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Monza, Polizia di Stato arresta autori di rapina a segiuto immediata richiesta di intervento

La Polizia di Stato alle ore 1.21 del 13 aprile ha ricevuto tramite il numero unico di emergenza la richiesta di intervento in via De Gradi a Monza in quanto veniva segnalato che un gruppo di ragazzi aveva subito una rapina da parte di un altro gruppo di ragazzi, presumibilmente di origine extracomunitaria.
Mentre gli equipaggi della Polizia di Stato raggiungevano il luogo dell’intervento, la Centrale Operativa  diramava la descrizione dettagliata dei presunti autori del reato fornita da uno degli amici degli  aggrediti. Uno degli aggressori aveva una felpa rossa priva di maniche ed occhiali, un secondo aggressore una felpa di colore nero e carnagione olivastra, più altro dell’altro, magro e con un piercing al volto, un terzo ragazzo con carnagione scura, alto 1,60 m, con capelli ricci con ciocche bionde ed una giovanissima ragazza con capelli lunghi biondi ed una gonna nera.
Un equipaggio della Polizia di Stato giunto sul posto dell’aggressione bloccava a circa 50 metri, all’intersezione tra via De Gradi e via Aliprandi, uno dei giovani descritti, precisamente quello con la felpa rossa, che a passo svelto si allontanava verso via Bergamo; mentre un altro dei ragazzi descritti, quello con la felpa nera, veniva intercettato già su via Bergamo dall’altro equipaggio mentre si allontanava da solo dopo essersi diviso dal gruppo.
Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che il gruppo di sei amici aggredito, tutti ventenni, aveva trascorso la serata in centro e mentre percorrevano via Bergamo, in direzione via De Gradi, uno dei componenti il gruppo veniva accerchiato da tre soggetti e percosso per sottrargli il cellulare ed il portafogli. Due componenti del gruppo di amici cercavano di aiutare il loro amico, ma venivano a loro volta spintonati
e percossi. Il tutto veniva interrotto grazie alla richiesta di intervento richiesta da una delle ragazze del gruppo di amici aggredito ed al tempestivo intervento degli equipaggi della Polizia.
I tre amici aggrediti, di cui uno vittima di rapina e gli altri due percossi a seguito del loro intervento a difesa del loro amico, sottoposti a visita medica presso il San Gerardo di Monza, solo due di essi, riportavano lesioni guaribili in 2 e 5 giorni.
I ragazzi fermati, autori delle percosse e della rapina in concorso, sono risultati essere, a seguito dell’identificazione, di nazionalità italiana e di origine sudamericana, entrambi residenti a Monza, con età di 18 e 20 anni. Inoltre, uno dei fermati faceva ritrovare il telefono cellulare ed i documenti del ragazzo rapinato, ma non il danaro, circa 15euro ed il portafogli, oltre a fornire informazioni sugli altri due, un ragazzo ed una ragazza minorenne, che avevano contribuito all’azione delittuosa.
I due ragazzi fermati nell’immediatezza del fatto sono stati tratti in arresto, avendo anche precedenti specifici proprio per rapina, per fatti commessi a inizio dell’anno 2024 e nel 2022, e sono stati tradotti  presso la Casa Circondariale di Monza e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Monza.
In merito agli altri due aggressori, un ragazzo ed una ragazza, sono in corso gli accertamenti necessari per il successivo deferimento all’Autorità Giudiziaria.
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Milano: rapine al cimitero. Banda armata con divise forze dell’ordine: 12 arresti

A Milano 12 persone, di età compresa tra i 40 e i 67 anni, sono state arrestate per detenzione di armi e munizionamento, detenzione e ricettazione di divise delle forze dell’ordine di provenienza illecita, detenzione di sostanze stupefacenti.

Le indagini condotte dalla Squadra mobile, partite dopo una rapina in un laboratorio orafo a novembre del 2021, hanno portato gli agenti ad individuare un appartamento utilizzato da un gruppo criminale per occultare armi, munizioni, uniformi delle forze dell’ordine e quant’altro necessario per portare al termine azioni criminose. Sempre presso lo stesso luogo è stato rinvenuto anche un kg di cocaina, suddiviso in buste, alcune divise ed un distintivo della guardia di finanza, nonché divise di corrieri espressi.

Il gruppo arrestato dalla Squadra Mobile di Milano per il possesso di armi utilizzate per rapine (una a un orafo aveva portato a un bottino di oltre un milione di euro) si era riunito a progettare altri colpi all’interno del cimitero Monumentale di Milano. Durante i servizi di pedinamento eseguiti dagli agenti della mobile milanese, “all’interno del Cimitero Monumentale è stato individuato il gruppo criminoso, riconoscendo fin da subito le fattezze e le movenze di alcuni soggetti” che erano “raggruppati tra le tombe, in modo tale da non poter essere raggiunti da nessuno, punto strategicamente scelto per poter parlare in modo tale da non essere ascoltati”, si legge nell’ordinanza di custodia cautelare.

 

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Per un cittadino su 4 il luogo in cui vive non รจ sicuro

Secondo un’indagine condotta da Eurispes, in collaborazione con il dipartimento della pubblica sicurezza e la direzione centrale della polizia criminale, emergerebbe che un cittadino su quattro (26,6%) ritiene di non essere al sicuro nel luogo in cui abita: questo accade con più frequenza al Sud (30,5%) e nelle Isole (38,4%). Fra i crimini che più preoccupano gli italiani sul piano della sicurezza, sono il furto in abitazione (26,6%), l’aggressione fisica (17,7%) e la paura di subire uno scippo (11,1%).

Il furto di dati personali su internet preoccupa il 9,9% dei cittadini, mentre raggiungono percentuali intorno al 7% la truffa, il furto sull’auto in sosta e la rapina.

Il 4,8% ha paura di subire una violenza sessuale e il 2,9% di subire altri reati.

E per questo un italiano su quattro (27,1%) affermerebbe che acquisterebbe un’arma per l’autodifesa personale, il 72,9%, al contrario, invece no.