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Un bambino di terza elementare sarebbe rimasto solo in classe con l’insegnante per la contemporanea assenza di tutti i suoi compagni in una scuola di Rende, nella provincia di Cosenza.

Sulla vicenda, che è avvenuta lo scorso 18 novembre, la dirigente e un’ insegnante dell’Istituto sono state sentite dagli agenti della Questura di Cosenza, specializzati in fatti riguardanti i minori.

Anche il Ministero dell’Istruzione e del Merito è intervenuto sul caso, comunicando che il ministro Valditara ha preso contatto con il Direttore scolastico per la Calabria Antonella Iunti per effettuare tutte le verifiche e ricevere precise informazioni in merito, in modo tale, da poter valutare eventuali provvedimenti da prendere sulla base di quanto accaduto.

Il piccolo pare che fosse in quella classe da appena due giorni, dopo essere stato trasferito da un’altra sezione del medesimo istituto scolastico.

L’assenza di massa dei compagni di scuola sarebbe stata una forma di protesta da parte dei genitori degli altri bambini nei confronti della dirigente scolastica a seguito del trasferimento del piccolo, considerato iperattivo, nella loro classe.

A farne le spese, però, il bambino che, tornato a casa, avrebbe raccontato tutto alla sua mamma, addebitando l’assenza dei compagni all’influenza. La madre, però, non ha creduto a ciò che il figlio nella sua innocenza le aveva detto e, dopo una rapida indagine, ha deciso di rivolgersi alle autorità, in primo luogo inviando un esposto alla Procura dei minorenni di Catanzaro.

Inoltre ha informato dell’accaduto il garante per l’Infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria Antonio Marziale. Quest’ultimo ha immediatamente richiesto una verifica agli uffici ed è in attesa della documentazione.

“Mio figlio emarginato in classe”, denuncia la mamma del piccolo ai microfoni della Tgr Calabria.