A Mosca si è tenuta questa mattina la parata in occasione del Giorno della Vittoria in ricordo della fine della Seconda Guerra mondiale. La parata aerea, invece, a causa “condizioni meteo” avverse, non è stata più tenuta.
Lo ha annunciato l’addetto stampa del presidente russo, Dmitri Peskov, citato dalle agenzie russe.
Il presidente russo Vladimir Putin ha aperto la celebrazione con questo discorso: “Compagni ufficiali, sottoufficiali, compagni, generali e ammiragli, mi congratulo con voi per il 77esimo anniversario della grande vittoria.
Anche ora in questi giorni voi combattete per la nostra gente nel Donbass, per la sicurezza della nostra patria. La Russia è sempre stata favorevole alla creazione di un sistema indivisibile per la sicurezza, ma la Nato non ha voluto ascoltarci. L’aggressione nelle nostre terre storiche della Crimea è stata una minaccia ai nostri confini, inammissibile per noi. Il pericolo è cresciuto ogni giorno, il nostro è stato un atto preventivo, una decisione necessaria e assolutamente giusta”. Una delegazione di veterani americani della Seconda guerra mondiale “avrebbe voluto venire a Mosca per partecipare alle celebrazioni per la sconfitta del nazismo, ma è stato loro vietato” di farlo”. “L’orrore di una guerra globale non si deve ripetere” ha detto Putin, sottolineando che con l’attacco all’Ucraina Mosca ha risposto ad “una minaccia diretta vicino ai confini russi”, perché “un attacco era stato preparato, anche alla Crimea”.
Da parte sua il presidente ucraino Vpòpdymir Zelensky nel video di oltre 5 minuti, girato in Occasione sempre della giornata della Vittoria sul Nazismo ha dichiarato “Solo un pazzo può sperare di ripetere 2194 giorni di guerra” della Seconda guerra mondiale: “colui che sta ripetendo oggi gli orribili crimini del regime di Hitler, seguendo la filosofia dei nazisti e replicando tutto quello che hanno fatto. E’ condannato. Perché è stato maledetto da milioni di antenati quando ha cominciato ad imitare il loro assassino. E allora perderà tutto”.
Zelensky appare nel video mentre cammina nel centro di Kiev, senza mai nominare direttamente il presidente russo Vladimir Putin.
Zelensky chiede al G7 che si è riunito oggi che russi si ritirino “da tutta l’Ucraina” e i leader riaffermano che Putin “non deve vincere” perché “ha violato l’ordine internazionale basato sulle regole, in particolare la Carta delle nazioni Unite, concepita dopo la Seconda Guerra Mondiale per risparmiare alle successive generazioni la piaga della guerra”. Occidente e Giappone si impegnano a mettere al bando il petrolio russo, sebbene con gradualità, e si preparano ulteriori sanzioni, dal Regno Unito anche nei confronti della Bielorussia. Ieri a Kiev Joe Biden e Justin Trudeau, hanno promesso altri 40 milioni di dollari di aiuti militari.
Colloquio telefonico tra la presidente ucraino e la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen. La quale ha dichiarato in un tweet “Nella giornata dell’Europa abbiamo parlato del supporto dell’Ue al percorso europeo dell’Ucraina. Non vediamo l’ora di ricevere le risposte al questionario per la candidatura a membro dell’Ue. La Commissione punta a dare il suo parere a giugno”.
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