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La Torre Pendente di Pisa compie 850 anni, visita gratuita in notturna di tutti i monumenti di Piazza dei Miracoli

La Torre Pendente di Pisa compie 850 anni.
La visita gratuita in notturna di tutti i monumenti di Piazza dei Miracoli è il “regalo” che l’Opera Primaziale pisana fa al pubblico per il compleanno del suo “pezzo” più celebre. La posa della prima pietra della Torre fu fatta il 9 agosto del 1173.

Fu chiamata Torre Pendente o Torre di Pisa, ma in realtà non è mai servita per la difesa della città; è solo una parte del complesso religioso della Piazza del Duomo e, in particolare ne è il campanile. Svolgeva una funzione attiva nella scansione del tempo, umano e divino, per mezzo delle sue sette campane – tante quante sono le note musicali – la più grande delle quali, fusa nel 1655, pesa ben tre tonnellate e mezzo! È conosciuta in tutto il mondo per la bellezza della sua struttura architettonica, per la singolare pendenza che ne fa un vero miracolo di statica e per il fatto che si trovi nel contesto della celeberrima Piazza dei Miracoli, di cui è sicuramente il gioiello.

Le sue misure sono:
Altezza: 58,36 metri
Diametro esterno: 15 metri
Peso: 14.453 tonnellate
Inclinazione: (attuale) circa 5,115°
Conci in pietra: 29.424
Superfici lapidee: 7.735 metri quadrati
Capitelli: 207
Scale: 273 gradini

Le cerimonie per celebrarla sono cominciate questa mattina alle ore 10, mentre alle 12 risuoneranno i rintocchi delle campane dal campanile stesso. Alle 21:30 il monumento sarà illuminato e sul muro esterno del museo dell’Opera del Duomo sarà proiettato il logo dell’850esimo anniversario della Torre Pendente.

foto crediti througheternity

Tutankhamon. L’ultimo faraone, diretto da da Ernesto Pagano, al cinema solo il 9, 10, 11 maggio

Per celebrare il centenario della tomba di Tutankhamon, solo il 9, 10, 11 maggio arriva al cinema il docu-film TUTANKHAMON. L’ULTIMA MOSTRA, diretto da Ernesto Pagano e prodotto da Laboratoriorosso e Nexo Digital. Per la prima volta gli spettatori cinematografici avranno così un’opportunità straordinaria: incontrare il faraone, rivivendo sul grande schermo quei momenti unici e seguendo in esclusiva lo spostamento di 150 oggetti del tesoro di Tutankhamon per la più grande mostra internazionale mai dedicata al Golden Boy che il fotografo Sandro Vannini ha seguito in esclusiva mondiale: l’ultima mostra in assoluto dedicata al tesoro perché per volere del governo egiziano ora questo patrimonio immenso diverrà inamovibile e potrà essere visitato solo nella sua sede del Cairo. A guidare lo spettatore attraverso la scoperta, la voce di Manuel Agnelli, sin da giovanissimo appassionato di Antico Egitto e rimasto folgorato dalla visita della tomba di Tutankhamon nel 1996.

Attraverseremo così i dipartimenti dell’area restauro del nuovo Grand Egyptian Museum di Giza, ancora chiuso al pubblico, e il Museo Egizio di piazza Tahrir del Cairo, dove – in occasione dell’ultima tournée internazionale organizzata per la mostra “KING TUT. Treasures of the Golden Pharaoh” – osserveremo a pochi centimetri di distanza gli oggetti del tesoro del faraone e i passaggi più impegnativi e poco noti del backstage della mostra, come lo spostamento dell’imponente Statua del Guardiano del Re in legno dipinto e dorato, mai più mossa da quando Carter l’aveva inviata da Luxor al Cairo alla fine degli anni ’20. Grazie a uno dei più ricchi archivi fotografici privati del mondo dedicati al tesoro e grazie a materiali fotografici e cinematografici originali raccolti tra il Metropolitan Museum di New York e il Griffith Institute di Oxford, gli spettatori potranno rivivere i momenti più emozionanti della scoperta di Carter, l’eco della celebre maledizione di Tutankhamon, i frammenti della storia del giovane faraone: un ragazzino elevato al rango di semidio, morto prematuramente e accompagnato in una tomba di fortuna per intraprendere il viaggio attraverso l’eternità insieme al suo ricchissimo corredo funerario. Dopo un regno effimero, Tutankhamon morì nel 1824 a. C. e venne ben presto dimenticato. Ma per un intreccio di casualità, 3342 anni dopo la sua sepoltura, il suo nome è diventato, tra quello dei faraoni dell’antico Egitto, l’unico capace di travalicare ogni confine, guadagnando una forma di eternità del tutto inattesa: quella della celebrità. Il racconto storico permetterà di arrivare anche all’epoca contemporanea quando il celebre archeologo Zahi Hawass, Ministro delle Antichità Egizie fino al 2011, trasformò il Golden Boy in un ambasciatore d’Egitto nel mondo. Fu in quegli anni che per la prima volta venne fatta una TAC alla mummia del faraone per indagarne le cause della morte: proprio alle scansioni di quelle TAC è stato concesso l’accesso esclusivo in occasione del docu-film. Saranno le fotografie ad altissima risoluzione di Sandro Vannini, fotografo tra i più prolifici del tesoro di Tutankhamon e unico ad aver avuto acceso al tesoro liberato dalle sue vetrine prima della partenza della tournée della mostra “KING TUT. Treasures of the Golden Pharaoh”, a raccontare come gli oggetti danneggiati nel corso della Rivoluzione del 2011 abbiano recuperato le loro fattezze originarie grazie al sapiente lavoro dei restauratori.

La colonna sonora del film è firmata da Marco Mirk.

TUTANKHAMON. L’ULTIMA MOSTRA è prodotto da Laboratoriorosso e Nexo Digital. La Grande Arte al Cinema è un progetto originale ed esclusivo di Nexo Digital. Per il 2022 la Grande Arte al Cinema è distribuita in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital con i media partner Radio Capital, Sky Arte, MYmovies.it e in collaborazione con Abbonamento Musei.

Il trailer

L’archivio del maestro Ezio Bosso trova casa a Torino, nel Polo del ‘900

A due anni dalla scomparsa del grande maestro Ezio Bosso, l’omonimo ‘Fondo Ezio Bosso’ ha trovato casa a al Polo del ‘900, presso l’istituto Piemontesi Antonio Gramsci di Torino, città natale del musicista.

Un grande archivio musicale, fatto di spartiti, video e oggetti privati, in un centro culturale, per dare alla rappresentazione poliedrica della sua figura di musicista, artista, intellettuale la possibilità di essere conosciuta e approfondita da un pubblico trasversale. Anche turisti provenienti da tutto il mondo.

“Ezio ha sempre inteso l’arte e la musica come qualcosa da condividere al massimo. Questo per lui era fondamentale”, ricorda la sorella di Ezio Bosso, Ivana, spiegando la decisione della famiglia di rinunciare al patrimonio del loro caro estinto per metterlo poi al servizio di tutti.

“Non è usuale inserire la figura di un musicista in un archivio storico politico, accanto a personaggi che hanno fatto la storia del Novecento – aggiunge il nipote del compositore, Tommaso – D’altronde Ezio era un uomo molto interessato al sociale, alle vicende storiche e politiche e la musica per lui era il più perfetto dei modi per connettete tra loro tutti gli esseri umani. Per noi è un onore”.

L’archivio Ezio Bosso verrà reso fruibile online tramite l’hub 9CentRo. In occasione del secondo anniversario della morte del musicista, il 16 maggio prossimo la Filarmonica di Torino gli dedica un concerto al Teatro Regio diretto dal maestro Michele Gamba.

In Qatar nessuna donna eletta alle prime elezioni della sua storia

Si sono candidate in 28 in Qatar, alle prime elezioni della sua storia, ma nessuna di esse è stata eletta.

I cittadini erano chiamati ad eleggere 30 dei 45 membri del Majlis al-Shura, un organo consultivo con scarso potere, di solito tutti nominati dall’emiro Tamim ben Hamad Al-Thani.

Potrebbe essere lui adesso ad assegnare a qualche candidata uno dei 15 posti rimasti. Non è ancora chiaro quando le nomine saranno annunciate nè quando il consiglio terrà la sua prima riunione.

L’affluenza alle urne è stata del 63,5%, secondo dati ufficiali, molto più alta delle elezioni comunali del 2019 dove aveva votato meno di un elettore su dieci.