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Monterotondo (Lazio), muore d’infarto mentre soccorre un uomo in arresto cardiaco

E’ morto, mentre soccorreva un uomo in arresto cardiaco, Roberto Campigotto, 57 anni di Sacrofano, autista di un’ambulanza del 118. Di turno ieri pomeriggio, quando è arriva la chiamata con una richiesta di intervento a Monterotondo.

Sul posto i colleghi che hanno subito iniziato a praticare al paziente le manovre di rianimazione. Ed è in quel preciso istante che Roberto accusa il malore: le mani al petto, questa volta è lui a chiedere aiuto. Arrivano subito altre due ambulanze e il medico rianimatore dell’elisoccorso. Un infarto, è la diagnosi. La corsa disperata in ospedale, gli sforzi per ritrovare un battito di chi con lui ha condiviso centinaia di giornate di lavoro. Ma tutti i tentativi sono stati per lui, vani: durante il trasporto, Roberto è morto.

Palombara Sabina, bambino di 8 anni muore risucchiato dallo scarico delle terme

Una tragedia si è consumata ieri pomeriggio alle Terme di Cretone a Palombara Sabina. Un bambino di 8 anni è caduto in una delle vasche termali, mentre era in corso un’attività di pulizia e di svuotamento di una vasca.

E’ servito l’intervento dei vigili del fuoco per recuperare il corpo senza vita del ragazzo.

Alcune delle persone che erano nella struttura, hanno tentato invano, di raggiungerlo e di salvarlo, rischiando a loro volta, di essere risucchiate.

Delle indagini si occupano i Carabinieri del posto, che dovranno anche stabilire, come mai, si erano iniziate le attività di pulizia e manutenzione, nonostante ci fossero ancora degli ospiti all’interno della struttura.

La Procura di Tivoli dovrà ora far luce sulla vicenda anche a seguito della relazione stilata sull’incidente.

Il piccolo era con i genitori nell’impianto termale. Il papà e la mamma sono sotto shock e non riescono neanche a raccontare quanto è avvenuto.

Assente la griglia protettiva del bocchettone che ha risucchiato il bambino.

Primo nido di tartaruga marina del 2023, trovato nel Lazio

“Primo nido della stagione nel Lazio. Dopo quelli in Campania delle scorse settimane e quello dell’Elba in Toscana di qualche giorno fa, anche nel Lazio le tartarughe cominciano a nidificare” si legge su ParchiLazio.it: “Già martedì 13 giugno, in mattinata, una tartaruga era uscita dal mare a San Felice Circeo ma non aveva deposto le uova.

A poca distanza da lì, nel pomeriggio di giovedì 15, venivano segnalate evidenti tracce; i ricercatori di TartaLazio sono giunti sul luogo e, dopo una ricerca non facile hanno rintracciato e messo in sicurezza il nido.

Il quale, contiene oltre 140 uova, il più grande mai registrato nel Lazio. La schiusa potrebbe avvenire già nella prima metà di agosto.

Caso Bikinioff, stop dal garante dell’Infanzia del Lazio

Roma, è per ora, la capitale di Bikinioff, l’app che spopola tra gli adolescenti e che permette di “spogliare” compagne di classe attraverso modifiche delle foto e diffonderle poi via chat. Ventisette le segnalazioni due i 14enni indagati per produzione di materiale pedopornografico. Il fenomeno è diffuso nelle scuole, soprattutto medie, è intervenuto anche il garante dell’Infanzia della Regione Lazio Monica Sansoni.

“Non è una ragazzata – afferma a Repubblica. – Riceviamo almeno due segnalazioni a settimana su vari modi di creare immagini pornografiche”. E continuando comunica: “Ho organizzato incontri formativi nelle scuole, nelle parrocchie, nei gruppi sportivi, con il progetto ‘Genitori al centro, missione adolescenza’: gli adulti non hanno la giusta preparazione sul mondo virtuale che i loro figli frequentano”. Il secondo passo sarà fatto verso la formazione dei ragazzi stessi.

Emergenza cinghiali Roma e Peste suina

Zona infetta provvisoria, misure urgenti, zona da dover attenzionare: l’ordinanza della Regione Lazio, firmata dal presidente Nicola Zingaretti, per contenere e contrastare la peste suina a Roma.

In questa “zona rossa” si provvederà ad una sorveglianza rafforzata dei cinghiali, al campionamento e analisi di eventuali carcasse e al loro smaltimento in sicurezza. La zona sarà indicata da cartelli e sarà vietato dare cibo agli animali, fare pic nic, organizzare eventi.

L’ordinanza nel Lazio è stata varata dopo la scoperta di un caso nel parco dell’Insugherata.

Cosa prevede l’ordinanza – Secondo le disposizioni regionali il comune di Roma dovrà quindi provvedere a recintare i cassonetti dei rifiuti, al fine di inibirne l’accesso ai cinghiali.

ph crediti lastampa.it

Allarme incendi nel Lazio, Zingaretti firma lo stato di calamità fino al prossimo 30 settembre

E’ allarme incendi anche nel Lazio.

Il  presidente di  Regione Nicola Zingaretti ha firmato oggi la dichiarazione dello stato calamità naturale per la  “grave recrudescenza degli incendi di questi ultimi giorni”, si legge in una nota. Il provvedimento durerà fino al prossimo 30 settembre.

Stando ai dati diffusi dalla Regione, dal 2 agosto sono stati gestiti dalla sala operativa regionale, ben 600 incendi, in soli 10 giorni, oltre 320 ore di volo degli elicotteri regionali e circa 1.200 interventi del volontariato di protezione civile specializzato nell’attività antincendio.

Ultimo, in ordine di tempo, è il maxi rogo di Tivoli, ormai attivo dal 12 agosto scorso. Senza  dimenticare anche gli incendi di Morlupo, Borghesiana, Tor Vergata, Morena, Colle degli Abeti, e Fiano Romano.

Roma, emergenza rifiuti

Situazione insostenibile a Roma a causa dei rifiuti. La Capitale e la regione sono usciti dal tavolo con il Governo con un nulla di fatto, ma con la consapevolezza che Roma potrebbe essere sommersa dall’immondizia anche prima del 30 giugno.

La discarica di Sogliano Ambiente in Emilia Romagna potrebbe infatti smettere di funzionare come prima.

Ricevere gli scarti di Roma a partire già dal prossimo 15 giugno e non da fine mese, con effetti immediati per l’igiene urbana.

Ma c’è di più… Le discariche di Viterbo e Civitavecchia, quelle che nel Lazio ricevono i rifiuti da Roma, potrebbero, proprio per colpa della Capitale vedere esauriti gli spazi rispettivamente entro sei e un mese. Da qui l’allarme che dalla città di Roma si estenderebbe all’intera regione che a quel punto non avrebbe più sfoghi, dove andare a buttare la propria immondizia.

Passaporto vaccinale per la palestra o il ristorante

Roma le persone dotate del passaporto vaccinale potrebbero tornare a cena nei ristoranti e nelle palestre. E a partire da oggi, oltre 200.000 persone che hanno ricevuto la seconda dose del vaccino potranno scaricare l’attestato dal sito della regione Lazio.

Dall’assessore alle Attività produttive del Campidoglio, Andrea Coia, arriva la proposta di permettere a queste persone qualche libertà in più rispetto a tutte le altre non ancora vaccinate. Andando a risollevare i settori maggiormente colpiti dalla pandemia, che durante le varie chiusure sono stati fortemente penalizzati. In quanto costretti ad abbassare le saracinesche.