Dopo le aperture della Germania di qualche settimana fa, ora l’Unione Europea intera dice sì ad un price cap, un tetto massimo al prezzo del gas che il Vecchio Continente acquista dalla Russia, in attesa di smarcarsi da Mosca entro un paio d’anni.
La Commissione Europea, dopo un agosto con i prezzi del gas alle stelle e alla mercé degli annunci del Cremlino, mette sul tavolo cinque misure a breve termine per contenere le conseguenze del caro energia per famiglie e imprese europee. E si parlerebbe anche di strategia di diversificazione degli approvvigionamenti, rivolgendosi a “fornitori affidabili” come nel caso di Usa, Norvegia, Azerbaigian, Algeria, Egitto e Israele, come ha sottolineato anche la von der Leyen, se è vero che l’Ue importa oggi solo il “9%” del gas naturale dalla Russia, contro il “40%” prima dell’aggressione all’Ucraina. Ciò malgrado, sottolinea la Commissione, la sospensione “deliberata” delle consegne di gas attraverso le principali pipeline, che colpiscono particolarmente “13 Stati”, e l’arresto “ingiustificato” delle consegne tramite il gasdotto transbaltico Nord Stream 1 “indicano uno scenario di totale interruzione delle forniture russe”. Per affrontare questo scenario, sottolinea la Commissione, è “indispensabile” che gli Stati agiscano “in uno spirito di solidarietà”.
Quanto al tetto, le proposte Ue saranno suddivise in diversi punti (risparmio intelligente, tetto ai ricavi, tetto agli extra-profitti, sostegno alle utilities e, appunto, tetto al prezzo del gas russo). “Proporremo un tetto al gas russo – ha detto von der Leyen -. Sappiamo tutti che le nostre sanzioni stanno mordendo in profondità l’economia russa, ma l’impatto è parzialmente attutito dai ricavi provenienti dai combustibili fossili. L’obiettivo è tagliare i ricavi per la Russia, che Putin usa per finanziare la sua atroce guerra in Ucraina. L’Unione Europea sta affrontando una situazione straordinaria, non solo perché la Russia è un fornitore inaffidabile, ma anche perché sta manipolando attivamente il mercato del gas. Sono profondamente convinta che con la nostra unità e la nostra solidarietà prevarremo. Negli ultimi sei mesi, aggiunge, abbiamo aumentato molto la nostra preparazione e abbiamo indebolito la presa che la Russia ha sul nostro continente. Stoccando congiuntamente il gas, abbiamo raggiunto l’82% nel livello di riempimento dei serbatoi”.
E bastato l’annuncio perché il prezzo del gas registri in ulteriore calo in avvio alla Borsa di Amsterdam: si porta sotto la soglia dei 200 euro al MEGAWATTORA, a 197 euro, rispetto ai 213 euro della precedente chiusura (-7,5%).
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