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Incendi Sicilia, vivo il pilota di un elicottero disperso nel Siracusano

E’ stato ritrovato vivo il pilota di un elicottero antincendio del Corpo Forestale della Regione Siciliana di cui si erano perse le tracce mentre era impegnato nelle operazioni di spegnimento di un rogo nella riserva di Pantalica, nel Siracusano. A darne notizia la Regione Sicilia.

Vigili del fuoco: “sono 4mila gli interventi in tre giorni tra roghi e maltempo”.

Sono stati tre giorni davvero complicati per tutto il Sud Italia e in particolar modo per la Sicilia che per 72 ore di fila ha bruciato ininterrottamente. Il meteo è tornato finalmente favorevole dopo giorni di caldo intenso oltre i 40 gradi.

La protezione civile regionale ha fatto una prima stima dei danni causati dagli incendi in Sicilia. Secondo il report pubblicato dalla guardia forestale, i roghi sarebbero stati ben 338, con addirittura 693 ettari di superficie boscata bruciata (quella non boscata è di circa 3 mila ettari). In termini economici, sommando le cifre quantificate dagli Ispettorati provinciali dell’Agricoltura e le stime della protezione civile, emerge che i danni stimati sarebbero di circa 260 milioni di euro.

foto crediti vigilidelfuoco

Sicilia, coppia con neonato resta bloccata con l’auto sull’Etna innevato: salvati

Una coppia, con un bimbo di appena cinque mesi, è rimasta bloccata sul versante sud dell’Etna. In soccorso della famiglia sono intervenuti i tecnici del Soccorso alpino e speleologico siciliano, allertati da una guida vulcanologica.

I due, lui toscano e lei siciliana, insieme al figlio neonato si erano avventurati a bordo della loro autovettura lungo la strada che, dal rifugio Ariel, conduce verso Contrada Milia, in territorio del comune di Ragalna (Catania). Probabilmente sono stati tratti in inganno dal navigatore, ritrovatandosi in un punto in cui lo spessore e le condizioni del manto nevoso sull’asfalto non erano delle migliori, tanto da impedirne il proseguire e il ritornare.

Poi grazie alle squadre del Soccorso Alpino siciliano già presenti in zona per attività addestrative, sono stati indivisuati, e rapidamente messi in salvo, fuori dalla zona impervia fino al rifugio Ariel. Per fortuna, genitori e bimbo, sebbene provati e spaventati per l’accaduto, stanno bene.

Maltempo in Sicilia, travolta da ciclone mediterraneo

Sono decine di milioni di euro i danni provocati dal maltempo che negli ultimi due giorni in Sicilia, nelle provincie di Ragusa, Siracusa, Catania e Messina. Abitazioni, edifici pubblici, campagne allagati, decine di sfollati, fiumi straripati, intere zone rimaste senza luce, e ancora mareggiate e fiumi esondati. Ingenti i danni allʼagricoltura.

L’origine della violenta ondata di maltempo, spiegano da 3bmeteo, è dovuta al ciclone mediterraneo che ha travolto l’isola.

Il mare poco a sud della costa agrigentina. Il ciclone mediterraneo ha innescato una tempestosa con onde altissime, arrivate sin sopra alle abitazioni sul versante ionico.

Wwf lancia un appello: “I boschi dell’Etna invasi da auto e motociclette”

Il Wwf Sicilia lancia una richiesta di aiuto per boschi siciliani dell’Etna, dove “zone protette sono devastate da mezzi di ogni genere, a due o a quattro ruote”.

L’associazione ambientalista denuncia infatti “le condizioni in cui si trovano i boschi del Parco dell’Etna” e avverte: “A rischio la loro biodiversità”. Secondo la segnalazione, “vetture entrano nei sentieri e in pieno bosco, nonostante i divieti di legge, tracciando veri e propri solchi, distruggendo preziosi habitat naturali”.

Inoltre la presenza di rombanti motori a tutto gas produce un inquinamento acustico di grande impatto per gli animali abitanti il bosco stesso”, dice Pietro Ciulla, delegato del Wwf Italia per la Sicilia.

“Come più volte evidenziato e segnalato, un bene naturale così prezioso e unico come il Parco dell’Etna, giorno dopo giorno, sta diventando un grande parco divertimenti, privo di ogni regola e senza alcun controllo”, lamenta. “Lo stesso dicasi per altri Parchi e zone naturali formalmente protette della Sicilia. Facciamo appello al governo regionale, perché possa essere ripristinata un’azione di contrasto all’illegalità diffusa, attraverso una ferma repressione e l’attivazione di canali di controllo che impediscano l’esercizio di pratiche vietate in qualsiasi Parco degno di tale nome”, sottolinea l’associazione a difesa dell’ambiente e degli animali siciliani.

foto crediti etnalife

Sicilia: governatore Musumeci, ritira la propria candidatura

Il governatore della Sicilia Nello Musumeci scrive sul proprio profilo Facebook, comunicando il ritiro della sua candidatura alle regionali del 25 settembre, sostenuta da FdI, ma ostacolata dagli altri partiti di centrodestra.

“Basta con questo interminabile mercato nero dei nomi.
Cercatevi un candidato che risponda alle vostre esigenze.
Mi rendo conto di essere un presidente scomodo. Ringrazio di vero cuore Giorgia Meloni e Ignazio La Russa per il convinto e tenace sostegno datomi. Torno a fare il militante”.

“Abbiamo sempre difeso l’unità del centrodestra e continueremo a farlo, anche in Sicilia, dove il candidato migliore per noi rimane Nello Musumeci. Una cosa, però, non ci si può chiedere: sostenere un candidato che saliva sulla Sea Watch con il Pd”. Così Giorgia Meloni, sul suo profilo Twitter.

Poche ore prima la nota di Miccichè che ha ringraziato il leader siciliano del Carroccio Nino Minardo “per la disponibilità mostrata nei confronti di un candidato di Forza Italia alla presidenza della Regione Siciliana che ci consente di uscire dall’impasse”. Per Miccichè “la Lega si è dimostrata un partito sensibile nei confronti dell’intera coalizione. Un grazie a Matteo Salvini e a Silvio Berlusconi – ha aggiunto il coordinatore siciliano degli azzurri – che si sono adoperati per trovare la soluzione. Speriamo che anche gli altri alleati della coalizione dimostrino lo stesso spirito di collaborazione. La nostra candidata Stefania Prestigiacomo è la persona migliore per sfidare i mille problemi atavici di questa Regione e per gestire con intelligenza ed equilibrio i rapporti con tutti i partiti dell’alleanza”.

ph crediti palermotoday

Incendi, due morti in Calabria uno in Sicilia

 

Le fiamme hanno divorato ettari di bosco in Calabria, Sicilia, Sardegna e Campania, facendo tre morti, due in Calabria e una in Sicilia.

Trentadue le richieste di intervento aereo ricevute da parte del Centro Operativo Aereo Unificato del Dipartimento della Protezione Civile, solo oggi, 10 in  Calabria, 9 in Sicilia, 4 in Sardegna, 4 in  Basilicata, 2 in  Campania e nel Lazio, una in Puglia.

La Giunta regionale della Calabria, su proposta del presidente Nino Spirlì, ha deliberato la richiesta al Governo di dichiarazione dello stato di emergenza “in relazione agli eventi calamitosi derivanti dalla diffusione di incendi boschivi che stanno interessando il territorio della Calabria”. Nella delibera si dà anche atto che “si procederà, con successivi atti, alla quantificazione dei danni derivanti dagli eventi, a seguito di apposita ricognizione che verrà effettuata nei Comuni interessati”.