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Nasce Mundi, la lingua italiana ha il suo museo

E’ stata inaugurata ieri, alla presenza del ministro della Cultura Dario Franceschini, una prima sezione del Museo nazionale dell’Italiano (Mundi), nell’ex monastero della Santissima Concezione, all’interno del complesso di Santa Maria Novella a Firenze.

Un ‘viaggio’ nella storia della lingua italiana, dalle origini alle sue evoluzioni, passando per il volgare, il rapporto con i dialetti, fino ai nostri giorni.

Due sale che ospitano la mostra temporanea introduttiva, visitabile gratuitamente fino al prossimo 6 ottobre. Visibili alcuni cimeli straordinari come un’iscrizione pompeiana che testimonia i cambiamenti del latino parlato, preludio ai volgari d’Italia, o il “Placito capuano” (in prestito dall’Abbazia di Montecassino), l’atto giuridico del 960 nel quale appare la prima testimonianza “ufficiale” redatta in italiano. E ancora, il manoscritto Riccardiano 1035, nel quale Boccaccio, a pochi anni dalla morte di Dante, copia di propria mano la Commedia.

Presenti anche il manuale culinario di Pellegrino Artusi e la sceneggiatura autografa del film Mamma Roma di Pier Paolo Pasolini.

L’allestimento copre oltre 2.000 mq di esposizione. Il progetto, finanziato dal ministero della Cultura con 4 milioni di euro, è promosso dall’Accademia della Crusca, dall’Accademia dei Lincei, dall’Istituto della enciclopedia italiana Treccani, dall’Associazione per la storia della lingua italiana e dalla società Dante Alighieri.

Nasce il museo delle Opere d’arte salvate dal terremoto del 2016

All’interno del palazzo arcivescovile di San Severino Marche (Macerata), nasce il Museo dell’Arte Recuperata (MARec), il nuovo museo diocesano dell’Arcidiocesi di Camerino e San Severino Marche (Macerata), con le opere che sono state salvate dalla Chiese danneggiate dal sisma del 2016, che sarà inaugurato sabato 11 giugno alle 16:30.

Ricchissimo è il patrimonio esposto, di cui fanno parte autentici gioielli, come la Madonna del Monte di Lorenzo d’Alessandro o la statua lignea della Madonna di Macereto.

ph crediti skytg24

L’archivio del maestro Ezio Bosso trova casa a Torino, nel Polo del ‘900

A due anni dalla scomparsa del grande maestro Ezio Bosso, l’omonimo ‘Fondo Ezio Bosso’ ha trovato casa a al Polo del ‘900, presso l’istituto Piemontesi Antonio Gramsci di Torino, città natale del musicista.

Un grande archivio musicale, fatto di spartiti, video e oggetti privati, in un centro culturale, per dare alla rappresentazione poliedrica della sua figura di musicista, artista, intellettuale la possibilità di essere conosciuta e approfondita da un pubblico trasversale. Anche turisti provenienti da tutto il mondo.

“Ezio ha sempre inteso l’arte e la musica come qualcosa da condividere al massimo. Questo per lui era fondamentale”, ricorda la sorella di Ezio Bosso, Ivana, spiegando la decisione della famiglia di rinunciare al patrimonio del loro caro estinto per metterlo poi al servizio di tutti.

“Non è usuale inserire la figura di un musicista in un archivio storico politico, accanto a personaggi che hanno fatto la storia del Novecento – aggiunge il nipote del compositore, Tommaso – D’altronde Ezio era un uomo molto interessato al sociale, alle vicende storiche e politiche e la musica per lui era il più perfetto dei modi per connettete tra loro tutti gli esseri umani. Per noi è un onore”.

L’archivio Ezio Bosso verrà reso fruibile online tramite l’hub 9CentRo. In occasione del secondo anniversario della morte del musicista, il 16 maggio prossimo la Filarmonica di Torino gli dedica un concerto al Teatro Regio diretto dal maestro Michele Gamba.

Archivio segreto di Bob Dylan diventa un museo

 Il Bob Dylan Center, con oltre centomila tra carte e frammenti di vita dell’enigmatico musicista e poeta, aprirà il 10 maggio 2022, poco distante dal Woody Guthrie Center di Tulsa in Oklahoma.

Il simbolico gemellaggio tra il premio Nobel e l’idolo di “My Land is Your Land”, annunciato in vista dell’80esimo compleanno di Dylan, e’ il frutto dell’acquisto cinque anni fa dell’archivio del cantante da parte della fondazione del petroliere George Kaiser che nel 2011 aveva acquistato anche le carte Guthrie.

Pubblicata una registrazione di “Don’t Think Twice, It’s All Right” di cui finora non si conosceva ancora l’esistenza.

L’artista scomparso la incise nell’autunno 1962 nell’appartamento di 185 Third Avenue degli amici Milton (Mell) e Lillian Bailey, con parole diverse rispetto al brano che fu poi pubblicato l’anno successivo nell’album “The Freewheelin’ Bob Dylan”.