Category Archives: Moda/Gossip

Valentino ha un nuovo direttore creativo

E’ Alessandro Michele il nuovo direttore creativo di Valentino. Ex  designer di Gucci prenderà il testimone dal prossimo 2 aprile 2024 di Pierpaolo Piccioli che, la scorsa settimana, ha annunciato l’addio alla casa romana del lusso dopo 25 anni di collaborazione.

Michele  sarà basato a Roma, nel cuore pulsante della Maison di Valentino, ivi fondata nel 1960, e svelerà la sua prima collezione frutto del nuovo corso durante la Fashion Week di Parigi dedicata alla proposte primavera-estate 2025.

Una nomina annunciata dopo i rumors dei giorni scorsi che davano Michele tra i nomi in pole per ereditare il timone creativo del marchio Valentino.

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Chanel: Parigi, in passerella la collezione autunno inverno 2024/25. Il cappello da spiaggia, un accessorio elegante

La collezione prêt-à-porter autunno inverno 2024-2025 di Chanel è dedicata a Deauville, perla della Normandia. E qui che, nel 1912, la stilista e fondatrice della casa di alta moda ha aperto il suo primo negozio, dapprima dedicato solo ai cappelli e poi successivamente anche ai primi abiti disegnati dallo stile visionario e radicale.

Ed è così che dal guardaroba di Gabrielle Chanel che arrivano le creazioni dell’ultima collezione moda, dal tocco tutto femminile.

A fare da cornice alla sfilata, che si è svolta al Grand Palais Éphemère di Parigi, schermi giganti su cui lunghe e romantiche sagome passeggiano nella luce, lungo la spiaggia, dall’alba al tramonto. Si incrociano e si intrecciano gli anni Venti e Settanta.

Una collezione “molto calda, con strati di materiali, colori e volumi”, come la descrive Virginie Viard. Che trae una certa mascolinità dalla sottile eleganza dei soggiorni invernali al mare: caban con spalle larghe e lunghi cappotti con cintura stile vestaglia sono indossati su abiti di tweed – gonne a pieghe, culotte o pantaloni cropped –, pantaloni con la parte anteriore abbassata o con linguette sul retro. Maglioni pesanti da marinaio e maglieria raffiguranti i paesaggi di Deauville si alternano a bluse di seta con colletti midi, stampe a spina di pesce, top scollati con balze, tute intere e negligé la cui delicatezza evoca onde dolci, che si infrangono, e un vento leggero che soffia.

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Borse iconiche e il cappello a falda larga color pastello, le sciarpe di seta colorate, gli stivali col tacco al ginocchio e gli stivali alti in pelle di pecora.

Greta Gerwig, donna dell’anno 2024 per il “Time”

Greta Gerwig scelta come donna dell’anno 2024 dal “Time”: “Per me la cosa giusta è continuare a fare film. A prescindere di quello che succede, buono o cattivo, devi andare avanti”.

Così la regista ha dichiarato nell’intervista rilasciata al noto magazine inglese, che le ha dedicato la cover. Dopo essere stata snobbata dalla cinquina degli Oscar per la regia e dopo che il suo “Barbie” è uscito a mani vuote anche dai Bafta, i premi per il miglior cinema anglosassone, la cineasta di “Lady Bird” e “Piccole Donne” si prende la sua personale rivincita.

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Il marchio Macron cresce del 15% nel 2023. In arrivo 17 Sports Hub

Il marchio Macron nel 2023 fa 196 milioni di fatturato con un incremento del 15% rispetto ai 170 milioni del 2022. A trainare la crescita di quest’azienda bolognese di sportswear sono Regno Unito, Italia e Spagna, con l’estero che pesa per l’80% del giro d’affari.

Inoltre, è in espansione anche il progetto monomarca Macron Sports Hub che oggi vanta 167 negozi in oltre 30 paesi nel mondo. Nel 2023 sono state 17 le nuove aperture, tra cui i debutti a Praga e Johannesburg. La previsione per l’anno in corso è di arrivare almeno altre 15 nuove aperture.

Negli ultimi due anni Macron ha aumentato le retribuzioni lorde dei dipendenti in media del 14%, a cui si aggiunge anche una medesima crescita media dei premi aziendali, per un incremento complessivo medio, tra retribuzioni e premi, pari al 28%.

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Gioielli tarocchi e Tiffany patacca, grande operazione della GDF di Alessandria

30 indagati dalle Fiamme Gialle di Alessandria per produzione e commercializzazione di gioielli con marchi contraffatti di note griffe “quali Tiffany, Chanel, Cartier, Gucci, Pomellato, Bulgari e Luis Vuitton”.

I finanzieri del Comando Provinciale di Alessandria hanno notificato l’avviso di conclusione di indagini emesso dalla locale Procura della Repubblica nei confronti di 30 persone, indagate per produzione e commercializzazione di gioielli di marchi famosi.

Le indagini sono iniziate nel 2017: “su una pagina privata del social network Facebook pubblicate cospicue immagini di gioielli di vario genere (orecchini, bracciali, collane ecc), tutte riportanti il noto marchio della Tiffany & Co. I monili erano accompagnati, in molte circostanze, anche da confezioni, dust bag e blue box, anch’esse marchiate Tiffany”.

“Scorrendo le foto presenti sul profilo – scrive la gdf in un comunicato stampa – i prezzi erano il 40-50% di quelli indicati nel listino ufficiale dell’azienda, nonché la disponibilità a spedirli in tutta Italia”.

Dopo una serie di perquisizioni, rinvenuti e sottoposti a sequestro 920 gioielli in argento, marchiati Tiffany, Louis Vuitton, Chanel, Gucci e Cartier, circa 250 grammi di argento in granuli, le “cere” dei gioielli, gli stampi in gomma per la realizzazione dei modelli in cera, nonché le buste e le pochette del tipico colore Tiffany, riportanti la scritta “Tiffany & Co”, utilizzate per il confezionamento.

Capi contraffatti, GDF di Milano: blitz di interforze presso il Mercato abusivo del falso di Bollate. Sequestrati oltre 3.000 prodotti, denunciati 4 venditori

I Finanzieri della Compagnia della Guardia di Finanza di Paderno Dugnano, unitamente a militari dell’Arma dei Carabinieri appartenenti alla Tenenza di Bollate ed a quelli delle Stazioni di Novate ed Arese coordinati dal Comando Compagnia Carabinieri di Rho, con il supporto di personale della Polizia Locale, hanno svolto, nella città di Bollate, un intervento a contrasto dell’illecita commercializzazione di prodotti contraffatti e dell’abusivismo commerciale organizzato.

L’operazione scaturisce da pregressa attività di intelligence e di controllo del territorio che ha permesso di riscontrare la presenza di un mercato abusivo ove venivano posti in vendita beni riportanti i marchi di note griffe di moda, nazionali ed estere, di sospetta provenienza e di dubbia autenticità che creava, tra l’altro, un contesto di degrado urbano di numerosi improvvisati venditori che bivaccavano nella zona.

L’attività si è conclusa con il sequestro di oltre 3.000 capi di abbigliamento ed accessori contraffatti di varia tipologia (borse, cinture, scarpe, giacche, portafogli, sciarpe, profumi etc.) per un valore di mercato di circa 160.000 euro, il deferimento alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Milano di n. 5 soggetti extracomunitari per contraffazione, vendita di prodotti contraffatti e ricettazione, uno dei quali sprovvisto anche della documentazione attestante la regolare presenza sul territorio dello Stato, nonché l’irrogazione di sanzioni amministrative nei confronti di n. 4 soggetti italiani per aver acquistato gli anzidetti prodotti contraffatti.

Si evidenzia che i procedimenti penali vertono ancora nella fase delle indagini preliminari e che le responsabilità degli indagati saranno definitivamente accertate solo ove intervengano sentenze irrevocabili di condanna.

Guardia di Finanza di Prato: scoperta frode fiscale nel Pronto Moda per circa 60 milioni di euro. 21 gli indagati

La Guardia di Finanza di Prato è riuscita a smantelare un’ingente frode fiscale nel settore del “Pronto Moda”, perpetrata mediante l’utilizzo e l’emissione di fatture per operazioni inesistenti per circa 60 milioni di euro ed IVA per oltre 10 milioni di euro da parte di società e ditte individuali situate nel distretto industriale pratese.

L’attività è partita dall’analisi ed elaborazione di percorsi ispettivi dedicati finalizzati a disarticolare le filiere di imprese intestate a prestanome realizzati dal Comando Regionale Toscana, con il fine di contrastare l’evasione fiscale e contributiva perpetrata grazie al fenomeno delle imprese “apri e chiudi”, mediante il quale gli imprenditori “di fatto” esercitano attività d’impresa in costante evasione d’imposta, avvalendosi di soggetti economici “di comodo”.

In tale contesto, sulla base delle direttive operative del Comando Provinciale di Prato, i finanzieri del Gruppo di Prato, con il coordinamento della locale Autorità Giudiziaria, hanno messo sotto la lente d’ingrandimento ben 21 imprese operanti nel settore dell’abbigliamento, collegate tra loro in un complesso sistema di frode fiscale.

Le indagini condotte dalle Fiamme Gialle di Prato, sviluppatesi attraverso accertamenti bancari ed analisi del fatturato delle imprese, hanno permesso di riscontrare l’esistenza di otto ditte individuali operanti nel territorio pratese, prive distrutture aziendali effettive, tali da giustificare i volumi fatturati e intestate a soggetti “prestanome”, funzionali alla sola emissione di fatture relative ad operazioni inesistenti ed alla movimentazione verso l’estero delle ingenti disponibilità finanziarie.

Ricostruendo i flussi finanziari, i finanzieri hanno anche individuato gli utilizzatori delle predette fatture relative ad operazioni inesistenti, segnalando alla locale Procura della Repubblica anche 13 imprese che si avvalevano dei predetti documenti fittizi.

In questo modo, sono stati denunciati 21 soggetti per svariati reati connessi dalle false fatturazioni, all’omessa e infedele dichiarazione dei redditi e ai fini IVA, e alla sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte.

All’esito delle indagini condotte, e a riprova dell’approccio integrato adottato dai finanzieri per il contrasto alla criminalità economico-finanziaria, i militari del Gruppo di Prato hanno portato a termine dei controlli fiscali nei confronti
delle imprese coinvolte, ricostruendo e segnalando all’Agenzia delle Entrate un fatturato complessivo di circa 60 milioni di euro, ed IVA evasa per oltre 10 milioni di euro.

Occhiali da sole del futuro: un’anteprima arriva dal mondo digitale

Una saga molto amata negli anni Novanta che vede ora il suo protagonista cedere il testimone alla giovane figlia, per un domani migliore. Due cortometraggi, per raccontare una storia in evoluzione, che è anche quella di un brand che da quasi cinquant’anni guarda al futuro senza timori e con occhi sempre nuovi.

“Future Genesis“, la nuova sfida di Oakley che affonda le radici nel suo Dna. Definita dallo stesso brand come “una svolta epocale” per estetica, prospettiva creativa, che si tradurranno anche in un rinnovamento dello storytelling e dei prodotti più iconici.

Per rappresentare l’interconnessione tra passato e futuro, i due corti si concentreranno proprio sulle due figure principali, un padre e una figlia: Max che rappresenta il passato, in una visione distopica che permea tutto ciò che il brand, nato nel 1975, ha presentato al mondo. E che oggi, grazie a questo nuovo percorso, intraprende un percorso di trasformazione spinto dalla nuova protagonista del brand: che è sua figlia Maxine Fearlight, giovane e temeraria esploratrice.

Ma gli occhiali scelti per i cortometraggi hanno anche un altro scopo. Max indossa Medusa, un prodotto d’archivio rivisitato per accompagnare le imprese di questo eroe nel mondo virtuale. Mondo che si riflette anche in quello reale: nel corso di quest’anno, i modelli da sole 13:11 sono ispirati a quelli che Maxine indossa nei trailer, e saranno disponibili nei negozi fisici.

GDF di Siracusa: sequestrati capi contraffatti durante una diretta streaming

In occasione del periodo natalizio i militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa hanno intensificato i servizi a contrasto di ogni forma di abusivismo e contraffazione di prodotti non sicuri e nocivi per la salute dei consumatori.

In particolare, nel corso del monitoraggio dei social network e delle piattaforme digitali di vendita online, i Finanzieri del Gruppo di Siracusa hanno individuato due soggetti residenti in città i quali, in diretta su Internet, pubblicizzavano e distribuivano capi di abbigliamento e calzature di prestigiosi marchi nazionali ed esteri palesemente contraffatti e a prezzi di gran lunga inferiori a quelli di mercato.

In un’epoca dove i social la fanno da padrone, le Fiamme Gialle hanno dovuto adottare un approccio d’indagine differente e così, partendo dalla tradizionale esposizione della merce falsa lungo le strade, si è giunti a identificare due persone che tra le tranquille e apparentemente sicure mura domestiche realizzavano dei veri e propri mercatini telematici durante i quali mostravano un ampio campionario di abiti di note case di moda italiane ed estere, prendevano gli ordini dei clienti e, pur di aumentare le condivisioni dei post, pianificavano un’estrazione a sorte che consentiva ai followers più attivi la vincita di giubbotti e scarpe.

Questa volta, però, tra i followers c’erano anche i Finanzieri di Siracusa che, ottenuto l’apposito decreto dalla Procura della Repubblica e atteso l’inizio della “diretta” giornaliera, hanno bussato alle porte dei soggetti coinvolti i quali, con stupore e grande imbarazzo per essere stati colti in flagranza di reato, hanno immediatamente interrotto il collegamento tra l’incredulità degli acquirenti che assistevano all’evento streaming, nei cui riguardi saranno comunque effettuati i dovuti accertamenti. Le perquisizioni domiciliari consentivano di rinvenire e sottoporre a sequestro oltre 500 capi di abbigliamento contraffatti con la contestuale denuncia dei responsabili all’Autorità Giudiziaria per violazione delle norme che tutelano il marchio d’impresa.

Il risultato di servizio conseguito è segno tangibile dell’impegno della Guardia di Finanza nel reprimere il fenomeno del mercato del falso, in un Paese che fa del made in Italy e dei suoi marchi di eccellenza un motivo di vanto a livello mondiale.

Tali fenomeni, oltre a costituire un freno alla crescita e allo sviluppo del sistema economico, sono spesso associati allo sfruttamento della manodopera, all’utilizzo di coloranti e materiali potenzialmente tossici e a gravi forme di evasione dei tributi, che generano consistenti profitti per la criminalità organizzata.

Contrastare la diffusione di prodotti non conformi rispetto a standard di sicurezza significa anche garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo dove gli operatori economici onesti possano beneficiare di condizioni eque di concorrenza.

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Moda in lutto, addio allo stilista monzese Lorenzo Riva

Il mondo della moda piange lo stilista monzese Lorenzo Riva. Morto all’ospedale San Gerardo di Monza, dove era nato nel 1938. A renderlo noto, nella serata di ieri un amico del designer.

“Ciao Lo con la stessa eleganza che ti ha sempre contraddistinto ci hai lasciato. Non ti potrò mai dimenticare”, il ricordo su Facebook del socio e amico Luigi Valietti.

Nell’ambito dell’alta moda, è noto per chiudere ogni sfilata con abiti da sposa.

Lo stilista Riva nel corso degli anni della sua carriera professionale ha creato abiti di gran moda e alta sartoria e classe per personaggi famosi del jet set e del mondo del cinema e della televisione. Per ricordarne alcuni, Isabella Rossellini, Penelope Cruz, Emmanuelle Seigner, Whitney Houston, Jerry Hall, Chiara Mastroianni, Ivana Trump, e molti altri ancora.

foto crediti ladige.it