Pesaro, “Lei ha un tumore”: ma scopre che il referto era di un’altra persona
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Venerdì mattina, a Pesaro, un uomo di 43 anni è andato a ritirare le analisi in ospedale, trascorrndo una mezz’ora da incubo. All’uomo, che il mese passato, aveva avuto un’infezione polmore che ha richiesto una serie di accertamenti, l’addetta alla distribuzione dei referti ha detto di fermarsi perché la diagnosi era, purtroppo, terribile. “Lei ha un tumore avanzato al polmone”, si è sentito dire il 43enne, che ha subito avvertito la sua famiglia. Tuttavia, dopo il forte shock, l’uomo ha controllato il referto e si è reso conto che c’erano delle incongruenze per poi scoprire che le analisi non erano le sue. A darne notizia è il Resto del Carlino.

L’uomo si è accorto che, nonostante il nome riportato sul referto fosse il suo, in realtà, alcuni dati non corrispondevano, tra questi la data di nascita. Si è quindi recato dall’addetta alla distribuzione dei referti per farglielo notare e, in effetti, si è scoperto che quelle analisi appartenevano a un’altra persona.

Dopo l’iniziale felicità, all’uomo e ai parenti questa cosa ha fatto porgere un’importante domanda: “Possibile che la diagnosi di un tumore venga comunicata così, durante la distribuzione dei referti?”.

ph credit pixabay