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Incendi in Piemonte, foehn non da’ tregua in Val di Susa

Il foehn continua a non dare tregua zone piemontesi, e così da oltre 24 ore incendi da domare sulle basse valli di Lanzo e di Susa.

Dopo la lunga giornata di ieri, anche questa ultima notte è stata di intenso lavoro per i vigili del fuoco, alle prese con le fiamme che si sono sviluppate sulla montagna in prossimità dell’abitato di Condove, in provincia di Torino. Il fronte è stato particolarmente aggressivo verso le borgate di Camporossetto e Oldani. Le operazioni di spegnimento sono state ostacolate dal vento.

Poi alle ore 7 di questa mattina di 24 dicembre Vigilia del Santo Natale è stata effettuata una ricognizione con idroni per preparare gli interventi con lancio d’acqua dei Canadair e dell’elicottero Erikson.

Le temperature con valori termici tipici delle notti di inizio estate registrate alle 21:20 in tutta la zona pedemontana del Torinese e del Cuneese, che ancora oggi sui 20 gradi, hanno reso ancora tutto più difficile. E sempre nella giornata di ieri l’Arpa aveva rilevato una temperatura massima di 24.6 gradi a Pinerolo (Torino), 24.5 a Villafranca Pellice, 23.2 a Cuneo, 23 a Rivoli (Torino), 22.8 a Rodello e Belvedere Langhe, nel Cuneese. Nel centro di Torino, nella stazione meteo installata in via della Consolata, il termometro segnava oltre 19°.

Nella notte l’incendio ha distrutto parte del bosco in zona Roledo a Montecrestese, nel Verbano. Per fortuna senza fare danni a case e famiglie.

Incendi Sicilia, vivo il pilota di un elicottero disperso nel Siracusano

E’ stato ritrovato vivo il pilota di un elicottero antincendio del Corpo Forestale della Regione Siciliana di cui si erano perse le tracce mentre era impegnato nelle operazioni di spegnimento di un rogo nella riserva di Pantalica, nel Siracusano. A darne notizia la Regione Sicilia.

Vigili del fuoco: “sono 4mila gli interventi in tre giorni tra roghi e maltempo”.

Sono stati tre giorni davvero complicati per tutto il Sud Italia e in particolar modo per la Sicilia che per 72 ore di fila ha bruciato ininterrottamente. Il meteo è tornato finalmente favorevole dopo giorni di caldo intenso oltre i 40 gradi.

La protezione civile regionale ha fatto una prima stima dei danni causati dagli incendi in Sicilia. Secondo il report pubblicato dalla guardia forestale, i roghi sarebbero stati ben 338, con addirittura 693 ettari di superficie boscata bruciata (quella non boscata è di circa 3 mila ettari). In termini economici, sommando le cifre quantificate dagli Ispettorati provinciali dell’Agricoltura e le stime della protezione civile, emerge che i danni stimati sarebbero di circa 260 milioni di euro.

foto crediti vigilidelfuoco

Brianza, identificato e denunciato il piromane che aveva incendiato 28 auto

È accusato di aver incendiato 28 auto in pochi giorni, in Brianza, nei comuni di Verano Brianza, Giussano, Carugo e Mariano Comense. Per questo, un 39enne di origini calabrese ma da tempo presente in Brianza senza fissa dimora, è stato denunciato all’autorità giudiziaria dai carabinieri della Tenenza di Giussano.

L’indagine sarebbe partita il 6 aprile del 2022, quando a Giussano, passata da poco la mezzanotte, ignoti avevano incendiato dolosamente sette autovetture parcheggiate rispettivamente in piazza Lombardi, Via Cavera e piazza San Giacomo, tutti punti vicini tra loro e facilmente raggiungibili anche a piedi o in bicicletta. La mattina seguente, acquisite e analizzate le immagini degli impianti di video-sorveglianza della zona, i carabinieri avevano immediatamente notato che proprio nella fascia oraria degli incendi, un uomo aveva effettuato svariati transiti a bordo di una bicicletta.

L’uomo di 38 anni ha diversi precedenti penali a proprio carico: è pluripregiudicato per estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, rapina, furti aggravati, maltrattamenti in famiglia, evasione, atti osceni in luogo pubblico, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, truffa, guida in stato di ebbrezza. Rintracciato in un’abitazione vicina ai luoghi dei roghi, era stato trovato ancora con indosso i vestiti utilizzati la notte precedente. Lo sviluppo delle indagini ha portato poi a ricostruire cos’altro avesse fatto quell’uomo la notte, mentre andava in giro a bordo della propria bicicletta.

Si era recato infatti, anche nei vicini comuni di Carugo e Mariano Comense incendiando altre dodici autovetture. Fatti simili, erano stati messi in atto, per altre sette autovetture tra il 21 e il 23 febbraio 2022, un mese e mezzo prima dei fatti di Giussano, in altri comuni della Brianza, tra cui anche Verano Brianza.

Arpa: incendio a Roma, valori delle diossine oltre i limiti

L’Arpa ha rilevato che, nella zona dove si è prodotto il maxi incendio di sabato a Roma, i valori delle diossine sono oltre i limiti.

“Questi valori- ha spiegato Marco Lupo, direttore generale Arpa Lazio – sono dati prodotti dagli incendi nell’immediato. Sono stati comunicati all’Asl di riferimento che valuterà se e quali misure applicare. Siamo fiduciosi che già dalle prossime ore i valori potranno tornare alla normalità”.

L’ARPA Lazio ha tempestivamente avviato le attività di monitoraggio della qualità dell’aria dopo il rogo installando nella serata di sabato 9 luglio due campionatori ad alto volume per la misura dei microinquinanti. Gli esiti delle misure effettuate dal campionatore hanno registrato il valore per le diossine e’ pari al 10,6 pg/m3 superiore al valore di riferimento individuato dall’OMS per l’ambiente urbano (0,3). Per quanto riguarda il benzopirene e’ stato registrato un valore di 2,6 ng/m3, superiore anche esso alla media annua pari a 1 ng/m3.

La Procura di Roma avvierà delle verifiche sulla gestione del verde pubblico e accumuli di rifiuti abbandonati a Roma nell’ambito delle indagini avviate sugli incendi che hanno interessato la Capitale nelle ultime settimane.

Incendi, due morti in Calabria uno in Sicilia

 

Le fiamme hanno divorato ettari di bosco in Calabria, Sicilia, Sardegna e Campania, facendo tre morti, due in Calabria e una in Sicilia.

Trentadue le richieste di intervento aereo ricevute da parte del Centro Operativo Aereo Unificato del Dipartimento della Protezione Civile, solo oggi, 10 in  Calabria, 9 in Sicilia, 4 in Sardegna, 4 in  Basilicata, 2 in  Campania e nel Lazio, una in Puglia.

La Giunta regionale della Calabria, su proposta del presidente Nino Spirlì, ha deliberato la richiesta al Governo di dichiarazione dello stato di emergenza “in relazione agli eventi calamitosi derivanti dalla diffusione di incendi boschivi che stanno interessando il territorio della Calabria”. Nella delibera si dà anche atto che “si procederà, con successivi atti, alla quantificazione dei danni derivanti dagli eventi, a seguito di apposita ricognizione che verrà effettuata nei Comuni interessati”.

 

Sicilia in fiamme, incendi a Catania e Palermo. Musumeci richiesta di mobilitazione al governo

 

 

I vigili del fuoco hanno lavorato tutta la notte per spegnere i roghi nei dintorni di Catania, sulla fascia jonica tra San Francesco la rena e Vaccarizzo, costringendo a evacuare via mare circa 150 persone e a chiudere l’aeroporto.

 

Oltre a Catania a bruciare è anche la provincia di Palermo, dove i Canadair sono in azione da questa mattina a Polizzi Generosa in contrada Venere e pompieri e forestali stanno intervenendo da terra a protezione delle aziende agricole e delle abitazioni. Una situazione di crisi per la quale il presidente della Regione Sicilia, Nello Musumeci, ha chiesto a Draghi di dichiarare lo stato di mobilitazione della Protezione Civile, il cui riconoscimento determinerebbe un concorso straordinario di risorse extra-regionali sia in termini di uomini sia di mezzi appartenenti ai vigili del fuoco e al volontariato.

Oltre  100 gli interventi svolti da ieri a Piana, dove sono presenti aree antropizzate con coltivazioni, sulla costa ionica l’oasi del Simeto e Vaccarizzo, dove al momento sono in bonifica e controllo gli incendi dei lidi e dei villaggi coinvolti ieri dalle fiamme. Proseguono le operazioni di spegnimento nell’entroterra catanese, a contrada Passo Martino, Fossa Creta, via Palermo, Belpasso e Castel di Iudica.

A Palermo i mezzi aerei lavorano dall’alba nella zona di San Giuseppe Jato e gli incendi si susseguono da 48 ore.