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Dopo un anno di indagini e accertamenti, in Trentino un uomo è stato rinviato a giudizio per l’omicidio della convivente.

La donna, 47 anni, era stata trovata in strada in fin di vita, in quella che alle prime, sembrava a tutti gli effetti essere una caduta da un terzo piano di uno stabile in via Fiume a Riva del Garda ed era morta qualche ora dopo all’ospedale di Trento per la gravità delle lesioni riportate.

Ora un filmato recuperato dagli investigatori, comprensivo di audio, incastrerebbe l’uomo. Che al momento della caduta della donna, era nell’appartamento, raccontando alla Polizia, dettagli e particolari sin dall’inizio contraddittori, tanto da spingere gli investigatori ad approfondire.

Ebbene, nel video, si percepiscono, anche se non in modo chiaro, le voci di due persone nei secondi immediatamente precedenti alla caduta della donna. Il materiale è stato inviato al Servizio della Polizia Scientifica di Roma, dove i tecnici della Polizia di Stato hanno “ripulito” il segnale audio eliminando il rumore di fondo. Si è così scoperto che nei momenti immediatamente precedenti alla caduta la donna ed il suo convivente stavano violentemente litigando. Le investigazioni, coordinate dalla Procura della Repubblica di Rovereto, sono poi proseguite, con l’ausilio di periti nominati dal tribunale, permettendo di acquisire ulteriori dettagli in merito ed indizi a carico dell’uomo confutando la sua ricostruzione iniziale.