La Pocura di Ancona ha aperto un fascicolo per istigazione al suicidio in relazione alla morte di una 15enne bengalese, precipitata dal terzo piano e morta l’altra sera, dopo 3 giorni di agonia all’ospedale di Torrette.
Il papà è indagato come un atto di garanzia per gli accertamenti del caso, e molti elementi ancora da chiarire. Sul corpo della giovane, a seguito dell’autopsia a cui è stata sottoposta, non sono emersi segni di violenza. Ma rimane, per gli inquirenti da capire perché abbia deciso di porre fine alla propria esistenza.
E per questo i poliziotti indagano sul caso, cercando di ricostruire i rapporti tra la ragazza e la sua famiglia, di fede islamica. In particolare, quelli con il papà, operaio, e un viaggio in Bangladesh (ancora non programmato) per cui la ragazzina provava già moltissima paura, tanto da parlarne a scuola, confidarsi con un’insegnante. Lì sarebbe dovuta restare per diversi mesi.
Il 31 ottobre (il giorno dopo il terribile gesto) la ragazza si sarebbe dovuta sottoporre a un esame ginecologico. La correlazione temporale non è trascurabile. Almeno per quello che ipotizzano gli investigatori, considerando che la ragazzina avrebbe provato un certo timore per la visita.
Inoltre, potrebbe far pensare a un possibile matrimonio da contrarre nel suo paese d’origine, dove non sono rare le nozze di spose bambine.
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