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A Livigno, sciatore muore travolto da una valanga

Un uomo di 41 anni è morto a Livigno dopo essere stato travolto da una valanga mentre praticava sci alpinismo.

La tragedia è avvenuta in località Vallaccia, nel territorio comunale di Livigno, in provincia di Sondrio. L’uomo era insieme ad un gruppo di amici a 2.250 metri di altitudine; il distacco di neve lo ha travolto in prossimità di un canale, morendo sotto i loro occhi. Un ingegnere nell’azienda di famiglia a Molinetto di Mazzano, era Ezio Delbono.

A intervenire sul posto il soccorso alpino della guardia di finanza e il soccorso alpino locale, affiancati dai vigili del fuoco e dai carabinieri.

foto crediti Notizie.it

Mucche aggrediscono turisti sull’Alpe di Siusi: due escursionisti rimasti feriti

Un gruppo di turisti è stato aggredito da alcune mucche sull’Alpe di Siusi. Una donna di Belluno di anni 40 è stata ferita al torace. Ferito al volto anche un turista trentino che ha provato a prestarle soccorso.

L’episodio si è verificato nel pomeriggio di ieri, nei pressi della Baita delle Marmotte.

Una testimone ha spiegato, ai microfoni di Rai Alto Adige, che a fare innervosire le mucche sarebbe stato un cane condotto senza guinzaglio. Gli escursionisti sono stati attaccati mentre camminavano sul sentiero.

All’arrivo dell’elisoccorso, il bestiame era ancora in evidente stato di agitazione, il che ha reso complicati i soccorsi. Il rumore del Pelikan 1 ha fatto allontanare gli animali.

I due feriti sono stati portati in ospedale: il trentino a Bressanone e la bellunese a Bolzano; per la donna i traumi più gravi, ma non è in pericolo di vita. Sul posto anche i carabinieri e il Soccorso alpino.

foto crediti altoadige

Sicilia, coppia con neonato resta bloccata con l’auto sull’Etna innevato: salvati

Una coppia, con un bimbo di appena cinque mesi, è rimasta bloccata sul versante sud dell’Etna. In soccorso della famiglia sono intervenuti i tecnici del Soccorso alpino e speleologico siciliano, allertati da una guida vulcanologica.

I due, lui toscano e lei siciliana, insieme al figlio neonato si erano avventurati a bordo della loro autovettura lungo la strada che, dal rifugio Ariel, conduce verso Contrada Milia, in territorio del comune di Ragalna (Catania). Probabilmente sono stati tratti in inganno dal navigatore, ritrovatandosi in un punto in cui lo spessore e le condizioni del manto nevoso sull’asfalto non erano delle migliori, tanto da impedirne il proseguire e il ritornare.

Poi grazie alle squadre del Soccorso Alpino siciliano già presenti in zona per attività addestrative, sono stati indivisuati, e rapidamente messi in salvo, fuori dalla zona impervia fino al rifugio Ariel. Per fortuna, genitori e bimbo, sebbene provati e spaventati per l’accaduto, stanno bene.

Tragedia Marmolada, 19 dispersi, 8 feriti e 6 morti

Il bilancio provvisorio della tragedia della Marmolada e di 19 dispersi, e otto i feriti, di cui due in gravi condizioni, mentre quattro dei sei morti per ora accertati sono stati già identificati. Si tratterebbe di tre italiani, tra cui due guide alpine della provincia di Vicenza e di quella di Treviso.

Dei dispersi 11 dispersi sarebbero italiani, mentre otto stranieri.

Il lavoro dei soccorritori è proseguito per tutta la notte con l’uso di droni dotati di termocamere, che hanno sorvolato la zona della Marmolada. In zona era atteso anche l’arrivo del premier Mario Draghi ma al momento le difficoltà legate alle condizioni meteo non hanno consentito all’elicottero del presidente di poter atterrare a Canazei e sta rientrando a Verona da dove era partito.

Si teme il peggio anche per un bambino di 9 anni.

“Le tragedie che stiamo vivendo con il cambiamento climatico ci devono spingere a cercare urgentemente nuove vie rispettose delle persone e della natura”, il monito di Papa Francesco, che in un tweet assicura la preghiera “per le vittime del crollo sul ghiacciaio della Marmolada, e per le loro famiglie”.

Quattro i feriti ricoverati a Trento. Due di questi si troverebbero in Rianimazione e altri due, meno gravi, in reparto. Si tratterebbe di una donna di Pergine Valsugana di 29 anni, che è in Rianimazione, una donna di Como di 51 anni non grave ricoverata in reparto, a cui si aggiungerebbero anche un 27enne di Barbarano Mossano (Vicenza), inizialmente portato in ospedale a Cavalese e poi trasferito al Santa Chiara di Trento.

In condizioni stabili, anche lui ricoverato in reparto, un 33enne di Pergine Valsugana (Trento) che inizialmente era stato portato a Bolzano ed ora è in rianimazione a Trento. Nei sopralluoghi è stato impegnato personale della Protezione Civile trentina, con il supporto del soccorso alpino e dei Vigili del fuoco. A Canazei (Trento), dove era atteso il premier Draghi, è stata allestita la centrale operativa che sta coordinando le operazioni di soccorso e ricerca, e dove verrà fatto il punto della situazione sulla tragedia.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiamato questa mattina il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, e il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, per esprimere solidarietà ai familiari delle vittime, oltre che riconoscenza ai soccorritori e vicinanza alle comunità locali.

ph crediti L’Adige