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Regole per turisti italiani che vogliono viaggiare in Europa

Prima di dover programmare le vacanze per l’estero, è bene sapere quali siano le misure da adottate dai diversi Paesi di destinazione nei confronti dei turisti italiani.

Misure che, comunque, possono essere cambiante, nel corso dei giorni e delle settimane, con l’evolversi della situazione legata al coronavirus.

Ebbene, per chi viaggia in Europa, per essere sicuri di non sbagliare si può controllare il sito dell’Unione europea reopen.europa.eu, che fornisce le informazioni sui 27 Stati membri.

Anche se non esclude che anche chi è in possesso del certificato che attesti la vaccinazione anti-Covid, la guarigione dalla malattia o un test negativo. In alcuni casi, questo pass servirà a evitare altri tamponi o quarantene, ma non sempre sarà così, perché la competenza su salute e confini spetterà esclusivamente alla discrezione degli Stati membri dell’Unione Europea. E quindi ognuno potrà decidere come meglio fare.

Dal 1 giugno, è operativo il gateway Ue: 10 Paesi, tra cui l’Italia, si sono già connessi e 7 (Bulgaria, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Grecia, Croazia e Polonia) hanno iniziato a rilasciare i primi certificati Ue.

Covid, morti 115mila operatori della Sanità

Sono almeno 115.000, gli operatori della sanità che sono stati spazzati via dal Covid-19 dall’inizio della pandemia.
Lo ha rivelato il direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms).

“Per almeno 18 mesi, gli operatori sanitari di tutto il mondo sono rimasti tra la vita e la morte”, ha detto Tedros Adhanom Ghebreyesus in apertura della riunione annuale dell’Oms.

“Molti si sono contagiati e stimiamo che almeno 115.000 operatori sanitari e assistenziali abbiano pagato il prezzo più alto al servizio degli altri”, ha aggiunto.

Vaccini, da lunedì prenotazioni anche per i 40enni

Il Commissario per l’Emergenza, Francesco Figliuolo, ha inviato alle Regioni una lettera per dare il via libera alle prenotazioni dal prossimo 17 maggio anche per i nati fino al 1981, quindi gli over 40.  Nella nota inviata dalla struttura commissariale di Figliuolo si legge: “Questa struttura, nell’ambito del monitoraggio del piano vaccinale, continua a rilevare il buon andamento della campagna di somministrazione su scala nazionale delle categorie prioritarie”. E ancora: “Si dà facoltà alle Regioni e Province Autonome di avviare prenotazioni dal prossimo 17 maggio anche per i cittadini over 40, ovvero fino ai nati nel 1981”. 

E ancora… “si raccomanda l’assoluta necessità di continuare a mantenere particolare attenzione per i soggetti fragili, classi di età over 60, cittadini che presentano comorbidità, fino a garantirne la massima copertura”.

photo credits Fidas

Prato: “Pazienti curati a casa. Farmaci noti riducono del 10% i ricoveri da Covid-19”

E’ arrivato ad una fase avanzata a Prato un progetto condotto dall’Asl Toscana Centro per sperimentare due tipi di farmaci – già in uso per altre patologie – nel trattamento a domicilio di pazienti con Covid-19 che presentavano sintomi lievi.

“Il gruppo di ricerca è composto da professionisti della sanità territoriale e dell’ospedale Santo Stefano”, spiega la Asl. Questa ricerca sta proprio progettando due farmaci, di cui al momento non viene reso noto il nome dalle autorità sanitarie, in uso da moltissimi anni che potrebbero, combinati insieme, aiutare questo fronte della cura anti Covid-19. Il progetto terapeutico però, solo dopo la dovuta validazione da parte del Comitato Etico potrà avere la sua sperimentazione clinica. Se questo trattamento verrà approvato, si evidenzia dalla Asl, recherà vantaggi importanti potendo essere applicato anche a domicilio sia dai medici di medicina generale che dalle Usca.

“Siamo consapevoli che continueremo ad avere nuovi pazienti positivi sul territorio – spiega il dottor Giancarlo Landini, direttore del Dipartimento delle Specialistiche Mediche della stessa Asl -, quindi disporre di una terapia antinfiammatoria conosciuta e sicura, che blocchi la malattia verso stadi più avanzati, sarebbe l’ideale. La nostra Asl ha la capacità e i numeri per mettere in campo una simile iniziativa. Inoltre si rafforza la collaborazione ospedale-territorio che è la sfida del prossimo futuro per superare l’emergenza sanitaria”. Per il dottor Fabrizio Cantini, direttore di Reumatologia dell’ospedale di Prato, “lo scopo è di cercare di impedire che la malattia evolva verso la forma più severa. Se la sperimentazione darà i frutti sperati, quali la riduzione di almeno del 10% dei casi con progressione verso la forma severa di malattia e di conseguenza la riduzione del numero dei ricoveri, ne deriveranno ovvi vantaggi per pazienti e strutture sanitarie”. 

Photo credits Il Meridio.it

Mezza Italia in zona ross a/arancione da lunedì 8 Marzo

La Campania è in zona rossa da prossimo 8 marzo, Festa della donna, Friuli Venezia Giulia e Veneto in arancione e Lombardia in arancione scuro da ieri 5 marzo. Situazione in netto peggioramento ovunque, secondo i numeri diffusi. L’ipotesi è anche quella di coprifuoco anticipato per la Pasqua blindata.

Coprifuoco anticipato alle 20 e maggiori limiti agli spostamenti delle persone.

“I numeri peggioreranno ancora”, dice il ministro della salute Roberto Speranza.

E di fatto da lunedì prossimo l’Italia sarà sempre meno gialla e sempre di più colore arancione e rossa.

Da domenica 21 febbraio Campania, Emilia e Molise in zona arancione

Da domenica 21 febbraio, passano in area arancione le regioni Campania, Emilia Romagna e Molise.

“È fondamentale che la popolazione eviti tutte le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo che non siano strettamente necessarie e di rimanere a casa il più possibile. Si ricorda che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine”, recita la bozza del monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute. 

“In Europa c’è una circolazione del virus in tutti i Paesi. In Italia si segnala una leggera ricrescita in corso ma siamo in una posizione abbastanza favorevole rispetto all’incidenza di altri paesi, ma l’epidemia è soggetta ad ondate e quindi bisogna sempre avere grande attenzione”. Lo ha annunciato ieri il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa organizzata dal ministero della Salute sull’analisi del monitoraggio regionale della Cabina di regia.