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La salma di Alessandro Parini, l’avvocato romano morto nell’attentato a Tel Aviv, “dovrebbe rientrare nei prossimi giorni in Italia”. Lo ha annunciato il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, sottolineando anche la “vicinanza del governo” alla famiglia e ricordando di aver “parlato a lungo con il padre. Tajani ha quindi fatto sapere che uno dei due italiani rimasti feriti, fortunatamente in modo non grave, potrebbe essere dimesso nelle prossime ore, mentre per l’altro sarebbero necessari alcuni giorni di degenza.

Il ministro degli Esteri israeliano, Eli Cohen, da parte sua ha espresso tramite Twitter vicinanza al popolo italiano e alla famiglia dell’avvocato ucciso nell’attacco terroristico che era lì in vacanza. “Le nostre condoglianze alla famiglia e agli amici di Alessanadro Parini, il cittadino italiano assassinato nell’attentato a Tel Aviv, così come al governo e a tutto il popolo italiano. Il terrorismo omicida è nemico di tutti noi. Auguro ai feriti una pronta guarigione”.

Chi era Alessandro Parini?

Laureatosi nel 2011 alla Luiss di Roma con il massimo dei voti, dal 2014 esercitava la professione di avvocato e aveva trovato lavoro nello studio Police &Partners. Appassionato di viaggi, era già stato in Medio Oriente. In Israele era arrivato da poche ore, e con gli amici stava passeggiando sul lungomare di Tel Aviv quando è stato ucciso dall’attentatore che a bordo di un auto ha sparato sulla folla e tentato di travolgere i passanti.