ quanto ha raccontato la loro preside,  la dott. ssa Maria Maugeri delle scuole Muratori di Vignola.

Poco prima dell’esplosione, infatti, stavano visitando la centrale idroelettrica quando sono stati fatti uscire, un po’ prima da uno degli insegnanti che si era insospettito per il “cattivo odore” presente nella stazione idroelettrica.

“Sono andate in gita tre classi di terza alla centrale idroelettrica di Suviana, accompagnate da sei docenti – ha raccontato -. Altre tre classi di terza sarebbero dovute andare a fare la stessa gita oggi. Appena ho saputo dell’accaduto ho telefonato con il cuore in gola a un docente che stava accompagnando gli studenti. Ero terrorizzata mentre stavo chiamando, perché sapevo appunto che era prevista una visita alla centrale. Appena ho sentito il docente, ho tirato un sospiro di sollievo: i nostri studenti e i docenti erano tutti salvi. Ho appreso che stavano facendo merenda a circa un chilometro di distanza dalla centrale, dopo averla visitata. Sentendo però un cattivo odore mentre stavano mangiando, i docenti hanno deciso di fare spostare tutti gli studenti, anticipando la seconda tappa, che prevedeva la visita a Rocchetta Mattei”.

 

Morte dei due giovani carabinieri, donna al volante indagata per omicidio stradale

La Procura di Salerno ha addebitato il reato di omicidio stradale alla donna di 31 anni, Nancy Liliano, ritenuta responsabile dell’incidente avvenuto nel Salernitano e costato la vita a due giovani carabinieir, il maresciallo Francesco Pastore di 25 anni e l’appuntato scelto dell’arma Francesco Ferraro, di anni 27. Nel quale è rimasto anche ferito il maresciallo Paolo Volpe, attualmente ricoverato in ospedale. La donna alla guida del Suv che ha centrato in pieno la macchina dei tre giovani, sarebbe risultata positiva all’alcool test e cocaina, anche se quest’ultima positività deve essere ancora confermata da un controesame.

La stessa era una delle 15 persone che nel giugno del 2019, al culmine di un’indagine iniziata nel 2015, i carabinieri della Compagnia di Eboli (Salerno) notificarono misure cautelari, emesse dal gip su richiesta della Dda. Tra i reati contestati, a vario titolo, anche l’associazione a delinquere finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacentiNancy Lilliano decise di patteggiare la pena e venne condannata a tre anni di reclusione.

Prima di raggiungere la Puglia, regione d’origine di entrambi, i feretri dei due carabinieri sono giunti davanti alla stazione carabinieri di Campagna, dove le tante persone presenti hanno reso omaggio al maresciallo e all’appuntato con un lungo applauso e deponendo fasci di fiori. Presenti diversi esponenti delle istituzioni, tra cui il prefetto di Salerno, Francesco Esposito, il sindaco di Campagna, Biagio Luongo, e il comandante provinciale di Salerno dei carabinieri, Filippo Melchiorre. I funerali saranno celebrati oggi nei rispettivi comuni d’origine in Puglia.

ph credit dal web

 

A Misurina travolte dalla valanga 6 persone, una ragazza ferita

A Forcella della Neve, nell’area del lago di Misurina, sei persone sono state travolte da una valanga. Per fortuna illesi quasi tutti ad eccezione di una quattordicenne che, trascinata nel canale dalla massa nevosa, è poi stata salvata dai soccorritori della Guardia di Finanza di Auronzo, che si stavano casualmente addestrandosi poco distante dal posto del ritrovamento della povera ragazza.

Che, originaria della provincia di Udine, lamentava dolori forti alla schiena ed è stata subito portata in ospedale a Belluno per accertare la presenza di eventuali traumi alla colonna vertebrale.

I soccorritori hanno estratto dalla neve anche uno scialpinista straniero, rimasto a sua volta travolto dalla valanga, pur rimanendo illeso. Sul posto è intervenuta anche l’eliambulanza dell’Aiut Alpin Dolomites di Bolzano che ha recuperato il resto delle persone coinvolte nell’incidente.

Il presidente Luca Zaia ha espresso grande apprezzamento per il lavoro svolto dalle unità dei soccorsi intervenuti sul posto.

Questura di Monza e Brianza, 3 rimpatri per cittadini stranieri irregolari e con precedenti penali

Gli operatori della Polizia di Stato della Questura di Monza e della Brianza, nel corso della settimana, hanno eseguito tre rimpari di altrettanti cittadini stranieri irregolari e resisi responsabili di gravi reati.
In particolare, il 25 marzo scorso è stato rimpatriato, con accompagnamento alla frontiera di Milano Malpensa, un cittadino pakistano, di 40 anni, gravato da una segnalazione emessa dalle autorità francesi, quale cittadino al quale rifiutare l’ingresso ed il soggiorno nell’area Schengen, in quanto fermato in territorio francese mentre trasportava a bordo del proprio veicolo nove cittadini stranieri per farli entrare clandestinamente e ove veniva condannato a dieci anni di reclusione con il divieto di far rientro in Francia per cinque anni. Lo stesso tentava di regolarizzarsi in Italia asserendo di volersi ricongiungere con un fratello italiano residente però nel Regno Unito, motivo per cui l’istanza veniva rigettata e nei confronti dello straniero veniva emesso dal Prefetto di Monza un provvedimento di espulsione ed accompagnato alla frontiera di Milano Malpensa per il definitivo rimpatrio nel paese di origine.
Il 26 marzo è stato accompagnato in patria, da personale della Polizia di Stato della Questura di Monza e della Brianza, un cittadino marocchino 26enne, entrato in Italia irregolarmente nel 2017, che da subito si è reso responsabile di numerosi reati inerenti lo spaccio di sostanze stupefacenti e destinatario di vari provvedimenti di espulsioni mai ottemperati; da ultimo destinatario della misura dell’espulsione dallo Stato, emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Milano, quale sanzione alternativa alla detenzione in carcere, la stessa è stata eseguita da operatori della Polizia di Stato con accompagnamento, con personale di scorta della Polizia di Stato, direttamente in Marocco con un volo Air Maroc in partenza da Milano Malpensa per il suo definitivo allontanamento dal territorio nazionale.
Nella giornata di giovedì 28 marzo, un cittadino tunisino, di 30 anni, è stato dimesso dalla Casa Circondariale di Monza, dove stava scontando una pena per rapina aggravata. Il predetto sbarcato irregolarmente sulle coste siciliane nel 2018, si è reso responsabile nel 2021 di una rapina aggravata nei confronti di una donna all’interno della stazione ferroviaria di Desio ed è stato condannato a più di quattro anni di pena per rapina, lesioni personali, resistenza, violenza a P.U. e possesso di armi dal Tribunale di Monza. Una volta dimesso dal carcere è stato accompagnato dal personale dell’Arma dei Carabinieri di Desio presso l’Ufficio Immigrazione della Questura di Monza e della Brianza, dove vista la sua posizione irregolare sul territorio italiano il Questore ne disponeva il collocamento presso CPR di Milano, dove lo stesso è stato collocato da personale della Polizia di Stato della Questura di Monza e della Brianza e vi sarà trattenuto per il tempo strettamente necessario al definitivo allontanamento dal territorio nazionale, grazie al posto messo a disposizione dalla Direzione Centrale per l’Immigrazione.
ph credit Questura di Monza e della Brianza