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Verona, coppia richiesta di aiuto: “Se non troviamo casa perdiamo i nostri figli”

Una coppia di Verona con 5 figli lancia un appello attraverso il Corriere del Veneto, chiedendo aiuto per trovare una casa, altrimenti i servizi sociali gli potrebbero togliere la custodia dei figli, tutti bambini.

I genitori, Gabriele, 36 anni, e la sua compagna 43enne, si dicono disperati perché entro breve dovranno lasciare l’appartamento, di proprietà del padre di lui, in cui vivono da circa un anno, senza aver trovato finora un alloggio in cui andarea vivere con la loro famiglia, composta da 5 bambini piccolini. “Rischiamo di trovarci per strada entro 24 ore, senza un tetto sotto cui stare con i nostri cinque figli, tutti minorenni (il più piccolo ha 8 anni, i più grandi 12, ndr)”, hanno spiegato.

“Abbiamo pochissimo tempo a disposizione, cerchiamo con la massima urgenza un trilocale con due camere per i bambini, ovviamente pagando l’affitto. Ci rivolgiamo a chiunque possa darci quanto prima una mano a trovarlo, a privati, ad associazioni, a enti. Aiutateci a trovare un’altra casa”, hanno concluso i due, disperati.

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Istat: nel 2021 aumenta il rischio povertà per coppie con figli

Una recente indagine condotta dall’Istat sulle “Condizioni di vita e reddito delle famiglie” italiane, dice che gli italiani in difficoltà sono circa 15 milioni, ovvero il 25,4% della popolazione e la percentuale è stabile rispetto al 25,3% del 2020 e al 25,6% del 2019.

Il nostro non è un Paese per famiglie. «Il rischio di povertà o esclusione sociale si attenua per tutte le altre tipologie familiari – sottolinea l’istituto di statistica nazionale italiano – tranne che per le coppie con figli, per le quali aumenta al 25,3% rispetto al 24,7% del ’20 e al 24,1% del ’19».

L’istituto di statistica certifica poi anche un lieve calo della disuguaglianza con il reddito totale delle famiglie più abbienti pari a 5,8 volte quello delle famiglie più povere (nel 2019 5,7 volte).

Nell’anno dell’emergenza covid, ovvero nel 2020, questo valore, peraltro, sarebbe stato decisamente più alto (6,9) in assenza di interventi di sostegno alle famiglie.

Quanto al livello medio di reddito netto delle famiglie per il 2020 l’Istat lo fissa a 32.812 euro annui.

Gli interventi di sostegno (reddito di cittadinanza e altre misure straordinarie) ne hanno limitato il calo (-0,9% in termini nominali, -0,8% in termini reali). Si stima che il RdC abbia raggiunto oltre 1,3 milioni di famiglie (il 5,3% del totale), con un beneficio annuo di 5.216 euro pro capite. Il 10,7% delle famiglie residenti nel Mezzogiorno che ha ricevuto almeno una mensilità del RdC, quota di gran lunga superiore a quella registrata nel Nord-est (1,7%), nel Nord-ovest (2,9%) e nel Centro (3,6%).

Il 5,6% della popolazione italiana (circa 3 milioni e 300 mila individui) si trova in condizioni di grave deprivazione materiale, ossia presenta almeno quattro dei nove segnali di deprivazione individuati dall’indicatore Europa 2020; l’11,7% degli individui vive in famiglie a bassa intensità di lavoro, ossia con componenti tra i 18 e i 59 anni che hanno lavorato meno di un quinto del tempo.

Se si guarda invece solo alle persone a rischio di povertà, ovvero quelle con un reddito netto equivalente inferiore al 60% di quello mediano (10.519 euro) e non pure ai nuclei con una bassa intensità lavorativa o quelli in una situazione di deprivazione materiale, nel 2021 il dato raggiungerebbe il 20,1% delle persone residenti in Italia (ossia circa 11 milioni e 800 mila individui).

Con il Mezzogiorno che rimane l’area del Paese con la percentuale più alta di individui a rischio di povertà o esclusione sociale (41,2%), stabile rispetto al 2020 (41%) e in diminuzione rispetto al 2019 (42,2%). La riduzione del rischio di povertà o esclusione sociale riguarderebbe in particolare la Puglia e la Sicilia mentre il sensibile aumento si registrerebbe in Campania per l’incremento della grave deprivazione e la bassa intensità lavorativa. Il rischio di povertà o esclusione sociale sarebbe maggiore tra gli individui con tre o più figli a cairco (41,1% rispetto al 39,7% nel 2020 e 34,7% del 2019), tra le persone sole (30,6%) e famiglie monogenitoriali (33,1%).

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Nuove norme per il congedo, 10 giorni per i papa’

Sono dieci giorni che scattano per il congedo obbligatorio per il padre che lavora, pagato al 100% e aumento dai sei ai nove mesi per il congedo facoltativo indennizzabile con il 30% della retribuzione entro i 12 anni di vita di ogni figlio: sono solo queste alcune delle novità che sono entrate in vigore da ieri sul congedo parentale, maternita’ e paternita’ e sono contenute nel decreto legislativo n. 105 del 30 giugno 2022.

Lo ricorda l’Inps.

In caso di parto plurimo la durata del congedo che si applica anche al padre adottivo e affidatario, è aumentata a 20 giorni lavorativi. Può essere fruito a partire dai due mesi prima della data presunta del parto fino ai 5 mesi successivi alla nascita del figlio e in caso di morte perinatale del figlio.

Alle lavoratrici autonome inoltre è riconosciuta un’indennità giornaliera anche per i periodi antecedenti i due mesi prima del parto, nel caso di gravi complicanze della gravidanza o di persistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza, sulla base degli accertamenti medici effettuati da un medico competente dell’Asl.

foto crediti investire oggi

Fedez pubblica audio con lo psicologo: “Non voglio morire. Ho paura che i miei figli non si ricorderanno neanche di me”

Fedez ha deciso questa mattina di pubblicare l’audio nelle stories di Instagram, di quando tra i singhiozzi si è rivolto a un psicologo di fiducia, dicendo… “Non voglio morire, non voglio morire, ho paura che i miei figli non si ricorderanno neanche di me”, non appena aveva scoperto di avere la malattia.

“Buongiorno. Non so perché oggi ho deciso di riascoltare la seduta fatta dallo psicologo il giorno in cui ho scoperto di avere un tumore al pancreas – scrive Fedez -. Sto piangendo, piango di dolore e di gioia. Un solo pensiero riusciva a devastarmi più della paura della morte: non essere ricordato dai miei figli. Beh, oggi mi chiedo se tutto questo mi sia stato realmente d’insegnamento. Perché l’essere umano tende a rimuovere, dimenticare. E io non voglio. Non voglio dimenticare che le cose importanti non sono cose. Tenete quella finestra aperta sempre. Con il cuore”.
Mentre scorrono gli scatti dei piccoli Leone e Vittoria, il rapper parla anche della moglie, Chiara Ferragni: “E poi ci sei tu che sei dovuta essere la più forte di tutti”.
Poi chiosa: “Prendete queste mie esternazioni come meglio credete: voglia di condividere, manie di protagonismo, o narcisismo fine a se stesso. Non me ne frega molto. Vorrei solo che chi sta affrontando una situazione simile sappia che è normale provare determinate sensazioni. Non siete soli, non siete strani. Là fuori c’è a chi può fare bene tutto questo. E tanto mi basta. Scusate l’asciugo, buona domenica”.

ph crediti ilmessaggero.it

Tiziano Ferro diventato papà: “Benvenuti Margherita e Andres, con voi inizia la nostra vita”

Tiziano Ferro ha annunciato con un post su Instagram l’arrivo dei due bimbi di 9 e 4 mesi. Mostrando una foto di famiglia, in cui li abbraccia insieme al suo marito Victor.

“Due telefonate mi hanno reso l’uomo più felice del mondo. La prima qualche mese fa: una bimba. La seconda poche settimane dopo: questa volta un bimbo – ha scritto Tiziano Ferro -. Sono diventato papà, e voglio presentarvi queste due meraviglie di 9 e 4 mesi. Margherita e Andres, la vostra vita è appena iniziata. Ma anche la nostra”.

“Per me e Victor l’esperienza da genitori rappresenta il più alto degli onori, il più impegnativo degli oneri – continua Ferro -. Che affronteremo con amore, attenzione, tenerezza e dedizione. Comprendiamo e accettiamo la curiosità che regna intorno a noi, ma vi chiediamo di rispettare la riservatezza di Margherita e di Andres. Ci prenderemo cura dei nostri figli, proteggendoli e custodendone l’intimità meglio che potremo”.

Nel post il cantante non dice nulla della provenienza dei due bambini, anzi, spiega che eventualmente sarà loro la decisione, al momento giusto, per raccontarsi. “Saranno solo e soltanto loro a decidere “quando” – e soprattutto “se” – condividere il racconto della loro vita, è giusto che lo conoscano prima del resto del mondo. E’ un diritto insindacabile. Grazie per l’amore e per la comprensione di sempre. Vi vogliamo bene T, V, M, A”, conclude nel post.

ph da instagram

Luciana Littizzetto, mamma grazie alla De Filippi

Luciana Littizzetto, deve la sua maternità alla De Filippi. Lo ha raccontato la stessa attrice comica torinese, storica spalla di Fabio Fazio a Che Tempo Che Fa, in un’intervista rilasciata qualche tempo fa a Raffaella Carrà, al programma A raccontare comincia tu su Rai Tre. La Littizzetto ha raccontato un commovente aneddoto, dicendo che è stata la De Filippi, sua amica da tantissimi anni, a spingerla ad adottare due bambini.

Esigenza quella della Littizzetto nata proprio da una chiacchierata con Qeen Mary, che la invita spesso nei suoi programmi tv. C’è posta per te o Amici di Maria de Filippi.

Ultima ospitata a C’è posta, è proprio di alcuni giorni fa.

Al tempo Maria De Filippi e suo marito il giornalista e conduttore Maurizio Costanzo avevano da poco adottato il loro figlio Gabriele. Ha raccontato Luciana Littizzetto: “Tutto è nato da un discorso che feci con lei, molto confidenziale, con una spremuta in mano. Mi raccontò la storia di suo figlio Gabriele, era in affido anche lui. E così abbiamo cominciato la pratica”.

Luciana Littizzetto insieme al musicista Davide Graziano, allora sua compagno, decisero così di adottare due bimbi, fratello e sorella, Vanessa e Jordan Beljuli. “Le sarò grata per sempre”, ha concluso la comica torinese. In un’intervista rilasciata recentemente a Gente, Littizzetto ha parlato, con la sua solita comicità, del rapporto con i suoi figli. Ha spiegato:  “Quello che non ho sono due figli che mi assomigliano. Quello che ho è che ci ho guadagnato, perché sono bellissimi”.

E ancora: “I figli non sono venuti, non era destino il desiderio di maternità non era così pressante. Ero una donna abbastanza serena e contenta, però all’idea di diventare madre non avevo rinunciato. Ho sempre avuto il tarlo dell’affido”.

Le challenge on line, le sfide all’ultimo respiro, come difendere i propri figli

 Le challenge on line, le sfide all’ultimo respiro (come quella che ha causato la morte atroce della bambina della Kalsa) come possono essere evitate. A dirlo, alcune indicazioni date dalla polizia postale impegnata in prima linea nella lotta alla prevenzione.

Ecco allora alcuni consigli per i genitori:

• Parlare ai propri figli, soprattutto se adolescenti delle nuove sfide che girano in rete in modo tale che loro siano messi in guardia;
• Assicurarsi che abbiano chiaro quali siano i rischi che corrono a partecipare alle challenge online. Pensando alle possibili conseguenze che potrebbero essere anche letali.
• Alcune challenge, dicono esperti, espongono a rischi medici (assunzione di saponi, medicinali, sostanze di uso comune come cannella, sale, bruciare, bicarbonato etc), altre inducono a compiere azioni che possono produrre gravi feriteti a se’ o agli altri (ferite con candeggina, ghiaccio, spilli, rasoi, selfie estremi, soffocamento autoindotto, sgambetti, salti su auto in corsa, salire sui grattacieli e camminare su cornicioni, distendersi sui binari, per strada mentre si attendono l’arrivo delle autovetture, etc);
• Monitorare la navigazione e l’uso delle app social, stabilendo un tempo massimo di connessione e siti a cui si collegano. Mostrarsi curiosi verso ciò che li tiene incollati agli smartphone: per capire meglio cosa li attrae e cosa potrebbe metterli in pericolo;
• Se si trovano in rete video riguardanti sfide pericolose, sui social, e compaiono inviti a partecipare a challenge, e i vostri figli ricevono da coetanei video riguardanti le sfide segnalateli subito a  al seguente link www.commissariatodips.it
• Tenersi sempre aggiornati sui nuovi rischi in rete con gli ALERT che vengono pubblicati sul portale www.commissariatodips.it e sulle pagine Facebook Una Vita da Social e Commissariato di PS Online.