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Hamas avrebbe pianificato da almeno due anni l’attacco a Israele del 7 ottobre scorso, comunicando in segreto dai tunnel sotterranei. Per due anni infatti, il gruppo armato palestinese avrebbe progettato l’offensiva utilizzando una rete telefonica fissa presente sotto Gaza. Secondo le informazioni di intelligence condivise da Israele agli Stati Uniti d’America, una piccola cellula di Hamas è stata in grado di trasmettere messaggi senza essere tracciata dai servizi segreti, incluso il via libera per l’attacco. Prediligevano riunioni di persona e telefoni cablati, senza mai usare cellulari e computer, in una sorta di “spionaggio vecchio stile”.

Hamas ha dichiarato nel 2021 di aver costruito 500 chilometri di gallerie, spendendo cifre altissime per la realizzazione dell’opera.

“È una rete enorme e molto intricata di tunnel su un pezzo di territorio piuttosto piccolo”, ha detto a Cnn Daphne Richemond-Barak, professoressa all’Università Reichaman di Israele ed esperta di guerre sotterranee. Restano dubbi sulla loro costruzione, in quanto Gaza non sarebbe in possesso di macchinari adatti a questo tipo di lavoro. Secondo gli esperti, i miliziani avrebbero utilizzato strumenti primitivi per scavare le gallerie, avvalendosi della rete elettrica e rinforzando le pareti con il cemento.

foto crediti wikipedia